mercoledì 18 marzo 2015

Sentieri “pericolosi” e loro “messa in sicurezza”

Ho usato le virgolette nel titolo per sottolineare il fatto che in questo post discetterò di sentieri veramente pericolosi e della loro effettiva messa in sicurezza, in questo caso necessaria per consentire il transito. Ho già affrontato il tema in passato cercando di evidenziare come le operazioni di "messa in sicurezza" dalle nostre parti siano spesso inutili e oltretutto mal realizzate. Inutili perché la maggior parte dei sentieri interessati da questi interventi non presentano alcun elemento di pericolo particolare se non quelli derivanti dall'essere un percorso in natura, di montagna. Mal realizzati in quanto, al di là di come siano fissate le staccionate, queste sono realizzate con di pali di castagno "di scarto". Pur essendo vero che quelli impiegati nei pergolati possono durare vari decenni, non è altrettanto vero per le loro cime e per quelli più giovani e più sottili ... gli scarti, che oltretutto vengono spesso pagati come se fossero i migliori allirti. Provate a confrontare qualità e diametro dei pali di staccionate e pergolati. Non da ultimo, questi passamano danno un falso senso di sicurezza e, sperando che non accada, mi chiedo di chi sarebbe la colpa in caso di un malaugurato incidente. Ho sempre l'impressione che le "messe in sicurezza" così fatte servano solo ad arricchire progettisti, direttori dei lavori e fornitori di materiali.
   
Questa era la dovuta premessa ad una notizia che forse vi è sfuggita o ne avete letto solo il titolo senza approfondire l’argomento. Il Caminito del Rey, da anni reputato uno dei più pericolosi sentieri al mondo (in queste classifiche è impossibile e quindi stupido dire il più), fra pochissimi giorni sarà rimosso dalla lista. Infatti il 26 marzo verrà inaugurato il percorso completamente ristrutturato (a regola d'arte) e messo in sicurezza (ma veramente ...) ed in questo caso l'operazione non solo era giustificata, ma anche indispensabile.
E udite, udite! Il costo complessivo dell’opera è stato di 5 milioni di Euro (soli 2,24 milioni per tutta la passerella e il resto per l’adeguamento delle strade di accesso e le infrastrutture). Gli escursionisti pagheranno un biglietto di 6 Euro, ma per i primi sei mesi sarà gratis. E’ stato sottolineato che, visto che non è un servizio pubblico necessario, è giusto che lo paghino gli utenti.
Vi invito ad effettuare una rapida ricerca e comparare quelle cifre con quanto è stato speso e quanto si pensa di spendere in Penisola e sui Monti Lattari per “mettere in sicurezza” pochi chilometri di sentieri costruendo pochi scalini, la maggior parte con semplici paletti di castagno, e realizzando poche centinaia di metri di ringhiere instabili e poco durature. Nel paragone considerate anche che per il Caminito del Rey le problematiche erano ben diverse, il trasporto materiali possibile solo con elicotteri, il personale necessariamente specializzato.
   
Perché non invitare alle gare di appalto anche qualche ditta spagnola? Con pochi milioni, ma veramente pochi, metterebbero a posto l’intera rete sentieristica dalla Valle delle Ferriere, al Faito, a Punta Campanella.
Questo incredibile tracciato fu costruito fra il 1901 e il 1905 per far passare gli operai che lavoravano alla costruzione della diga del Chorro. Alla sua inaugurazione (21 maggio 1921) intervenne il re Alfonso XIII che, affascinato dallo spettacolare scenario, lo percorse completamente “seguito da un impaurito séguito” e da allora in poi fu chiamato Caminito del Rey.
Negli ultimi 20 anni è diventato sempre più famoso fra gli escursionisti "avventurosi" di pari passo con l'aumento del dissesto e della conseguente pericolosità. A causa del suo stato, già oltre 10 anni fa l'accesso fu bloccato e fu ufficialmente interdetto (multa di 6.000 Euro per i trasgressori) e ne fu addirittura distrutta volontariamente una parte per rendere “impossibile” l’accesso. Ma niente di tutto ciò ha fermato i più spericolati (o addirittura incoscienti assolutamente impreparati) e quindi non sono mancati incidenti mortali.
In questo campo (parchi, sentieri, ambiente, ecc.) in Spagna le cose funzionano diversamente e quindi con un progetto congiunto Stato, la Junta de Andalucía, Diputación Provincial de Málaga, e vari Ayuntamientos in meno di un anno hanno ricostruito i 3km di passerelle, quasi sempre sospese nel vuoto fino a oltre 100m dal fondo della gola. 
Di conseguenza, anche con tutte le nuove sicurezze, resta un percorso assolutamente non percorribile da pavidi e da chi, seppur minimamente, soffra di vertigini. Qui di seguito vi propongo vari dei tanti video che potrete trovare in rete digitando "Caminito del Rey". Per dare la giusta idea li ho scelti fra quelli dell'ultimo anno, alcuni ripresi degli "abusivi" che mostrano come si fosse ridotto (e come non si vedrà più), da altri abusivi che sono entrati a cantiere aperto e mostrano lo stato di avanzamento della ricostruzione, altri più o meno ufficiali che illustrano i lavori, in corso e quasi terminati.
Infine vi propongo questo filmato che assembla foto e video di varie epoche, (Historia del Caminito del Rey) da quando era percorso da operai e lavoratori fino ai nostri giorni, e include anche una "curiosità" cinematografica che mostra come si trovasse in ancora ottimo stato alla fine degli anni ‘50. Fra 3'22" a 4'07" vedrete il poster e varie sequenze di Never so few, proposto in Italia con l‘incredibile titolo Sacro e profano, ma in America latina non hanno fatto meglio chiamandolo Cuando hierve la sangre (Quando il sangue bolle). In ogni caso questo film del 1959, nonostante la fama di John Sturges (regista di I magnifici sette, La grande fuga) e la partecipazione di star come Steve McQueen, Frank Sinatra e Gina Lollobrigida, è notoriamente reputato molto scadente e per questo molto poco conosciuto.

3 commenti:

  1. In Italia non possono risparmiare sulle gare d'appalto altrimenti tutti si politicanti come magnano😠

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  2. ....dovremmo opporci tutti allo sperpero di denaro pubblico...qualcuno dalle nostre parti pretende forse far andare dei bambini sui sentieri...senza neanche portarli per mano come quando si é in cittá. Non é possibile fare questi interventi e nel modo che abbiamo visto finora...organizziamoci in massa affinché ció non avvenga....anche se sará molto difficile...visto la voracitá dei ns politici di turno....nel frattempo dove si deve migliorare e senza stravolgere, ben vengano ditte come queste estere....qualcuno quí avrebbe la possibilità di imparare...saluto MatteoFREE Amalfi

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  3. Sono molto scettica sulla possibilità che questa utile proposta venga presa in considerazione...! Purtroppo..! Ma sarei molto contenta se si avverasse. I nostri amministratori credo non siano proprio interessati.Ciao

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