Passeggiando nel centro storico di Palma, in una stradina un po' fuori mano mi sono imbattuto in un negozio di libri (usati e antichi). All'esterno era esposta la riproduzione di una carta del '500 rappresentante l'intero Mediterraneo. Pur essendo di dimensioni relativamente ridotte, l'autore era riuscito a piazzare un buon numero di toponimi, nella stragrande maggioranza costieri visto che che era un portulano destinato ai navigatori.
Chiaramente ho subito focalizzato la mia attenzione sul Tirreno meridionale. Nella prima foto ho inquadrato l'Italia intera e nella seconda solo le coste campane e le sue isole. Fra la dozzina di toponimi costieri dal Garigliano (solo Gari) a Sapri c'è anche C. Campanella, unico toponimo fra Castellammare e Salerno. Oltre alle tre Pontine più a ovest, sono evidenziate le isole maggiori del Golfo di Napoli, Capri e Ischia, ma non Procida.
Singolarmente, però, il cartografo aveva correttamente rappresentato i tre Galli!
Dopo qualche giorno ho letto che nel Palau March (del quale parlerò più dettagliatamente in un prossimo post) esiste una sala esclusivamente dedicata alla cartografia maiorchina dei secoli XVI-XVII e, inutile dirlo, ci sono andato.
I portolani in questo caso erano originali e disegnati su pelle (pergamino, di solito di vitello), da cui la forma non regolare. Questo in basso è del 1535 e misura 55 x 93,5 cm, compreso il "cuello al oeste" come precisato in didascalia. Similmente alla maggior parte delle altre carte esposte rappresenta il Mediterraneo e "los mares Negro y de Azov y las costas atlanticas de Europa y norte de Africa".
In linea di massima i portulanos erano molto simili fra loro, ma talvolta i relativamente pochi toponimi erano diversi.
Nel primo stralcio in basso (da un pergamino del 1561) a destra di Napoli si leggono nell'ordine: Tore, Castelammare, Sorento (addirittura in rosso come Gaeta, Napoli e Salerno), Maiora e Salerno. Manca la Campanella, ma in compenso oltre ai tre puntini per Li Galli, ce ne sono anche due per quelli che dovrebbero essere i Faraglioni di Capri.
Nel secondo (1620) sono invece riportati: Latorre, Castellammare, C. Campanella, un toponimo che non mi è chiaro (i suggerimenti sono benvenuti), Salerno. Per quanto riguarda scogli e isolotti, oltre ai soliti Galli appare un puntino fra Torre e Castellammare che dovrebbe essere Rovigliano e un altro più in basso che dovrebbe essere il Vervece, ma non ci sono i Faraglioni.
il toponimo non chiaro potrebbe essere Amalfi (sulla carta "malfa")?
RispondiEliminaPeppe
Grazie per il contributo, come forse avrai già visto ho risposto con post (per inserire immagina) il 20 luglio
EliminaIL TOPONIMMO:MI SEMBRA DI LEGGERE INVECE "MAIORA", che ne dite?
RispondiEliminami sembra leggere "maiora" e sono contenta per la citazione TORE
RispondiEliminaE' senz'altro "maiora" sull'altro portolano, quello con "Sorento".
EliminaVedi post del 20 luglio.-
"Tore" si riferisce a Torre Annunziata citata nell'altra mappa come "latorre"