giovedì 24 luglio 2014

Altri Mondi: Cineteca Nacional Mexico, Coyoacan. Tutti al Cinema!

Così come passai dal Palau e Fondazione March alla Fondazione Slim e al Museo Soumaya ora, rimanendo a Ciudad de Mexico, passo da Polanco a Coyoacan per parlare della Cineteca NacionalCoyoacan è una delle 16 delegaciones del D.F. (si pronuncia Defe, sta per Districto Federal, per i messicani è sinonimo preferito di C. de Mexico) a sud del centro con il quale è molto ben collegata. Tutta l’area è molto tranquilla e piacevole, vicina all’Università, e oltre alla Cineteca ci sono vari musei (fra i quali quello di Frida Khalo), giardini, negozi d’arte e librerie che attraggono molti visitatori dalla città per i fine settimana. Hernan Cortés la scelse come sua prima sede nel 1521.
Si sa che in Italia le chiusure di sale sono più delle nuove aperture, la programmazione è in generale estremamente scadente e pare che facciano registrare buoni incassi solo gli squallidi cinepanettoni nostrani e le megaproduzioni americane (fra le quali per fortuna qualcuna buona c’è). Le sale che propongono retrospettive, classici, pellicole indipendenti prodotte in paesi che non hanno accesso alla grande distribuzione sono pochissime, anche nelle grandi città.
La Cineteca Nacional Mexico procede in direzione diametralmente opposta, in tutti i sensi.
Dopo aver raggiunto i 700.000 spettatori nel 2011 (quasi 2.000 al giorno), nel 2012 ha aperto altre 4 nuove sale da 180 posti ciascuna portandole a 10 oltre a una grande arena all’aperto (con accesso gratuito). Sono stati anche costruiti un grande archivio con temperatura e umidità controllate capace di ospitare oltre 50.000 pellicole e un laboratorio per il loro restauro digitale. Si prevede che alla fine del 2014 sarà raggiunto il milione di spettatori, grazie anche a sostanziali lavori di ristrutturazione eseguiti l’anno scorso. Infatti è anche un centro di aggregazione di giovani, studenti della vicina Università, professionisti e tanti cinefili di ogni età, c’è una biblioteca, una videoteca e vengono organizzati vari tipi di corsi e conferenze con tema cinematografico.
La missione dichiarata è quella di “preservare, custodire e mantenere la memoria cinematografica” … e di “promuovere e diffondere le migliori opere della cinematografia nazionale e mondiale, nonché stimolare la formazione di nuovo pubblico nell’apprezzamento della cinema d’arte internazionale.”
Ho appena dato un’occhiata al sito ufficiale www.cinetecanacional.net per vedere cosa c’è in programma oggi e ho trovato film prodotti in Islanda, Iran, Giappone, Cile, Uruguay, Cuba, Argentina, in vari paesi europei e un solo americano (film di Frank Capra del 1934) nella sezione storia del cinema. Considerato che in varie sale si proietta più di un film al giorno e non più volte lo stesso, non dovrete meravigliarvi nell'apprendere che oggi in cartellone ce ne sono ben 19. Film che probabilmente non arriveranno mai in Italia anche perché se proiettati “senza adeguata preparazione” nessuno li andrebbe mai a vedere.
I prezzi? Tariffa piena 40 Pesos (circa 2,30 Euro), ma studenti, giovani ecc. ne pagano solo 25. Tutti i martedì e mercoledì "Siamo tutti studenti!" e quindi prezzo unico per tutti 25 Pesos (1,43 Euro).
Lì ho avuto occasione di vedere il famoso Guerra e Pace (1966) di Sergei Bondarchuk proiettato in edizione integrale e senza intervalli. A chi si chiede cosa ci sia di strano faccio presente che il film completo dura oltre 7 ore … e la sala seppur non piena era abbastanza affollata. Neanche la famosissima Cinematheque Francaise di Parigi www.cinematheque.fr propone programmi così ricchi e vari.
Quando vedremo qualcosa del genere in Italia? Non c’è ancora un pubblico adatto? Non abbiamo abbastanza cultura cinematografica?
Potrebbe essere considerato un classico caso di gatto che si morde la coda, ma se non si cominciano a proporre buone pellicole (anche e soprattutto in televisione) tanta gente rimarrà sempre lontana dalle sale ed in particolare dal buon cinema.
Ultima considerazione: gli italiani dovrebbero abituarsi a leggere i sottotitoli! Nella maggior parte dei paesi i film, tranne quelli per bambini e qualche colossal, vengono proiettati in lingua originale sottotitolata e non doppiati. Questo auspicabile adeguamento faciliterebbe moltissimo la diffusione di buone pellicole in quanto i costi sarebbero molto minori, si sentirebbero le vere voci degli attori (e quindi sempre le stesse per tutta la loro vita senza cambiarla quando cambia il doppiatore), il movimento delle labbra sarebbe sincronizzato con le voci, si potrebbe imparare qualche parola straniera o migliorare la propria pronuncia, stendendo un velo pietoso sul vantaggio di non dover subire alcuni pessimi doppiaggi.
Ritornerò sul tema.

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