venerdì 14 agosto 2015

Restano pochi giorni ... e pochi sentieri intatti

Prima di avere il tempo di editare e pubblicare le foto relative ai danni dell'incendio della Malacoccola del week-end scorso e a quelli alla pineta del giorno dopo, si deve registrare ancora un altro rogo, che ha causato danni forse addirittura maggiori.
Pare che stavolta non siano stati i soliti piromani ad appiccare il fuoco, ma un nutrito gruppo di persone (si dice una trentina) che avevano pensato bene di andare a fare una grigliata sul Monte e, come se non bastasse, hanno portato anche fuochi artificiali. Indipendente dalle cause e dalle responsabilità, la realtà è che al momento quasi tutti i sentieri della Penisola Sorrentina sono danneggiati o hanno perso parte del loro fascino. I panorami sono quello che sono, ma la gariga completamente bruciata ai lati dei sentieri, tanto per usare un eufemismo, non entusiasma.
Per di più il circuito delle Sirenuse, nel tratto più pendente del sentiero a sud-ovest del Pizzetiello, è ora un po’ più scomodo e richiede attenzione. Infatti, buona parte degli scalini in legno e della staccionata/passamano in pali di castagno è andata a fuoco. La cosa peggiore, come sostengo da anni e molti la pensano come me, è fornire una falsa sicurezza o un’illusione di sicurezza. Ringhiere e balaustre mal fissate o che non tengono, scalini pronti a rotolare a valle insieme con un escursionista un po’ più pesante sono di gran lunga più pericolosi di tratti esposti senza alcuna protezione o di discese sterrate, seppur ripide, senza scalini. Per mia esperienza gli incidenti avvengono a seguito di calo di attenzione e concentrazione. La maggior parte, oserei dire quasi tutte, le “storte” (distorsioni o slogature) sofferte dalle persone che accompagnavo sono state sofferte nei centri abitati, lungo la strada fra Nocelle e Montepertuso, o situazioni simili. Allo stato attuale sconsiglierei a persone con passo poco sicuro di percorrere la discesa dal Pizzetiello, mentre non ci dovrebbero essere problemi in senso inverso.
    
In previsione dell’inizio della seconda parte della stagione escursionistica (settembre e ottobre) mi sento di suggerire e quindi sollecitare Amministrazioni, Pro Loco, Aziende del Turismo, guide e gruppi escursionistici a fare qualcosa al più presto per limitare i disagi.
A partire da est:
* senz’altro un minimo di manutenzione e ripristino della suddetto tratto è piuttosto urgente e anche se non sono possibili interventi definitivi, almeno si dovrebbe bonificare il sentiero da scalini e passamano che non reggono (foto in alto a sx)
lungo tutto il tratto fra Pizzetiello e castagneto sul pianoro lato Torca dovrebbe essere evidenziata la segnatura in quanto in mancanza di un evidente “passaggio fra i cespugli” (come fino alla settimana scorsa) basta mancare un segnavia e ci si ritrova in mezzo a rocce e mille tracce apparenti (foto in alto a dx)
dal’incendio nella parte sud della pineta non consegue alcun impedimento
quanto detto per il CAI300 a valle del Pizzetiello vale anche per il tratto Nerano – San Costanzo, andato completamente a fuoco il 13 agosto (foto in basso)

il Giro di Santa Croce dovrebbe essere al più presto segnato in quanto resta praticamente l’unica valida (e al momento ancora piacevole) alternativa al circuito di Athena, interdetto fino a fine anno in conseguenza dei lavori su via Campanella.

Restano solo due settimane prima che le guide e i tour leader dei walking o hiking tour ricomincino a frequentare con regolarità i sentieri della Penisola Sorrentina. 
Non c’è molto tempo per tentare di salvare il salvabile.
Allo scopo di evidenziare lo stato dei luoghi, a breve editerò e pubblicherò una serie di foto del Sentiero delle Sirenuse e una delle conseguenze dell’incendio di Monte San Costanzo, che troverete qui, e nei prossimi giorni tornerò sui sentieri interessati dagli incendi per scattare ulteriori foto e valutare meglio la situazione. Invece é già online il video del Giro di Santa Croce del 13 agosto che si conclude con le immagini dell’incendio ancora in corso.

1 commento:

  1. Ho la sensazione come se qualcuno volesse allontanare gli escursionisti dalla zona, spero sia solo un brutto presentimento personale

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