lunedì 7 giugno 2021

I primi 4 muti di Alfred Hitchcock

Come da programma, ecco poche righe in merito agli inizi di Hitchcock nelle vesti di regista. Sì, perché era già entrato nel mondo del cinema nel 1919 proponendo suoi bozzetti di titoli alla casa di produzione americana Paramount (che aveva appena aperto una succursale a Londra). 
Fu assunto praticamente come tirocinante il che gli consentì di affiancare i vari specialisti d'oltreoceano facendo così esperienza in quasi tutti i campi. Nel 1922 gli americani se ne andarono e gli stessi studi furono occupati dalla Gainsborough Pictures lui non perse il posto anzi cominciò ad avere maggiori responsabilità tanto che l'anno seguente gli furono affidati i compiti di scenografo, sceneggiatore e produttore di Woman to Woman e in tale occasione conobbe Alma Reville che sarebbe poi stata sua consigliera e collaboratrice, nonché moglie, fino alla fine dei suoi giorni. 
I primi tentativi di realizzare un film fallirono ma, finalmente, nel 1926, Hitchcock portò a termine The Pleasure Garden nel quale già si nota l'attenzione del regista alle scenografie, alle inquadrature e, soprattutto, al montaggio. Ad un occhio attento non sfuggono altresì le influenze dell'espressionismo tedesco (era stato per un certo tempo in Germania ed aveva assistito alla produzione di L'ultima risata (Der Letzte Mann, 1924, di F.W. Murnau), nonché dei cineasti russi che crearono le basi del cinema, tutt'oggi valide, vale a dire Eisenstiein, Vertov e Pudovkin. In quanto al montaggio, al quale Hitchcock ha sempre dedicato particolare importanza e cura, vale la pena guardare questo breve filmato nel quale il regista illustra vari modi di utilizzarlo.

Penso abbiate già intuito che non entrerò nei dettagli dei 4 film di questo gruppo, né dirò altro del documentario / intervista Hitchcock / Truffaut (2015, Kent Jones, Fra/USA) in quanto reputo sufficiente l'introduzione scritta nel post precedente ... si deve solo guardare e ascoltare, non si può raccontare. I film visti sono:

  • 1925 The Pleasure Garden (Il labirinto della passione)
  • 1927 The Lodger - A Story of London Fog (L'inquilino)
  • 1927 Downhill - When a Boy Leave Home (Il declino)
  • 1927 Easy Virtue (Fragile virtù)

  

The Pleasure Garden è una dramedy molto movimentata e articolata, che portò il regista a girare in Germania, Francia ed in Italia (Riviera ligure e Lago di Como). Pur essendo il primo per data di produzione, fu distribuito solo dopo l'ottima accoglienza avuta dal successivo The Lodger. Furono apprezzati in particolare lo stile moderno ed il rapido e significativo montaggio. 

The Lodger è il primo film del quale Hitchcock fu regista e sceneggiatore (anche se uncredited nella seconda veste) ed è anche individuato da tutti come il primo thriller/suspense, il genere che lo renderà famoso. 

Downhill non è al livello del primo in quanto a tecnica né di interesse simile al secondo; tuttavia è certamente sopra la sufficienza.

Easy Virtue è uno dei meno quotati nella produzione complessiva del regista (purtroppo si troverà di peggio), ma molti vedono questo film come un dispetto fatto alla Gainsborough (passerà alla BIP - British Int. Pictures) e ridicolizzare il lavoro teatrale di Coward da cui è tratto (veramente banale) che comporta, come spesso accade, tante scene statiche, poca azione e più cartelli (specialmente se comparati ai pochissimi di The Lodger).  

Nel complesso, tutti tranne l'ultimo sono interessanti e meritano di essere guardati, specialmente nell'ottica dello sviluppo dello stile del regista durante i suoi oltre 50 anni di attività cinematografica. Singolare sono le inclusioni di alcuni personaggi di contorno caricaturali e situazioni divertenti (come quella dei bambini nel negozio di dolci in Downhill) che poco o niente hanno a che vedere con la trama. 

Infine, in The Lodger si registra la prima apparizione / cameo di Hitchcock (in effetti sono due) e la ragione di ciò, che poi divenne un vezzo, fu la necessità di sostituire una comparsa nella sala stampa ...

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