giovedì 11 febbraio 2021

micro-recensioni 36-40: buon cinema inglese degli anni ‘40

Sono partito da 3 film degli Archers (Michael Powell, Emeric Pressburger), ne ho aggiunto uno precedente del solo Powell e ho concluso con un noir di fine decennio con un’ottima coppia di attori. Specialmente i primi quattro si basano su sceneggiature molto particolari, 3 strettamente collegate alla guerra, pur non essendo certo film puramente bellici. Non sapendo come ordinare questa cinquina (essendo tutti film sostanzialmente buoni ed originali), comincio con i due di ambientazione esotica e continuo con gli altri in ordine cronologico.

 

49th Parallel (Michael Powell, UK, 1941)

Questo è il più “bellico” del gruppo, ma la trama è veramente diversa dalle solite e tutti gli esterni furono girati nel nord del Canada dove è ambientata la singolare storia. Un manipolo di tedeschi sbarcati da un sottomarino in cerca di cibo, restano isolati e tentano in vari modi di interagire con le ridottissime comunità locali. Molto didascalico, con vari discorsi politico – filosofici – morali, mostra indubbiamente la sua finalità di propaganda con i tedeschi nazisti cattivi, mentre i loro connazionali emigrati in Canada vivono in comunità pacifiche guidati da nobili ideali. Scontato il procedere generale, ma non per i modi e gli avvenimenti, si conclude con un originale e geniale finale a sorpresa.  In piena guerra, vinse l’Oscar per il soggetto (di Pressburger) e ottenne due Nomination: miglior film e sceneggiatura.

Black Narcissus (Michael Powell, Emeric Pressburger, UK, 1947)

Altra ambientazione molto particolare … in India. Uno sparuto gruppo di suore (con caratteri molto diversi e grandi contrasti) viene mandato ad occupare un palazzo abbandonato fra le montagne dell’Himalaya, per impiantare un piccolo convento e un ospedale. Si sottolineano i contrasti fra le religiose, l’ufficiale inglese responsabile dell’area ed il generale suo referente indiano. Varie le star in campo femminile, fra le quali spiccano Deborah Kerr e Jean SimmonsVinse 2 Oscar, per la fotografia a colori e per la scenografia (pur essendo stato girato completamente nei famosi studios inglesi di Pinewood.

  

A Canterbury Tale (Michael Powell, Emeric Pressburger, UK, 1944)

Un paio di soldati americani in licenza restano coinvolti in un’indagine in merito ad un misterioso “patriota moralista” che versa colla nei capelli delle ragazze locali. Singolari sia i personaggi che indagano, per motivi vari, che i locali e ancor di più il maggior sospettato con il quale incrociano le loro strade più di una volta. Come molti dei film di questa strana coppia (The Archers) si combinano commedia romantica e grottesca, nonché messaggi morali e patriottici.

A Matter of Life and Death (Michael Powell, Emeric Pressburger, UK, 1946)

Anche questo si sviluppa a margine della guerra, ma è in effetti un mistery – fantasy. Il protagonista è un pilota inglese (David Niven) abbattuto in azione che stranamente non giunge nell’aldilà dove era tuttavia previsto il suo arrivo. Fra angeli custodi francesi, un tribunale paradisiaco, interazioni fra vivi e morti, la storia va avanti anche con l’intervento di uno psichiatra. Ottimi i rating (IMDb 8,1 e RT 97%) e un cult per gli inglesi, in Italia venne distribuito con titolo Scala al paradiso.

The Clouded Yellow (Ralph Thomas, UK, 1950)

Jean Simmons e Trevor Howard sono i protagonisti di una singolare fuga per evitare che la prima sia incastrata con l’accusa di un delitto che non ha commesso. Sulle loro tracce si muovono non solo poliziotti ma anche agenti dei servizi segreti, ex colleghi di lui. Film ben sviluppato, rapido, con tanta analisi psicologica e psichiatrica dei personaggi principali. Niente di eccezionale, ma senz’altro superiore alla media.

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