Di
recente mi è capitato di parlare di questa classica ricetta napoletana,
purtroppo ormai quasi dimenticata, con varie persone e ho constatato che pochi ne avevano sentito parlare, molti l’hanno subito associata alla
carbonara con la quale ha in comune gli ingredienti base (pasta e uova), nessuno l'aveva mai provata.
Paprika Dolce e Cannella propone due foto: a sx con l'uovo appena "adagiato" e
a dx il piatto dopo aver mischiato (operazione da eseguire, secondo me, nella tiella)
Tanti
hanno storto il naso a causa del diffuso terrore per le uova (alcuni addirittura
sostengono che non se ne debba mangiare più di uno alla settimana) per non
parlare della repulsione nei confronti della nzogna (sugna, strutto). Fatto
il mio solito giro in rete ho letto cose “orripilanti”
a cominciare dalla traduzione di puveriello con "poveruomo", termine
per lo più usato in senso dispregiativo ... provate a dire pover’omm a qualcuno.
Dal
mio punto di vista, gli orrori continuano con il con la raccomandazione di
preparare le uova “ben cotte”, l’uso di olio extravergine (è di questi giorni
la notizia che molti venduti per tali non lo sono affatto, ma in questo caso il
problema è il sapore) o addirittura del burro (sacrilegio!!!), le ridicole
porzioni considerato che dovrebbe essere piatto unico (300g per 4 persone? ...
sì e no ci mangiano 2), “adagiare” l’uovo
sulla pasta precedentemente distribuita nei piatti (quindi si sarà già
incollata visto che pochi cucinano veramente al dente e oltretutto risulterà scondita) senza
parlare di varianti fantasiose a questo piatto povero per il quale sono
necessari solo 3 ingredienti (pasta, strutto e uova) con l’aggiunta facoltativa
di formaggio grattugiato (rigorosamente caciotta secca o pecorino,
assolutamente non parmigiano, grana o simili) e pepe o peperoncino a seconda
dei gusti.
Sembra che Amareilsapore esegua abbastanza bene ma usi più pepe che uova
Veniamo
alla semplice e rapida preparazione per la quale basta avere un minimo di dimestichezza
con i tempi di cottura e ovviamente una caccavella
(pentola) capiente ed una tiella
(padella) adatta alla quantità di pasta. Infatti, al contrario di quanto
suggeriscono quasi tutti (mettere l’uovo fritto sopra la pasta) si dovrà fare l’esatto
contrario cioè mettere la pasta sulle uova e mischiare il tutto nella tiella. Faccio un paragone culinario:
secondo voi una pasta e fagioli come
si deve, a prescindere dalla scelta degli ingredienti accessori (cipolla,
pomodoro, aglio, sedano), sarà più saporita cuocendo la pasta insieme ai
fagioli (dopo averli cotti ...) nella
loro acqua o aggiungendo i fagioli sopra alla pasta? Nel secondo caso sarebbe
più opportuno chiamarla “pasta con fagioli” e nell'esempio precedente “vermicelli con uovo fritto”.
Chiudo con i problemi di questo squisito piatto che non sono, come molti staranno pensando, colesterolo e calorie bensì la difficoltà di procurarsi uno strutto di qualità e delle uova veramente "paesane". Una qualunque carbonara è certamente più calorica e il numero di uova utilizzate sarà simile, piatti con panna e speso tanto formaggio hanno certamente più calorie e più colesterolo, per non parlare della quantità (e spesso scarsa qualità) dei grassi contenuti nei dolci, merendine, biscotti e barrette e per finire pensate alla differenza fra un uovo fresco e quelli in polvere che senza rendervene conto mangiate in quantità ...
Una volta ogni tanto un bel piatto di spaghetti alla puveriello non può fare che bene! ... accompagnato da un buon bicchiere di vino.
....mi piace molto la descrizione di e come si prepara....accetto invito per una degustazione di questa "povera specialita"...cotta ad hoc...potrei "collaborare" con un buon rosso fatto in casa...ciao MatteoFREE....
RispondiEliminammmmmmm boni i spaghetti alla puveriello
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