domenica 5 aprile 2020

Gli Orientisti Meridionali (1991-2006), punto di riferimento al Sud

Su sollecitazione di un’aspirante orientista (tema foto di qualche decennio fa), ho messo mano al recupero delle pagine ORME, già su sito proprio e poi su massalubrense.it.
Chiaramente le foto sembreranno piccole, ma a cavallo del millennio gli schermi erano più piccoli e la velocità della rete era estremamente minore di quella odierna e quindi pagine con varie foto “pesanti” non si sarebbero mai aperte.
http://www.giovis.com/orme/ormestory.htm
Nella pagina iniziale ormestory.htm (come anticipato nel titolo)  c’è un succintissimo report del primo decennio di attività, dalla mia “scoperta” dell’esistenza dello Sport Orientamento (Orienteering) alle prime gare, la costituzione della Società, le gare internazionali, produzione mappe, l’organizzazione gare, l’attività giovanile nelle scuole. L’altra decina di pagine si riferiscono agli anni successivi e/o ad alcune gare internazionali, in Francia, Ungheria, Rep. Ceca e Slovenia.
Per chi non avesse idea di cosa stia parlando, riporto la breve presentazione generale dell’Orieentering, così come appare sul sito ufficiale F.I.S.O. (Fed. It. Sport Orientamento):
Chi partecipa ad una prova di Orientamento, utilizza una carta topografica realizzata appositamente per questo Sport, con segni convenzionali unificati in tutto il mondo.
Si gareggia individualmente od in squadra, transitando dai diversi punti di controllo posti sul territorio.
Raggiunto il punto di controllo si dovrà registrare il passaggio sul proprio testimone di gara.
Vince chi impiega il tempo minore; in questo Sport non vince sempre il più veloce, ma colui che é in grado di orientarsi più rapidamente e di fare le scelte di percorso migliori.

La Corsa Orientamento è la "regina" tra le quattro discipline dell'Orienteering, la più praticata e la più diffusa in tutto il mondo. Si può praticare su qualunque terreno, ovunque sia possibile accedere di corsa o camminando.
Le gare di C-O si svolgono principalmente in ambiente naturale (da cui il nome "lo sport dei boschi") ma sempre più frequentemente, e con uguale divertimento, si disputano eventi nei parchi cittadini e nei centri storici, più o meno intricati, di città grandi e piccole.

Nel sito della I.O.F. (International Orienteering Fed.) si sottolinea che: 
il Foot Orienteering è uno sport di resistenza che include una grande componente mentale. Non c’è alcun percorso marcato, l’orientista deve “navigare” con il solo ausilio di mappa e bussola. Per essere fra i migliori, un orientista deve avere un’eccellente capacità di lettura mappa, concentrazione assoluta e l’abilità di prendere decisioni rapide senza rallentare la corsa. La preparazione fisica può considerarsi un misto fra quelle dei 3000 siepi, le campestri e le maratone.

1 commento:

  1. Ciao Giovanni...anche se dopo tanto tempo vorrei ancora ringraziarti per la bella esperienza fattami vivere ad Asiago, e riguardo a questo sport..nel 2010. Ricordo la mia partecipazione come ESO, tra atleti di tutte le età, anche 80 anni...anche donne, tante. Ricordo anche che tu in questo mondo, e tra tutti gli atleti credo dai 30 in su eri conosciuto da tutti...essendo uno di quelli che "disegna organizza, corre"...Con affetto rammento l'ornitologo Giovanni La Grua, ed il solito tuo compagno di gare Vincenzo De Simone (cumpagnestanz...)Auspico presto vederVi..auguri per la settimana Santa che si presenta a noi...MatteoFREE

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