In questo gruppo (anni 1940-43) troviamo una commedia pura e 4 thriller, ma di generi abbastanza diversi, due sono costruiti su un sospetto, tema che utilizzato anche successivamente da Hitchcock, come il famoso Notorius (1946). Seppur non impeccabili, i 4 meritano senz’altro una visione.
Suspicion (1941)
Già il titolo
anticipa il contenuto, ma il sospetto monta lentamente, dopo un inizio da
commedia romantica. Infatti, a lungo andare la frivolezza e le bugie di Cary
Grant instillano dubbi sempre più concreti nella mente della moglie,
interpretata da Joan Fontaine, già protagonista in Rebecca, primo film
americano Hitchcock. In questo film è inserita la famosa scena del bicchiere
latte; in un ambiente abbastanza scuro si vede Grant che lo porta alla
moglie sull’orlo di una crisi di nervi. L’attenzione degli spettatori è diretta
sul bicchiere che spicca nella semioscurità grazie ad una lampadina nascosta
nel latte … impossibile non seguire la lenta ascesa e sospettare che il liquido
sia avvelenato.
Shadow of a Doubt (1943)
E anche il
questo caso il titolo anticipa il tipo di thriller, ma in questo caso non si
tratta di una coppia e la costruzione è ben differente in quanto fin dall’inizio
si sa che Joseph Cotten è un criminale, inizialmente idolatrato dalla
nipote Charlie, sua omonima, interpretata da Teresa Wright. Anche se inizialmente
stenta a crederci, i sospetti della ragazza si dimostrano sempre più concreti. Nel
dubbio, non volendo danneggiare lo zio, tenterà in ogni modo di allontanarlo …
cii riuscirà? ci sarà una reazione? A questo filo conduttore si affianca la
parte di commedia con la logorroica e saputella sorella minore e il sempre
inopportuno vicino che, con il padrone di casa, ha instaurato una sfida per pianificare
un (ipotetico) omicidio perfetto.
Ai due thriller basati sui sospetti in famiglia, se ne contrappongono ancora una volta incentrati su società segrete e intrighi internazionali, genere già frequentemente trattato da Hitchcock durante il suo periodo inglese (The Man Who Knew Too Much, 39 Steps, ...).
Saboteur (1942)
Da non
confondere con Sabotage, questo inizia con un innocente che viene
accusato di un atto di sabotaggio certamente non commesso da lui. Fra mille
peripezie, un paio di fughe dalla polizia e l’immancabile love story con la
bella di turno (Priscilla Lane) anche se inizialmente il rapporto è a
dir poco burrascoso, il protagonista dovrà attraversare gli Stati Uniti dalla
California a New York (le famose scene finali si svolgono in cima alla Statua
della Libertà) nel tentativo di trovare il colpevole e dimostrare la sua
innocenza.
Foreign
correspondent (1940)
Anche dopo essersi
trasferito oltreoceano Hitchcock continuo a dirigere film ambientati in Europa,
all’inizio della II Guerra Mondiale, in questo caso fra Olanda e Londra, per poi
finire in mezzo al mare. Un intraprendente giornalista americano si trova
invischiato in una storia di rapimenti e sostituzione di persona e, ovviamente,
non gli sarà per niente facile venire a capo della situazione; anche qui non
manca la love story, stavolta fra Joel McCrea e Laraine Day.
Non molto convincente, in particolare le scene finali.
Mr. & Ms.
Smith (1941)
Commedia nuda e
cruda, esagerata, della quale Hitchcock non si dichiarò molto
sodisfatto, ma sembra che la diresse per amicizia con Carole Lombard e
per cominciare ad entrare nel giro della RKO, lavorando per la quale sperava
di avere maggiore potere decisionale. Certo non uno dei suoi migliori film;
anche nell’ambito delle commedie ne ha dirette di migliori, come The
Farmer's Wife (1928) e The Trouble with Harry (1955).
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