Durante il mio svernamento 2007-2008 appresi nuovi metodi di organizzazione e conduzione delle camminate - almeno per me che avevo scarsissima esperienza con
associazioni escursionistiche - li apprezzai, li adattai un poco alle esigenze
degli allora EL - Escursionisti Lubrensi e ne ricavai il Decalogo FREE, tuttora
adottato da vari gruppi in tutta Italia. Infatti, qualche altro gruppo che frequenta i
Lattari l’ha aggiustato e “addolcito”, altri mi hanno chiesto di adottarlo
integralmente (certamente ricordo un gruppo ligure ed uno del centro Italia),
molti mi hanno scritto semplicemente per dirmi quanto lo apprezzassero e ne
condividessero i principi. Il concetto fondamentale è concisamente (eppure chiaramente)
illustrato nel V comandamento:
Durante le escursioni sei l’unico responsabile della tua sicurezza, non ci sono "guide" ufficiali anche se c'è sempre chi (forse) già conosce il percorso e comunque sei tu che decidi se seguirlo o meno. Considerato che chi ti precede non si volterà per vedere se sei in difficoltà, non perderlo mai di vista.
Alle Hawaii
ho camminato regolarmente con due gruppi ben consolidati e organizzati seppur
completamente diversi nella loro struttura sociale.
Prima della partenza avevo avuto uno scambio di email con l’HTMC (Hawaiian Trail and Mountain Club)
e il mio interlocutore mi aveva suggerito di mettermi in contattato anche con i Solemates, gruppo che sembra quasi una setta segreta in quanto è difficile da
trovare non avendo un sito, né una pagina, né recapiti ufficiali, né logo, né sede.
Solo se si riesce a conoscere qualche solemate si potrà conoscere ora e punto d’incontro
della prossima uscita e forse entrare nella mailing list … l’unica cosa reale
dei Solemates.
Il terzo giorno di permanenza sull’isola di Oahu cominciai quindi a frequentare questa associazione-non-associazione che regolarmente esce tutti i mercoledì (ricevo ancora i loro programmi). Prima di ogni escursione un responsabile-non-responsabile ricorda ai convenuti
al punto di incontro che camminano sotto la propria responsabilità, che i Solemates
non esistono, non c’è quota da pagare, non c’è presidente, non c’è alcuna
guida, e altri avvisi simili.
Conoscendo la “litigiosità legale” degli americani non solo
per sentito dire, ma anche per averci avuto a che fare già per parecchi anni
guidando walking tours, il fatto mi sbalordì non poco, ma ben presto mi resi
conto che il sistema funziona perfettamente. Questa presa di coscienza mi portò a
promuovere la conversione degli Escursionisti Lubrensi in FREE (Free Ramblers,
Escursionisti Epicurei), cosa che regolarmente avvenne l’anno successivo.
All'orario stabilito per la partenza, Tom M. (a volte - raramente - sostituito da John H.)
comunicava la destinazione, la distanza della possibile meta, le alternative
per percorsi più brevi e (più importante di tutto) il turn around time. Questa
è l’ora limite alla quale ognuno che non ha ancora raggiunto la sua meta,
dovunque si trovi, deve iniziare il percorso di ritorno. Questo tipo di organizzazione,
facilitato dal fatto che la maggior parte delle escursioni consistono in una
ascesa e successiva discesa lungo lo stesso itinerario, permette ad ognuno di
procedere al proprio passo, in compagnia di chi crede e percorrere solo la distanza
che vuole. I “veloci” e quelli che semplicemente hanno fretta arrivano
in cima, fanno una breve pausa pranzo e ridiscendono incrociando o superando, a
seconda se è prima o dopo il turn around time, quelli che camminano
più piano. Tutti ritornano felici e contenti per aver coperto al loro passo la
distanza che più gradiscono, per aver effettuato le soste che desideravano quando
volevano loro, per non aver dovuto aspettare nessuno, per aver trovato - probabilmente - le loro solemates. Ciò vale anche per escursioni più impegnative come quella lungo il crinale dei tre picchi di Olomana (fatta però con l'HTMC).
Chiudo questo primo post (nei prossimi parlerò dell’HTMC,
della sicurezza, dei sentieri hawaiiani e altro) spiegando il sottile gioco
di parole del nome di questo gruppo-non-gruppo. Per chi non lo sapesse, l’inglese non ha quasi regole in
merito alla corrispondenza fra ortografia e pronuncia. Sono numerosi i casi di
parole scritte in modo identico che si pronunciano diversamente assumendo
significati completamente differenti e parole che seppur scritte in modo
diverso hanno esattamente la stessa pronuncia. Questo è il caso di soul
(anima) e sole (suola, ma anche sogliola …) e quindi chi semplicemente ascolta "solemates"
intende “anima gemella”, “spirito affine”, “amico del cuore” e solo quando
leggerà il nome dell’associazione-non-associazione si renderà conto che si
tratta non di un gruppo di persone con affinità di ideali o sentimenti o
addirittura alla ricerca di anime gemelle, ma più prosaicamente di “compagni
di suola”, quella delle scarpe da trekking, e quindi di escursionisti ...
Nessun commento:
Posta un commento