sabato 9 gennaio 2016

Cultura per tutti, liberamente accessibile

Notizia molto interessante che potrebbe esservi sfuggita: anche la Biblioteca di New York ha reso disponibili online, e gratuitamente, una gran quantità di opere della propria collezione (esempio a sinistra).
Io sono fra quelli che sostengono che la cultura dovrebbe essere gratis per tutti (nei limiti del possibile) e con internet ciò diventa un obiettivo raggiungibile e tutti i musei e biblioteche dovrebbero rendere visibili le loro collezioni, almeno consultabili ancorché non scaricabili.
Invece esistono ancora musei nei quali è vietato scattare foto, divieto che non capisco in quanto la libera circolazione delle immagini è la migliore pubblicità, a ancor di più se integrata da passaparola o post (chi scatta una foto è stato di persona al museo ed evidentemente la tale opera lo ha favorevolmente impressionato) e, non da ultimo, è assolutamente gratuita! 
Qui in basso ci sono varie mie collezioni relative a musei e non parlo di piccoli musei sconosciuti e di poca rilevanza, ma del Louvre di Parigi, del famoso Museo de Antropologia de Mexico e altri di sicuro pregio anche se non altrettanto conosciuti.
Louvre  Parigi
Museo de Antropologia  Mexico D.F.
Museo de Arte moderna  Mexico D.F.
Capisco il divieto dell'utilizzo del cavalletto e, soprattutto, del flash (che rischia di danneggiare i colori, in particolare delle tele), ma che ci guadagna un museo a non far fotografare? Oltretutto, oggigiorno è impossibile controllare visto che una percentuale altissima di visitatori è dotata di dispositivi capaci di scattare foto più che decenti e sarebbe impensabile "sequestrare" tutti i telefonini e tablet all'ingresso. Un interessante compromesso era già di prassi in alcuni musei messicani 5 anni fa: era consentito fotografare liberamente pagando un minimo sovrapprezzo (mediamente fra il 10 e il 20% dell’ingresso).
La libera circolazione di opere libere da diritti (la quasi totalità di quelle esposte nei musei) dovrebbe essere garantita e le spese non sarebbero eccessive. Per fortuna molto è già stato fatto e l'operazione di condivisione prosegue a pieno ritmo grazie a musei, fondazioni, ministeri, mecenati ecc.
In particolare i progetti riguardanti testi antichi ormai non si contano più, ed è possibile ammirare le edizioni originali senza che queste escano dalle stanze a temperatura e umidità controllata. Certo, i bibliofili diranno che avere un tomo antico fra le mani è tutt'altra cosa (e sono perfettamente d'accordo) ma se si considerano i potenziali danni alle pagine, prenotazioni, liste d'attesa, ecc, non è molto meglio consultarlo da casa a qualunque ora di qualsiasi giorno e senza dover affrontare, oltretutto, un eventuale viaggio e soggiorno?
Un sito molto interessante è quello di LiberLiber dal quale si possono scaricare migliaia di classici e oltre a vari testi moderni concessi dalle case editrici o dagli autori stessi. Altre informazioni sono in questa pagina: "chi siamo" nella quale trovate anche un video esplicativo.
Così come per i libri, esistono già archivi digitali ad accesso gratuito di foto d'epoca, film di pubblico dominio (varie migliaia sono su archive.org, liberamente scaricabili), notiziari, insomma di ogni opera della quale è possibile creare una copia digitale.
Conoscendo la mia passione per la cartografia, non vi meraviglierete se vi cito almeno un sito di mappe antiche: la Kraus Map Collection (con immagini ad alta definizione). Questa sopra che rappresenta Roma nel 1544, per esempio, dopo averla ingrandita con un click, ha ancora due ingrandimenti disponibili (guarda la posizione del cursore dello zoom in alto a sinistra). 
Simile discorso vale per questa rara mappa di Venezia del 1514, in sei fogli (in basso particolare del centro con piazza San Marco e Palazzo Ducale).

Speriamo che si continui così.

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