sabato 4 aprile 2020

Post breve, che tuttavia può essere utile in tempo di reclusione

Riporto in evidenza vari post relativi a musei di vario genere e di varie parti del mondo nei quali menzionavo anche i siti ufficiali che permettono la visita virtuale le loro collezioni (o almeno parte sostanziali di esse) tramite immagini spesso in alta definizione e in più casi scaricabili. Per esempio, nei seguenti post trovate qualche dettaglio, qualche foto e il link al sito ufficiale (riportati anche a dx).  



Giardino delle delizie (1490-1500, trittico di Hieronymus Bosch) - Museo del Prado 

Nel post Cultura per tutti, liberamente accessibile, affrontai il tema generale, spaziando dalle collezioni di pubblico dominio della New York Public Library alla biblioteca/mediateca del sito Liber Liber dal quale si possono scaricare gratuitamente libri (e-book), audiolibri e musica, così come (a livello internazionale) l’enorme sito archive.org/ dove sono catalogate milioni di opere di pubblico dominio consultabili e scaricabili gratuitamente fra libri, film, software, musica e altro; infine, visto che il mio interesse noto per la cartografia, nessuno si meraviglierà del fatto che segnalo anche la collezione di mappe antiche della Kraus Map Collection del Ransom Center di Austin, Texas.

Urbis Romae descriptio, 1557, Fabio Licinio
Aggiungo a questa breve lista qualche altro museo che mi sento di consigliare per preziosità o particolarità delle loro collezioni:
Fiumana (1895-96) Pellizza da Volpedo (clicca per altissima definizione)
Ovviamente, questi sono solo una minima parte di quelli che mettono a disposizione degli utenti dell’intero pianeta quanto di meglio si puossa trovare in rete nel campo dell’arte e della cultura. Per nostra fortuna, sono sempre più quelli che intraprendo questa strada e, grazie alla tecnologia che si migliora continuamente, molte volte virtualmente si riesce ad apprezzare un’opera meglio che dal vivo eliminando distanze, folla, vetri e altro. Anche se l'essere sul posto trasmette certamente sensazioni diverse. Non da ultimo, c’è da considerare che in rete si trovano anche opere non esposte, sia per essere in prestito ad altro museo, in restauro o nei depositi, e quindi impossibili da ammirare nel corso di una visita tradizionale.

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