Considerate
le temperature, che rimarranno più alte della media per almeno un’altra
settimana, sembra che percorrere il Giro di Santa Croce completo partendo da Termini di buon
mattino sia la soluzione più logica, ottimale, anche se certamente non tutti
saranno d’accordo. Martedì
4 agosto, quelli che sposeranno questa idea patiranno quindi dalla piazza di
Termini alle 7.00. I ritardatari li potranno “rincorrere” incamminandosi verso
la Campanella, e li potranno raggiungere sempre che si ricordino, dopo aver
percorso 350m, di imboccare via Cercito (a sinistra, all’esterno dello stretto
tornante a destra). L’itinerario
di base (3,5km con 200m di dislivello) non comprende né la deviazione al
“belvedere” di Campo Vetavole, né la salita alla cappella di San Costanzo e si
sviluppa lungo via Campanella, via Cercito, vic. Le Selve, vic. Vuallariello,
CAI 300, via San Costanzo.
Anche
prendendosela con comodo e scattando qualche foto il ritorno a Termini è
previsto entro le 8.30, lasciando quindi ai partecipanti la possibilità di
essere pronti per le 9.00 per il lavoro, per il mare o per qualunque altra
attività.
Nell’occasione
sarà distribuita la nuovissima cartina dell’area, prodotta per segnalare la
chiusura di via Campanella fino al 31 dicembre 2015, ma poi sfruttata anche per
proporre proprio il Giro di Santa Croce, circuito reso possibile dal recupero
della vic. Le Selve a fine giugno e della vic. Vuallariello un paio di
settimane fa.
Date
le caratteristiche di tutto il tratto fra Cercito e Campo Vetavole sarà estremamente importante percorrerlo con frequenza e indirizzarvi un buon numero
di camminatori. Solo così il sentiero non sarà di nuovo fagocitato dalla
vegetazione e la traccia battuta rimarrà evidente. Non potendo più contare sulle
decine di terminesi che fino a un quarantina di anni fa la percorrevano quasi
ogni giorni (mantenendola “pulita”), ci si può affidare solo agli escursionisti
e, all’apertura della stagione venatoria, ai cacciatori. C’è anche la speranza
che il circuito venga “adottato” dai cosiddetti “preti messicani”, grandissimi
camminatori, e di conseguenza la maggiore frequentazione delle due vicinali le
mantenga libere dalla vegetazione.
Sarebbe
un vero peccato sprecare il lavoro dei tanti volontari che hanno ripristinato
le due vicinali, in particolare Le Selve. Tutti
dovrebbero pubblicizzare il percorso e cercare di mantenerlo sempre facilmente
transitabile, in particolare quelli che hanno collaborato al recupero dei
sentieri. Che senso ha iniziare a costruire qualcosa per poi lasciarla
incompiuta? Tutte le persone di buon senso dovrebbero essere coinvolte in quanto la
salvaguardia e una seppur minima manutenzione del Giro di Santa Croce non porterebbe
che benefici, anche se, come spesso accade, non mancano gli emuli di quel
comandante che disse: Lassa ca ‘a nave va ‘nfunno, abbasta ca mòreno ‘e
zoccole ("Lascia che la nave affondi, basta che muoiano i topi ...").
Altri
link: video del Vuallariello, subito dopo la prima pulitura,
foto della prima escursione su quel tratto (al tramonto)
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