Ho redatto una
nuova cartina che rappresenta l’area di "svincolo" a est
del Sant'Angelo a Tre Pizzi, comprendente tre sentieri importanti eppure molto
poco frequentati, tranne forse Palmentiello per far parte dell'Alta Via dei Monti
Lattari (CAI 300).
Il loro grandissimo valore "logistico" per la creazione di lunghi itinerari evitando inutili andirivieni mi ha spinto a realizzare questa mappa che ovviamente include anche altri noti sentieri quali Conocchia, Forestale-Capo Muro, Molare, Monte Catiello, ecc.
Il loro grandissimo valore "logistico" per la creazione di lunghi itinerari evitando inutili andirivieni mi ha spinto a realizzare questa mappa che ovviamente include anche altri noti sentieri quali Conocchia, Forestale-Capo Muro, Molare, Monte Catiello, ecc.
Tese di Pimonte (CAI 334), da
Pimonte al Faito
Antica mulattiera di
circa 4,5km con quasi 800m di dislivello, un tempo utilizzata anche per il
trasporto del ghiaccio delle neviere. Origina dalla traversa del parcheggio del
ristorante San Michele (436m, fermata linea SITA Castellammare-Agerola) e conduce a
Porta di Faito (1204m, innesto sul sentiero fra la funivia e il Santuario, CAI 350).
Dopo un inizio relativamente ripido al margine di campi coltivati, si
attraversa un antico ponticello e si inizia la lunga serie di oltre 30
tornanti, per lo più fra castagneti, con comoda pendenza pressoché costante.
Eccellenti panorami nella parte alta.
Palmentiello, tratto dell'Alta Via
dei Monti Lattari (CAI 300) fra Colle Garofalo e Faito
Fondamentale e
quasi unico accesso al Faito e S. Angelo a Tre Pizzi da est. È lungo circa 2,4 km e i due estremi sono
rispettivamente a quota 1026m (incrocio a ovest di Colle Garofalo) e 1185m
(innesto sul sentiero fra la il Santuario e il Molare, CAI 350).
CAI 329a (ex 02), collegamento bivio di Colle Garofalo (1026m) e Capo Muro (1079m)
Apparentemente
semplice, questo percorso che collega il crinale dei Lattari con i tanti sentieri che del versante meridionale del S. Angelo a Tre Pizzi è storicamente problematico in quanto attraversa boschi
cedui, con fondo spesso coperto di ramaglie e pomici. Un sentiero vero e
proprio non esiste e nel corso degli anni sono stati segnati diversi percorsi,
contribuendo a creare confusione. Una volta si passava in alto (oltre i 1100m),
la vecchia carta CAI riportava un itinerario che scendeva fino a 825m, ma pare
che adesso si sia optato per un itinerario "ufficiale" intermedio con
due possibilità nella parte nord.
Al
momento il più frequentato, quasi ufficiale, è quello segnato in rosso in carta. La
variante che conduce alla sella a ovest di Crocella è in nero. In entrambi i casi
da Capo Muro alla sella ovest di Colle Garofalo si percorrono poco meno di 2,5km.
Fino alla settimana scorsa, ultima volta che l'ho percorso, nel tratto
intermedio c'erano ancora numerosi segnali sbiaditi, ma nella discesa su pomice
e fra le felci il tracciato non era sempre immediatamente individuabile.
Mi riprometto di effettuare ulteriori sopralluoghi ed eventualmente di aggiornare questa
carta.
Mi dispiace
sottolineare (ma è importante mettere in guardia chi va in giro con le cartine)
che nell’area Crocella, Colle Garofalo e Palmentiello ci sono grosse
incongruenze fra quanto rappresentato dalla carta del CAI e l’attuale situazione
reale.
Mi riservo di trattarle in modo analitico in un prossimo post.
Fai venire la voglia di ritornarci....
RispondiEliminaormai è inutile usare ancora cartine, faresti capire meglio con delle tracce gps. sarebbe piu'semplice per te e per gli altri
RispondiEliminami rendo conto che per te che sei un veterano è un'eresia ma è la realtà dei fatti soprattutto considerando che il cai non è che aiuti molto anzi