giovedì 23 gennaio 2020

'o fieto 'o miccio (ex-cava di Jeranto, puntata 9)

Qualcuno di buon naso aveva già percepito 'o fieto quasi 3 settimane fa, qualcun altro avvertiva “qui gatta ci cova” o, in inglese “there’s something fishy about this” (tanto per tornare a strani odori).
Senza voler certamente suggerire - e tantomeno minacciare - rimedi estremi come quelli di “murare vivi i due amanti nella camera stessa dove erano stati trovati a fare la schifezza” (da Questi fantasmi, di Eduardo de Filippo), sarebbe opportuno che chi di dovere chiarisse una volta e per tutte qual è la situazione e comunicasse con certezza quando sarà finalmente riaperta l’area. 
Ben 40 giorni dopo il maltempo ancora si adduce la scusa di rami pericolanti?
Un qualunque conduttore di fondo agricolo avrebbe risolto il problema in un paio di giorni ... al massimo. Al FAI, nonostante i suoi potenti mezzi, non sono bastati nè i 10 giorni concessi (con manica larga) dal Comune, né gli altri 30.
Pertanto, gli interrogativi senza risposta sono ancora tanti.
Oggi, 4 giorni dopo la scadenza dei termini previsti, il cancello di accesso alla piana è ancora chiuso e né Comune né FAI hanno comunicato alcunché. 
Domanda:
il FAI ha provveduto a rimuovere i “rami spezzati e pericolanti”?
Possibili risposte:
(e allora perché non ha provveduto ad aprire il cancello?)
No (e allora perché il Comune non è ancora intervenuto?)

Avranno visto giusto i sospettosi? Nel post del 6 gennaio già si leggeva: 
…  voci di corridoio più che credibili … sostengono che l'intenzione sarebbe quella di diradare la pineta
Questo infinito temporeggiare (= prendere tempo in attesa che giunga il momento favorevole per agire, da Treccani.it) non promette nulla di buono, anzi è quasi presagio di peggiori sventure e quindi ripropongo l’aforisma attribuito a Giulio Andreotti, già proposto nel post del 6 gennaio:
"A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"

Per chi avesse perso qualche puntata, riassumo i fatti salienti:
* verso la fine dicembre fu casualmente scoperta l’inopinata chiusura della piana della ex cava di Jeranto (vietata dalla Convenzione stipulata fra Comune e FAI)
* dopo essere divenuta di pubblico dominio, il 3 gennaio il FAI si decise a comunicarla ufficialmente (più o meno) con un post sulla pagina Facebook FAI - Baia di Ieranto, invece di scrivere direttamente al Comune, cosa che avrebbe dovuto fare subito dopo gli eventi di metà dicembre.
* il 9 gennaio, a seguito di un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi, il Comune di Massa Lubrense emise un comunicato in merito, poi pubblicato il giorno successivo sul sito istituzionale
Le parti salienti ai fini della vicenda si racchiudono in poche righe:
… omissis …
il Comune ha stabilito come tecnicamente congruo per la messa in sicurezza dell’area il termine perentorio di dieci giorni.
… omissis …
Nella ipotesi in cui tutto ciò non dovesse accadere il Comune si vedrà costretto alla emissione di una Ordinanza sindacale vincolante e cogente

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