martedì 1 ottobre 2019

Circuito dell’Isca, altro affascinante giro escursionistico

Non si tratta di niente di veramente nuovo, ma di una eccellente combinazione di sentieri rurali con un lungo tratto sterrato (3,5km) molto panoramico. Questo si sviluppa interamente lungo le pendici meridionali del territorio lubrense, iniziando dal promontorio del Cafariello, continuando sul’Alta Via dei Monti Lattari (CAI 300) da Iarito alla pineta del Monte di Monticchio (passando per Guardia, Cuparo e Scrivanessa) e lasciandola con la variante Spina (CAI 355). Il ritorno a Sant’Agata via Caprile, Calella e Canale, offre altri passaggi caratteristici e interessanti.
Il punto di partenza suggerito è Sant’Agata (facilmente raggiungibile anche con bus pubblici di linea); lo sviluppo complessivo è di 8km, con meno di 300m di dislivello. Ciò rende il Circuito dell’Isca (così battezzato per le viste sull'isolotto che fu di Eduardo de Filippo ma in effetti, geograficamente parlando, si gira attorno all'altura di S. Maria della Neve) una classica camminata di mezza giornata, adatta praticamente a qualunque escursionista in quanto a distanza e dislivello, ma non proprio a tutti per avere alcuni passaggi che richiedono passo sicuro, qualche tratto esposto e vegetazione talvolta invasiva ... ma qualche graffio viene presto dimenticato ammirando i panorami sull’Isca e i Tre Pizzi di Jeranto da est e sull’Isca, Vetara e Li Galli da ovest.
Entrando nel dettaglio, dal centro di Sant’Agata si scende verso la Pigna su stradina asfaltata e, al termine, si imbocca lo sterrato di via Cafariello che, in dolce discesa, conduce ad un belvedere naturale fra uliveti, qualche fico d’india e tantissime orchidee in primavera. Una relativamente ripida discesa, fra arbusti della macchia mediterranea, porta gli escursionisti ad un altro uliveto per poi entrare in un castagneto al limite del rivo Iarito. Tutta questa parte era inclusa nel circuito C5 del Progetto Tolomeo del 1991, percorso poi eliminato in occasione dell’aggiornamento del 2003 a causa delle cattive condizioni del sentiero del Cafariello. Nei pressi del suddetto corso d’acqua Iarito, che va a sfociare nel fiordo di Crapolla, ci si immette sull’Alta Via dei Monti Lattari che in questo tratto coincide con il sentiero comunale che conduce alla cappella di San Pietro e quindi a quella che una volta era una vera e propria marina di pescatori. 
Pochissimi metri dopo aver passato la panchina panoramica della Guardia, appena scesi i primi dei circa 700 scalini di pietra che portano in riva al mare, inizia il tratto più accidentato del circuito che però ha il vantaggio di essere più o meno in quota, pur includendo brevi ripide salite. 
Dopo aver superato due valloni (Cuparo e Scrivanessa) si giunge in vista della pineta del Monte di Monticchio e, prima di raggiungerla, si devia a destra lungo la vic. Monti (CAI 355) che dopo 600m giunge sulla rotabile via Spina
Si procede quindi fino a Caprile (unico attraversamento di strada principale) e quindi per Calella e Canale con la sua nota sorgente e i suoi caratteristici lavatoi (foto a sinistra), tutt’oggi in uso. Altri 500 comodi metri e si ritorna al punto di partenza!
Nel corso delle ultime settimane, insieme ai miei amici Camminanti, ho percorso varie volte ed in entrambe le direzioni questi sentieri provvedendo al tempo stesso a "disboscare" per quanto possibile, a segnare provvisoriamente il Cafariello (il cui tracciato, dopo l'incendio di qualche mese fa, non è di facile individuazione) e ad evidenziare bivio e prima parte del sentiero CAI 355 - Variante Spina.

Andando incontro alle stagioni più fredde, tutto il circuito dovrebbe rimanere praticabile ed evidente almeno per i prossimi 6 mesi ... approfittatene e, così facendo, contribuirete a mantenerlo battuto e pulito.

2 commenti:

  1. Salve, la variante Cafariello completa ed in meglio l'anello disegnato da G.V.. Gran bel percorso, fatto più volte, che include tratti diversi di terreno da battere. Un buon motivo per essere percorso...e noi Free Amalfi lo "rifaremo" presto...MatteoFREE & C.

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  2. Circuito bello e suggestivo, l'Isca domina la scena e si lascia ammirare da varie prospettive ed angolazioni... Percorso oggi con Giovis e gli amici del gruppo Camminate, esperienza resa ancora più appagante grazie alle condizioni meteo caratterizzate da visibilità e nitidezza superbe. Prestare attenzione in alcuni tratti (di fronte l'Isca e prima di raggiungere il sentiero 355) a causa della presenza di segnatura CAI a volte fuorviante.
    La camminata odierna ha anche evidenziato ancora una volta (coppia di escursionisti stranieri un pò disorientati, incontrati nei pressi di Guardia, provenienti dai Colli di San Pietro, ed accodatisi al ns gruppo per raggiungere Spina) che per queste attività non ci si può affidare esclusivamente al proprio smartphone e/o gps in quanto anche percorsi apparentemente poco insidiosi possono rivelarsi particolarmente ostici se non ci si è preliminarmente ed adeguatamente documentati e preparati.

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