mercoledì 11 marzo 2020

Cronaca di una escursione esplorativa, con “consigli didattici” (1)

PROLOGO
Come spesso mi accade, comincio a fare qualcosa e poi tento di perfezionarla strada facendo, e ciò vale non solo per le mie uscite escursionistiche, ma anche per i post e tanto altro. La mia prima intenzione era quella di descrivere la mia bella camminata esplorativa di ieri (qui alcune foto) spiegando anche i miei vari ragionamenti e le scelte che mi hanno portato ad effettuare cambiamenti in corso d’opera. Ho cominciato quindi a scrivere ma, dopo poco, mi sono reso conto che sarebbe stato un post eccessivamente lungo e quindi, non volendo rinunciare all’obiettivo, ho deciso di dividere la descrizione in più post alternando spiegazioni e consigli, questi basati su fatti oggettivi, esperienza e, non da ultimo, buonsenso.
Cap. 1 - progettazione
Come ho sempre fatto, ed in particolare volendo raggiungere nuove mete, mi sono messo a studiare le mappa dell’area. In questo caso, si trattava di un mio lavoro e quindi lo reputavo affidabile (il che è un gran vantaggio). Tuttavia, lunedì sera impiegai molto tempo nel pianificare l’uscita di ieri nel Parque Nacional del Teide, in quanto mi ero imposto molte condizioni, non facili da soddisfare al meglio in un unico itinerario. Mio obiettivo principale era quello di raggiungere la cima di 2 vette minori, fuori sentiero e per me inedite (Cerrillar 2.346 e Punta de Maja 2.364) e, a completamento, pensavo di andare alla ben nota Fortaleza (2.163), visto che ci mancavo da molto. Tutto da combinare in un giro di una ventina di km (+o- 10%) da concludere in circa 5h30', visto che dipendo dall'orario dell'unica guagua (bus) e quindi conta anche la scelta del punto di partenza. Dovevo oltretutto non sottovalutare l'incognita dei tempi dell'esplorazione e il tempo per fotografare e infine volevo cercare di trovarmi quanto più spesso possibile in situazioni di luce favorevole (p.e. dalla Fortaleza verso le 15.00 il Teide si trova perfettamente in controluce). Neanche in questo caso, pur contando su una buona rete di sentieri, è possibile avere tutto.
Per portare un paio di esempi “casalinghi”, è noto che, da San Costanzo e dintorni, Capri appare ben illuminata di mattina e Jeranto nel pomeriggio e, pur restando fermamente convinto che il miglior modo di percorrere il crinale sia quello in salita, talvolta al fine di includerlo evitando ripetizioni o lunghi giri, risulta conveniente farlo in discesa.
Ho preso in considerazione diversi punti di partenza e quindi itinerari ben distinti che però includessero la parte centrale della Ruta 2 - Arenas Negras che passa fra le due cime. La più interessante (lineare, con inizio dalla fermata Montaña Blanca) la prevedeva però nell'ultimo paio d'ore e quindi l’ho scartata preferendo avere la parte più flessibile del programma nella seconda parte del giro … e bene ho fatto (leggi prossimo capitolo).
Per quanto possibile, riservare le “esplorazioni” nella prima parte dell’uscita, non sapendo quanto tempo richiederanno, per puro piacere, per ulteriori indagini o a causa di ostacoli imprevisti.
Quando non si esce per andare a percorre sentieri così come sono proposti, pedissequamente, è opportuno leggere attentamente la carta dell’intera area, valutare – seppur approssimativamente – distanze, dislivelli e pendenze (orienteering docet). Farsi un’idea della velocità alla quale si potrà (si pensa di) procedere per rendersi conto del tempo necessario e valutare quello a propria disposizione.
Non partire se non si ha un’idea ben chiara di dove si voglia andare e, soprattutto, di ciò che si trova attorno, per essere pronti a trovare alternative o vie di fuga. Ovviamente, è fondamentale portare con sé la mappa … ma non nello zaino!
Alla fine ho optato per un circuito da Portillo, vedi mappa sopra. Dal Centro Visitantes ruta 4, poi la 2 con deviazioni per le due alture e ritorno sulla 4; via 4.1 a Portillo Alto, sentiero non ufficiale per il 24 e 1 fino alla Fortaleza (circuito 36); ritorno a Portillo via 1 completo. Circa 18,5km senza contare le deviazioni per Cerrillar e Punta de Maja.
Nel Cap. 2, se avrete la pazienza di leggerlo, vedrete che non è andata proprio così e spiegherò perché.
Tutte le mappe dei sentieri del Parque Nacional del Teide (incluso il quadro d'unione) le trovate in questa pagina.  

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