Se non fosse per la presenza del poco convincente Marnie, questo gruppo sarebbe eccezionale. Gli altri quattro sono, giustamente, fra i più conosciuti e apprezzati anche dalla critica pur essendo, ancora una volta, di generi molto diversi: thriller psicologico, catastrofico, noir, spy story.
Psycho (1960)
Perfetto nel suo
ruolo Anthony Perkins, ben supportato da Janet Leigh (Nomination
non protagonista) e Vera Miles, già protagonista in The Wrong Man
(1956) al fianco di Henry Fonda. Ottimo il montaggio in stile
hitchcockiano, brevissime riprese di dettagli e primi piani che anticipano agli
spettatori quello che presto (forse) accadrà e che poi in realtà non viene
mostrato (p.e. la famosa scena dell’accoltellamento nella doccia). Appropriata
la scelta di Hitchcock di utilizzare ancora il bianco e nero in pieno
boom del colore e ciò in pratica gli fu riconosciuto con le altre 3 Nomination:
regia, fotografia e scenografia. Essendo sicuro che tutti conosciate il film,
penso sia inutile aggiungere altro se non suggerire di guardarlo di nuovo o
visionarlo al più presto per la prima volta. Attualmente si trova al 38° posto
nella classifica IMDb dei migliori film di sempre.
The Birds (1963)
Unico nel suo genere nella filmografia di Hitchcock,
è un film che ha fatto storia non solo per la sua qualità, ma anche per tante
soluzioni tecniche ideate dal regista per far “recitare” le centinaia e
centinaia di volatili, per i loro primi piani sia in volo che fermi (anche se
spesso i trucchi sono evidenti), per le oltre 400 scene montate alla
perfezione, per le sovraimpressioni, per le riprese aeree con elicottero anche
se alcune scene dal cielo furono realizzate con lo sfondo di disegni di Bodega
Bay vista dall’alto. In rete si trovano tanti articoli interessanti in merito
agli artifici usati dal regista per la realizzazione di questo film e anche
vari video esplicativi. Pur non essendo certo dello stesso livello, vale quanto
scritto a proposito di Psycho, è un altro film che dovreste ri-guardare
con attenzione, anche se già lo conoscete.
Vertigo (1958)
Seppur non si tratta di un vero e proprio noir, ha tutti
gli elementi di tale genere: un detective ex poliziotto, un omicidio, un grande
raggiro … e non posso dire altro. Quarta e ultima collaborazione di James
Stewart con Hitchcock; in effetti era prevista anche una quinta in North
by Northwest, ma gli fu preferito Cary Grant per il suo aspetto
più giovanile, nonostante avesse 4 anni di più (in effetti c’era una grande
differenza). Il discutibile titolo italiano è La donna che visse due volte.
Attualmente si trova al 93° posto nella classifica IMDb dei migliori film di
sempre; Nomination Oscar per scenografia e sonoro.
North by Northwest
(1959)
Spy story / intrigo internazionale (questo
il titolo italiano) ma di quelli nei quali cittadini comuni si trovano invischiati,
loro malgrado, in situazioni estremamente pericolose avendo a che fare con criminali
senza scrupoli. Pur avendo avuto in genere più successo con le commedie, in
questo film Cary Grant offre una buona prova come nel precedente Notorius
(1946); al contrario delle due altre collaborazioni con Hitchcock nelle quali
è poco convincente, ma solo per colpa sua, piuttosto delle deboli sceneggiature
a metà strada fra thriller e commedia.
Marnie (1964)
Come anticipato, questo thriller psicologico è veramente poco
convincente e poco avvincente. Anche se Hitchcock riesce a inserire le
sue solite buone scene di suspense, soprattutto basate sui tempi e l’imminente
rischio del(la) protagonista di essere scoperto/a. In una brevissima scena
verso la fine, nelle vesti del marinaio appare il quasi esordiente Bruce
Dern, che sarà poi protagonista dell’ultimo film del regista Family
Plot.
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