Nella mia terza perlustrazione nell’area dell’incendio del 5
novembre scorso, ho più o meno percorso il crinale da Rezzale fino in cima ma
mantenendomi sempre a valle del sentiero (tanto per ora si passa dovunque) e ho
rilevato che gli sviluppi della situazione, pur restando nell’ambito della sciagura,
vanno oltre le mie più rosee aspettative. Come avevo anticipato, abbastanza
piante sono sopravvissute al rapido passaggio delle fiamme e guardate cosa è
successo in solo 9 giorni!
Potete vedere in questo paio di foto che molte piante presentano già vari
centimetri di foglie nuove, infatti fra il margine bruciato del colletto (penso
di chiami così, comunque avrete capito di cosa parlo) e le cime delle foglie anch’esse
bruciate spicca un bel verde vivo. In altri casi ci sono foglioline che
spuntano isolate dal terreno ed in linea di massima nella parte alta (a valle
di Campo Vetavole) si cominciano già a vedere ampie aree punteggiate di verde. Oltre a vari esempi di questa ripresa della flora, in questo album Google+ ho inserito anche foto con viste d’insieme e panoramiche, alcune
riprese da punti di vista molto poco usuali come questa.
Chiudo lanciando un’idea che spero sia opportunamente valutata da
chi di dovere. Fra le tante attività proposte dalle scuole potrebbe essere
utile, similmente a come si propongono incontri con le forze dell'ordine per la
legalità, organizzarne alcuni non in aula, ma sul campo. Senza dover
necessariamente percorrere tutto il crinale, non adatto a chiunque, ci si può
limitare a percorsi più semplici nella parte alta (Vetavole) o quella bassa (Rezzale).
In una sola attività didattica si farebbero conoscere un itinerario a portata
di mano (che molti giovani residenti non conoscono), la bellezza dei panorami, le
devastanti conseguenze degli incendi e, nei prossimi mesi, soprattutto come le
piante riescano a rigenerarsi quasi come l'Araba Fenice che rinasceva dalle
proprie ceneri.
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