La versione italiana di questa commedia è intitolata Molto rumore per nulla, che mi sembra commento adatto a quanto involontariamente innescato dalle mie poche righe scritte per Camminate, accompagnate dalla foto in basso. Infatti ciò che volevo sottolineare era semplicemente la pessima comunicazione di tanti giornalisti (potendo usare il corsivo non ho bisogno delle in-colpevoli virgolette del post originale) sia televisivi che della carta stampata che, per scopi commerciali e/o pubblicitari, propongono al grande pubblico una serie di attività non sempre adatte veramente a tutti o che comunque necessitino di un minimo di preparazione e/o attrezzatura adatta.
Le due guide (non citate visto che evidenziavo una situazione di carattere generale) che accompagnavano la giornalista hanno scatenato un putiferio interpretando erroneamente il mio scritto, considerandolo come un attacco personale e avviando con altri anche una diatriba in merito alle qualifiche di guida (alpina, vulcanologica, escursionistica, di media montagna, ...) sfociata quasi in rissa. A farli desistere non sono bastati vari pacati e attenti commenti attinenti alla giusta interpretazione del post, che, ripeto, era critico soprattutto dei media in generale.
Beh, se uno è capace lo può fare anche in trampoli, ma ciò non toglie che i rischi aumentino (scioccamente) e che la TV pubblica dovrebbe presentare quel tipo di sentiero camminando con equipaggiamento adeguato. (Giulio Terminiello in risposta a Vincenzo Somma)
Penso che non si sia capito cosa Visetti volesse puntualizzare nel post. Il sentiero degli Dei oramai è super conosciuto, nel momento in cui la Rai o comunque una rete pubblica decide di fare un servizio, non è una passerella di moda di Milano, c’è un abbigliamento che va scrupolosamente consigliato dalle guide, non deve passare un messaggio di leggerezza, soprattutto su un canale nazionale. La montagna va vissuta con consapevolezza. Non si discute né su chi o quale associazione, solo di SICUREZZA. (Maria Buonocore)
Virgolettare i nomi comuni, non significa sminuirli (ve lo siete creato da soli questo preconcetto) come in questo caso "giornalista" e "guida", che al di là del fraintendimento sta a sottolinearne il ruolo che queste due figure professionali hanno senza citare i nomi dei diretti interessati. Perché appunto di professionisti si tratta. Se il messaggio che passa è quello di un sentiero su cui si può andare vestiti così, bisogna comprendere da dove nasce l'errore, che va avanti da anni, di far passare l'escursione al sentiero CAI 327 come facile. (Gaia Gargiulo)
Oltretutto, sarebbe bastato sottolineare che i componenti della troupe, nonostante fossero stati debitamente istruiti, come notoriamente spesso accade avevano voluto fare di testa loro, fatto in parte confermato dallo stesso Giovanni Caci, subito dopo avermi accusato di "usare le virgolette in maniera dispregiativa" (sua illazione):
Che poi come il servizio è presentato non dipende da noi, non facciamo noi il montaggio e non inseriamo la voce fuori campo, io sono responsabile solo di ciò che ho detto!
Comunque una parte di responsabilità in merito alla sottovalutazione delle difficoltà e rischi legati all’escursionismo in genere (non solo Sentiero degli Dei, ma anche Molare, Campanella, San Costanzo, Solaro via Cocuzzo, ecc.) deve essere attribuita anche a chi, per intascare una provvigione (operatori del settore turistico, accoglienza, trasporti, …) manda turisti allo sbaraglio raccomandando come facile e tutto in discesa il Sentiero degli Dei o consigliando un bagno a Crapolla con risalita subito dopo pranzo, nella canicola e senza un filo d’ombra.
Infine, tornando all’inizio, sarebbe raccomandabile un più
attento screening della clientela da parte delle agenzie e delle guide stesse,
anche al momento della partenza. Per fare un esempio, non si può avere idea di certi personaggi che
mi affidavano alcune compagnie americane, quando ancora lavoravo; nonostante, su mia raccomandazione, richiedessero esplicitamente una discreta preparazione fisica, visto che per una settimana avrebbero
dovuto percorrere almeno una decina di km al giorno con un discreto dislivello e tante
scale, dalle schede personali poi apprendevo che la loro attività fisica settimanale si
limitava a tre sedute di yoga o un’ora al giorno di … giardinaggio!
Preparazione perfetta!
In sostanza, si tratta del solito discorso della prevenzione (che si dovrebbe ripetere all'infinito) per cercare di evitare, per quanto possibile, almeno una parte dei soccorsi a incidentati o ricerche di dispersi.
Discorso che le guide dovrebbero approvare e condividere, non contestare.
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