giovedì 25 giugno 2020

Breve analisi cartografica delle Tese di Pimonte

Continuando le mie indagini in merito al tracciato delle Tese di Pimonte, ho messo a confronto varie mappe abbastanza “affidabili” (considerate rispettive  scale e epoche di compilazione) e tutte coincidono nel riportarle come strada pubblica, storica, principale e unica fra Piazza e il Faito, attraversando i castagneti del demanio comunale.
Ovviamente, come riferimento storico, sono partito dalla imprescindibile CARTA TOPOGRAFICA ED IDROGRAFICA DEI CONTORNI DI NA­POLI - Corpo dello Stato Maggiore ed Ingegneri Geografi (1817-1819, scala 1:25.000), della quale riporto uno stralcio che, seppur di scarsa qualità, è sufficiente per evidenziare quanto mi (ci) interessa.
Già parlai dell’assunto nel post Cartografia antica: le Tese di Pimonte nel 1819 (del 4 agosto 2014) del quale riporto un paio di paragrafi.
"Ho analizzato un nuovo stralcio della carta borbonica a partire dalle Tese di Pimonte che a quell'epoca erano una mulattiera principale, tant'è che venne riportata (molto fedelmente) con il simbolo utilizzato per i percorsi più importanti: linea continua con linea punteggiata parallela.
Possiamo anche leggere vari toponimi interessanti a partire da quello al lato del tratto iniziale rettilineo: Via nova del Demanio che ne attesta l'uso pubblico. La forra che tuttora si attraversa percorrendo l’antico Ponte del Piano per accedere alle Tese vere e proprie viene similmente detto Vallone del Demanio, chiuso fra Pantanelli a ovest e la Ceppa a est."

Logicamente nello stralcio in apertura non compare l’attuale 366 di Agerola, ma sono ben evidenti sia il tracciato delle Tese che quello dell’antico sentiero che da Tralia si dirige a sudest salendo in costa, a monte della suddetta rotabile, percorsi che si incrociano quasi perpendicolarmente.
Confrontando altre mappe successive risulta evidente che, nel loro complesso, coincidono e quindi si può ragionevolmente dedurre che il tracciato è antico, pubblico e unico. Nella parte bassa corre rettilineo, prima all’interno e poi sulla sponda del cosiddetto canale, da non confondere con il convergente e ben più pronunciato vallone un centinaio di metri più a ONO.


Come si vede da questo raffronto fra CTR e foto satellitare, la strada pubblica corre quasi esattamente lungo l'asse (poco più di 700m) fra il suo imbocco dalla 366 e il ponte, questo senza dubbio di epoca borbonica (o addirittura precedente) essendo specificamente riportato in carta con nome Ponte del Piano. Come riferimento si può utilizzare il limite delle terrazze coltivate.

Il tracciato è sempre stato riportato come principale nel corso degli anni come si può vedere in questi stralci di cartografia IGM, a sinistra da una tavoletta di varie decine di anni fa, a destra da una più moderna 50.000.


Al mio rientro potrò integrare questo studio con immagini di miglior qualità e con altre mappe del mio archivio cartografico nonché con una buona riproduzione della catastale … per ora accontentatevi di questa in basso. Si nota che le strade catastali (quelle con linee rosse al lato) seguono lo stesso andamento delle vie indicate sulla carta del 1819, con la sola differenza di quell'angolo iniziale. Questo deriva certamente da frazionamenti e quindi possiamo presumere che la strada delle Tese originale tagliasse direttamente lungo i puntini rossi. Nella parte sinistra dell'immagine in alto la strada catastale da Tralia è tracciata in verde. 

C'è da precisare che il tracciato a monte del ponte è chiaro ed inequivocabile e tutte le tese coincidono perfettamente, qualunque sia la scala della mappa e l'epoca del suo rilievo.
Finora non sono riuscito ad ottenere niente di ufficiale dal Comune di Pimonte per l’insensato ostruzionismo del dirigente del settore, che non mi ha neanche detto se la strada sia classificata comunale (come sono certo che sia) o vicinale, questione comunque del tutto secondaria in quanto in entrambe i casi esiste diritto di passaggio.
Fra una decina di giorni spero di avere l’opportunità di recarmi di persona a Pimonte, recuperare dati e notizie e quindi effettuare un accurato sopralluogo, almeno fino al ponte, spero in compagnia di qualcuno di quelli che si sono dimostrati interessati al tema.

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