venerdì 8 novembre 2019

Davvero pensate che esista il "senso di orientamento"?

Pochi giorni fa mi è capitato sotto gli occhi un articolo di Repubblica, a firma di Riccardo Luna, il cui titolo ha immediatamente attirato la mia attenzione: Come cambiail cervello con Google MapsSono quindi andato a leggerlo trovandolo in parte fantasioso e in parte in linea con il mio punto di vista. Inizia così:
Tra le cose che abbiamo perduto con la rivoluzione digitale, una delle più importanti, secondo me, è la dimestichezza con le mappe, ovvero la capacità di guardare e capire una mappa di carta. Lo dico meglio: il senso dell’orientamento. È un senso fondamentale, …
Senso di orientamento, due parole che possono essere interpretate in vari modi (anche se si tratta di sottigliezze) ma una cosa sulla quale non sono assolutamente d'accordo è proprio l'esistenza di esso, almeno nell'accezione più comune, cioè quella dell’articolo in questione. Il vocabolario Treccani, al lemma “senso” riporta:
a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità):b. Più comunemente, ciascuna delle distinte funzioni per cui l’organismo vivente raccoglie gli stimoli provenienti dal mondo esterno e dai suoi stessi organi …
In sostanza i sensi percepiscono, ma l’elaborazione dei dati e le conseguenti scelte dipendono esclusivamente da noi. Nella fattispecie la vista (senso) ci permette di leggere una carta, ma saranno le nostre capacità quelle che ci faranno (forse) scegliere il percorso giusto da seguire. Per lo più, chi dice “Non ho il senso dell’orientamento” è semplicemente un pigro mentale, ma  assolutamente non significa che sia un incapace. Qualunque persona, apprendendo e applicando alcune tecniche, è capace di interpretare una cartina! … come si dice? “Ci riescono anche i bambini!

Introducendo qualunque degli innumerevoli corsi di Orientamento (e interpretazione cartografica) che ho condotto, per alunni delle elementari, medie e superiori, per universitari, maestri e docenti, per escursionisti esperti e principianti, ho sempre tenuto a chiarire questo concetto: 
l'orientamento si basa su varie tecniche, apprendibili e migliorabili, alla portata di tutti e non è assolutamente un dono divino o, al contrario, una maledizione per chi si lamenta di non averlo.
Memorizzazione, scomposizione del percorso, scelta dei punti di riferimento, valutazione delle distanze, considerazione dei punti cardinali e della morfologia del terreno sono alcuni aspetti dell’orientamento, semplici tecniche ma niente di "magico" come molti intendono il senso di orientamento, assimilandolo quasi alla veggenza.
Procedendo velocemente nel testo, si legge:
… sanno sempre dove stanno andando non perché abbiano capito dove sono, ma perché Google o Apple glielo stanno dicendo.
Googlemaps e TomTom vanno bene per statali, autostrade e città ma non sono per niente accurati in zone non urbane. Non temo di essere smentito da chicchessia in quanto in Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, dove vivo, non si contano le lamentele per stradine strette o addirittura scalinate consigliate come percorso migliore. In più casi i residenti, stanchi di rimanere bloccati a causa di macchine noleggiate che rimangono incastrate non permettendo più il passaggio neanche ai pedoni, hanno affisso cartelli specifici che tuttavia non vengono presi in alcuna considerazione e, ancora una volta, non si usa il buonsenso e ci si affida solo alle app (gps inclusi) e se ne pagano le conseguenze).
Quasi in fondo all’articolo, un altro punto chiave:
Gli effetti sulla nostra mente non sono affatto banali: ci sono diverse ricerche che dimostrano come esista una parte del cervello che si sviluppa quando cerchiamo di capire dove siamo, memorizziamo una strada, quando prendiamo un palazzo come riferimento.
In conclusione, l’autore dell’articolo va quindi al nocciolo del problema e chiarisce che è il cervello a memorizzare e a scegliere punti di riferimento per poi prendere le conseguenti decisioni.
Imparate a leggere le carte e dimenticatevi del senso di orientamento, che non esiste!

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