Come preannunciato, domenica 1 marzo siamo andati ad effettuare un sopralluogo
per verificarne lo stato. A parte il solito tratto molto fangoso al limite
orientale di Monticello, dove inizio lo sterrato, non ho rilevato alcun
problema e, al contrario, nel complesso mi è sembrato in ottime condizioni.
Andiamo per ordine, affrontando il percorso il senso
antiorario. Da S. Agata al tratto appena citato si procede come al solito senza
alcun problema.
Superato abbastanza facilmente il fango (con tutta la pioggia
caduta nelle settimane scorse mi aspettavo di peggio) si continua speditamente
fino alla “casa rosa” che si deve superare a valle e seguendo i nuovi segni, ben
evidenti. Saliti i pochi scalini al limite del castagneto si deve girare a destra lungo
il percorso “ufficiale e storico” segnato dal CAI da anni e ripassato con
grande abbondanza di vernice (foto a dx) l’anno scorso. Da allora in poi la maggior parte degli escursionisti non passano più
attraverso il castagneto e di conseguenza il loro frequente transito ha fatto sì che il passaggio fra gli arbusti si sia mantenuto
evidente e facile. Oltretutto in questo modo si torna a godere delle piacevoli viste transitando
più vicini al margine del pianoro pieno di cisti e altri arbusti.
La salita fino al Pizzetiello non presenta problemi di sorta
ed è anche stato ridotto il rischio di imboccare per sbaglio il sentiero verso
la grotta del Brigante in quanto qualcuno ha “costruito” una specie di muretto
(poche pietre sovrapposte) in modo da indicare chiaramente che non è quello il
sentiero da seguire. Al contrario, chi non conosce il sentiero per la grotta e
vi volesse andare, ora sa con esattezza dove lasciare il CAI 300. A questi
ricordo che comunque è un percorso da fare andata e ritorno e che nell’ultimo
tratto potrebbero trovare la traccia quasi completamente ostruita dalla vegetazione.
Dal Pizzetiello alla ss 145 al momento è ancora una piacevolissima e semplicissima passeggiata grazie alla discussa (ma solo da alcuni ipercritici) pulizia dell’anno scorso della quale parlai in un post del 4 settembre 2014.
Le foto in alto evidenziano lo stato del tratto in piano a est del Pizzetiello che negli anni scorsi era spesso appena transitabile fra la bassa gariga (con rami duri). Questi in basso sono invece due scatti (verso monte e verso valle) che ben illustrano lo stato della discesa attraverso il castagneto verso la rotabile. Grazie alle ridotte dimensioni dei castagni (tagliati pochi anni fa) e all'assenza di fogliame il suddetto tratto non è scivoloso e tantomeno fangoso.
A partire dalla statale, dopo il tratto selciato, abbiamo percorso senza grandi problemi anche il resto della comunale San Martino (a destra del castagneto e addossato al muro). Resta chiaramente umido e dissestato, ma è assolutamente transitabile rendendo quindi inutile il più lungo aggiramento del castagneto a sinistra. Giunti alla sella si torna su fondo duro e di sterrato fino a Sant’Agata resta solo l’attraversamento della pineta sempre possibile, facile e piacevole.
Lungo il percorso l’erica sta iniziando a fiorire e si possono notare anche tante altre
avvisaglie della imminente primavera (mancano solo 3 settimane).
Fra qualche giorno seguirà un commento relativo al rilievo gps.
Il mese scorso, facendo una ricognizione sul sentiero in oggetto, dovendo dare indicazioni per una agenzia che offre viaggi per escursionisti in autonomia, mi sono reso conto che salendo a Pizzitiello, il bivio che porta alla Grotta dei Briganti era forviante quindi ho raccolto un po' di sassi che erano li in giro e li ho posizionati delimitando il percorso principale, spero che ci restino per un po'.
RispondiEliminaSaluti, Luigi Esposito