Come
preannunciato sono andato a verificare la parte bassa dell'area bruciata mercoledì
scorso fra via Campanella e la parte alta del crinale di San Costanzo come
potrete vedere nella 32 foto di questo album Google+.
Il limite
inferiore corre più o meno parallelo a al sentiero a partire dall'inizio della
discesa finale verso la punta, dopo aver perso di vista la Torre di Fossa Papa.
Danno da pensare i vari cunei che arrivano fino alla stradina, come se fossero
stati sparsi vari inneschi.... non c'è altra spiegazione e penso che nessuno
creda più alla favola dell’autocombustione, in particolare in un giorno non
eccessivamente caldo e senza sole di inizio novembre. Con il forte vento che ha
spinto il fuoco velocemente verso l’alto è impossibile ipotizzare che potesse procedere
verso valle, quindi si presume che il fuoco sia partito da posti come questi
nelle seguenti foto (osservate i cespugli non bruciati ai lati).
Niente è andato
a fuoco a valle di via Campanella, ma guardate com’è ora il sentierino che sale
verso Rezzale (foto a sin.). A monte tutto è completamente bruciato, mentre a
valle niente. Come già riscontrato nel corso della perlustrazione di sabato, la
situazione del crinale è simile. Nella foto a destra si osserva la
desertificazione di tutto il versante occidentale dal belvedere di Rezzale in
su, in contrasto con i ripidi pendii che sovrastano Jeranto assolutamente non
interessati dalle fiamme. Un piccolo problema di sentieristica si presenta ora per il percorso fra Rezzale e la cima di Santa Croce, facente parte del CAI300 - Alta Via dei Monti Lattari. Anche se qualche segnavia si vede più chiaramente per la “sparizione” di erba e arbusti, l’assoluta mancanza vegetazione rende difficile individuare il tracciato da parte di chi non lo conosce. Infatti fino alla settimana le due sponde verdi praticamente guidavano gli escursionisti costringendoli a procedere lungo quello che per la maggior parte del percorso era l’unico passaggio, a prescindere dai segnavia. Ecco come si presenta l’inizio del sentiero da Rezzale. Se non fosse per il segno sulla pietra (foto a destra) il tracciato sarebbe molto difficilmente individuabile.
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