Il 1°
giugno i Cacciatori della Penisola Sorrentina hanno dedicato buona parte della mattinata (iniziando veramente presto) alla pulizia
dei sentieri di Monte San Costanzo e avrei partecipato se quello
stesso giorno non fossi stato impegnato a guidare la seconda escursione del Trek di 100km
da Pimonte a Bomerano passando per Faito, Lontra, Bandera, Cerasuolo, Molare,
Conocchia, forestale, Capo Muro, Monte Catiello e Monte Tre Calli.
Solo oggi ho avuto occasione
di andare a rendermi conto del lavoro svolto dai volontari. Con mia grande
soddisfazione ho constatato che, al contrario di tanti altri casi in cui gli
operatori (pagati) hanno fatto un pessimo lavoro per pochezza o per aver inutilmente
disboscato vaste aree dove nessuno metterà mai piede, questa volta i
cacciatori (volontari) hanno portato a termine un ottimo lavoro, eseguito con
criterio.
In effetti ci contavo ben
sapendo che sono abituati a camminare non solo lungo sentieri, ma anche lungo
tracce appena individuabili e anche fuori sentiero. Ero quindi quasi sicuro che
non avrebbero creato una insulsa e inutile autostrada tagliando
tutto il possibile ai lati del percorso per una larghezza di vari metri.
Si sono limitati a rendere
visibile (e quindi più sicuro) il cammino, tagliando alla base dove necessario
e sfoltendo i cespugli che con il loro fogliame coprivano il fondo del sentiero
(in particolare l’Ampelodesmos mauritanicus, in dialetto Lepantine).
Fra il cosiddetto Campo Vetavole e la terrazza di cemento a monte della frana su Mitigliano (febbraio 1973) hanno creato pochi semplici, ma utili, scalini. (le due foto qui sotto)
Insomma un lavoro
ben fatto al contrario di quello visto lunedì 2 giugno lungo la bretella fra
Montepertuso e le Tese dove, senza alcuna necessità, è stata fatta tabula rasa
di un’area al lato del sentiero conosciuta per ospitare numerose Ophrys, orchidee
non molto comuni e comunque protette dalla legge come tutte le Orchidee
spontanee. Purtroppo lo sono solo sulla carta in quanto i pulitori/Attila seppur
spesso pagati dalle Amministrazioni non ne tengono alcun conto. (sotto, foto delle Ophrys che c'erano e dell'attuale steppa).
Da parte mia va un plauso
e un grazie ai cacciatori intervenuti e a chiunque altro abbia collaborato e spero che l’Amministrazione
comunale e/o il Club Alpino Italiano (C.A.I.) colgano questa occasione per provvedere
a migliorare la segnaletica.
Ciao Giovanni a nome di tutti i partecipanti ti ringrazio per le belle parole.
RispondiEliminaSiamo contenti di non aver fatto guai... Apprezziamo oltremodo quanto hai detto anche perché conosciamo la tua competenza, professionalità, esperienza e passione.
Se Domenica abbiamo pensato che sarebbe stato bello pulire un sentiero è anche per merito tuo.
Saluti Michele Pollio