Continuo nell'impegnativa opera divulgativa della segnalazione delle piante mediterranee ed in
particolare quelle che si possono osservare sui Monti Lattari e lungo le sue
pendici.
Oggi è la volta dei tanto odiati, ma anche tanto amati Rovi (restine, ruste e
pugni sono vari nomi dialettali locali).
Capita spesso di
graffiarsi, di rimanervi impigliati, di trovare un passaggio bloccato da un
intrico spinoso impassabile, ma poi a fine estate siamo ben contenti della loro
esistenza quando ci facciamo delle belle scorpacciate di more.
Anche se
comunemente non si fa alcuna distinzione ed entrambe producano i saporiti
frutti, sappiate che potrete osservare due specie distinte di rovi:
Rubus ulmifolius http://www.meditflora.com/flora/rubus_ulmifolius.htm
Rubus glandulosus http://www.meditflora.com/flora/rubus_glandulosus.htm
Vi invito a leggere le
interessanti schede botaniche su www.meditflora.com, e ai più pigri, ma
almeno un po’ curiosi, facilito il compito dicendo che in linea di massima Rubus ulmifolius
ha fiori rosacei e foglie in gruppi di 5
mentre il Rubus glandulosus ha fiori
biancastri e foglie in gruppi di 3.
Nel corso delle prossime
passeggiate estive (ci siamo) cominciate a memorizzare i vari cespugli di rovi
più “promettenti” in modo da poter ritornare sul luogo a colpo sicuro a settembre per
raccogliere, ma più che altro mangiare sul posto, tante ottime more.
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