Nel precedente post elogiavo il linguaggio delle commedie classiche messicane per essere fonte inesauribile di proverbi, modi di dire, divertenti soprannomi e parole tipiche sconosciute anche alla maggior parte degli spagnoli. Ne propongo alcuni che, anche se si ritrovano in modo più o meno simile in altri idiomi, comprendono dei vocaboli esclusivamente messicani.
Guajolote que se sale del corral, termina en mole (tacchino che esce dal recinto, finisce cotto in mole)
Guajolote = tacchino, in spagnolo è pavo, e i mole sono vari tipi di salse dense (mole poblano, verde, negro, amarillo, …) che usano come base anche una ventina di ingredienti macinati insieme, fra i quali vari tipi di peperoncini, cacao, cannella, mais; si usa lo stesso nome sia per il crudo (consistenza di farina o pasta) e i piatti cucinati, di solito di carne.
Due modi di dire riferiti all’esagerazione
Echarle mucha crema a sus tacos (mettere molta crema sui propri tacos = esagerare nelle lodi)
Assumendo che tutti conoscano i tacos, sappiate
che vengono serviti con crema (panna, tendente all’acido, niente
di dolce …)
Contigo la milpa es rancho y el atole champurrado (Per te l’orto è un rancho e atole è champurrado)
Detto breve, ma con ben 3 vocaboli da chiarire: atole bevanda tipica servita calda, a base di farina di maiz nixtamal, immancabile e in qualunque fiesta e nei mercati, servita dalla olla (tipici reciienti di terracotta). Il champurrado è la sua versione ricca, con cacao. Milpa = piccolo campo coltivato, di solito a mais.
Un paio relativi agli onnipresenti fagioli, che quasi esclusivamente in Messico e America centrale si chiamano frijoles ... in Spagna sono per lo più judías o alubias.
Ves que el niño es pedorro y le das frijoles (vedi che il bambino è scorreggione e gli dai fagioli = come peggiorare la situazione)
Buscarse los frijoles (guadagnarsi da vivere)
Praticamente identico al nostro abbuscarse ‘o ppane (o ‘a pagnotta), essendo i fagioli alimenti di base nella dieta messicana.
Una coppia per il pinole, molto simile al gofio canario, è farina di mais tostato arricchito con zucchero di canna e spezie.
El que tiene más saliva, traga más pinole (chi tiene più saliva, ingoia più pinole)
Essendo macinato finemente, per mandarlo giù si necessita di molta
saliva. Si usa per indicare chi sa proporsi, per effettiva esperienza o per tante parole.
No se puede chiflar y comer pinole al mismo tiempo (non si può fischiare e mangiar pinole allo stesso tempo)
Conoscendone la consistenza, è chiaro che fischiando se ne sputerebbe gran parte.
A acocote nuevo, tlachiquero viejo (letteralmente intraducibile, ma il senso è: per l’attrezzo nuovo, artigiano esperto)
Simile ai recipienti fatti di vegetali
secchi, l’acocote è una lunga zucca bucata alle estremità e viene
utilizzata per succhiare dal centro dei maguey (agave) il tlachique
(o aguamiel), liquido più dolce dello zucchero, contenente oltre 50% di
fruttosio utilizzato in pasticceria, cocktail e, soprattutto, per produrre il pulque,
bevanda alcolica simile a mezcal e tequila ma di
qualità inferiore.
Para todo mal, mezcal; para todo bien, también (se va tutto male, mezcal; se va tutto bene, anche)
Restando in tema di bevande alcoliche derivate dalle agavi.
Anche il seguente, come la maggior parte dei proverbi e modi dire, è assolutamente azzeccato e veritiero; non per niente si dice "proverbi, saggezza dei popoli".
Al nopal sólo se le arriman cuando tiene tunas (si avvicinano al fico d’india solo quando ha frutti, quindi per puro interesse)
Nopal ha origine preispanica, in spagnolo è higuera (de la India) chumbera; tunas sono i suoi frutti, niente a che vedere con i pesci.
Nessun commento:
Posta un commento