La
Orotava (23 dicembre) e La Laguna (24 dicembre)
Sono salito a La
Orotava, una volta città più importante dell’area, che dà in nome a tutta
l’enorme valle e una volta anche a Puerto
de la Cruz il cui nome originale, prima della costituzione in comune
autonomo, era appunto Puerto de
Orotava. Non da ultimo, mentre i vari versanti della caldera del Teide
sono ripartiti in più comuni, Las Cañadas
ricadono interamente nel suo territorio e quindi, di diritto, ospita la
sede del Parque Nacional.
Come vedrete scorrendo le foto di questo album, La Orotava conserva numerosi palazzi
d’epoca, dallo stile coloniale al liberty, chiese di un certo pregio, giardini
molto ben curati e, in questo periodo, numerosi presepi.
Devo dire che in merito a questi ultimi sono rimasto
un po’ deluso essendo nettamente inferiori a quelli esposti a Puerto de a Cruz, dei quali ho già
detto in un precedente post. Tuttavia ho trovato delle scene molto ben
rappresentate ed in particolare quella dei passatempi.
Ci sono un sacco di giocattoli in miniatura, dal trenino di legno al cavallo a dondolo e bambini che giocano con lo strummolo (trottola), il cerchio (di ferro) e alla cavallina. Queste azioni dinamiche sono molto ben descritte, ma i pastori sono veramente orrendi, per non dire osceni. Qualche spunto originale era presente anche nel grande presepe a grandezza naturale allestito nel Plaza del Ayuntamiento.
Ci sono un sacco di giocattoli in miniatura, dal trenino di legno al cavallo a dondolo e bambini che giocano con lo strummolo (trottola), il cerchio (di ferro) e alla cavallina. Queste azioni dinamiche sono molto ben descritte, ma i pastori sono veramente orrendi, per non dire osceni. Qualche spunto originale era presente anche nel grande presepe a grandezza naturale allestito nel Plaza del Ayuntamiento.
Il nome completo ed ufficiale è San Cristóbal de La Laguna (città fondata
nel 1496, capitale di Tenerife da allora fino al 1723), ma tutti la
chiamano semplicemente La Laguna.
Per lo più pianeggiante, il centro storico è
attraversato da ampie strade quasi tutte pedonalizzate ed è ricco, come
qualunque altra cittadina coloniale dell’epoca della Conquista, di edifici
nobiliari con delle belle corti interne a giardino, balconi in legno coperti, chiese e conventi. Al
margine nordorientale del centro si trova il Mercado Municipal, ieri più affollato del solito sia in quanto giorno
semifestivo sia perché in tanti dovevano approvvigionarsi per i vari pranzi e
cene.
Foto del centro e del mercato
Foto del centro e del mercato
Anche qui a Tenerife la tradizione prevede la
cena della vigilia di Natale (Nochebuena) per lo più a base di pesce, crostacei
e molluschi (a tal proposito guardate le foto della mia cena a Casa Tata, con la famiglia).
Dalle foto dei banchi del mercato vedrete che molto
del pesce era già stato venduto mentre evidentemente non c’era stata una corda
al baccalà e verdure. Notate la grande varietà di tipi di patate che qui hanno
un ruolo basilare nell’alimentazione (arrugadas,
fritte o bollite comunque sono a tavola), in quasi qualunque banco di frutta e
verdura occupano uno spazio notevole.
Della cena della vigilia alle quale sono stato invitato ho particolarmente apprezzato le navajas a la plancha con mojo verde
... una delizia. Sono dello stesso
genere (Ensis) dei nostri cannolicchi, ma un po’ più grandi e pieni. Foto a sinistra
Anche le gulas con gambas erano notevoli. Attenti a non confondere le gulas con le angulas ... le prime sono un succedaneo delle seconde e furono inventate a causa dei prezzi proibitivi (fino a quasi 1.000 Eur/kg) delle angulas che sarebbero gli avannotti di anguilla. Sono fatte di pasta di pesce, assolutamente salutare. Foto a destra
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