venerdì 4 dicembre 2015

A passeggio nel semi-deserto de las cañadas del Teide

L’area nordorientale della caldera, racchiusa fra El Portillo, Fortaleza e Montaña Blanca già mi affascinò l’anno scorso quando ne attraversai la parte più settentrionale. Avevo quindi in programma una nuova camminata per percorrere altri sentieri e aspettavo una giornata “promettente”. Qui a Tenerife, come nella maggior parte delle isole in mezzo all’oceano, il tempo cambia rapidamente e il fatto di avere una cima di oltre 3.700 metri che “aggancia” grossi nuvoloni contribuisce all’imprevedibilità. Pochi giorni fa, dopo la pioggia della notte, fu nuvoloso fino alle 10 e poi improvvisamente il cielo diventò azzurro e così rimase fino a sera. Altre volte pur essendoci nuvole basse fino a 500m di quota spesso oltre i 1.500m è splendido ... ma è difficile prevederlo. Come in un aereo, si sta al sole ma in basso non si vede altro che nubi. In conclusione ci vuole un po’ di fortuna. 
  
Ieri cielo limpido fino a metà giornata, poi nuvole ... come si vede anche dalle altre foto, caricate in ordine cronologico, dopo le prime 4 introduttive.
Mia prima destinazione è stata Fortaleza, residuo del margine della caldera che si eleva da un mare di sabbia. Dirigendosi poi verso sud si comincia a camminare per lo più su pomici e dopo qualche chilometro, salendo di quota, i pochi cespugli diventano sempre più radi e sembra di essere in un deserto. Il paesaggio, pur rimanendo simile, cambia di continuo per la qualità di lapilli, ceneri e pomici e per la loro dimensione. Parecchi scorci fornirebbero uno scenario perfetto per film western classici.

Camminare in questi luoghi è senz’altro affascinante a prescindere dal tempo, ma certamente i toni dal giallo, all’ocra e al rossiccio, che spesso contrastano con lo sfondo delle lave più recenti completamente nere, sono estremamente più godibili in una giornata luminosa, non dimenticando anche un’altra conseguenza del soleggiamento: la temperatura. Come è noto, in alta quota si sta bene pure in maglietta finché c’è sole, ma nel momento in cui scompare dietro una nuvola, anche per poco, la temperatura cala di colpo.
Nel corso dell’escursione ho avuto modo di notare l’esistenza di altri sentieri (assolutamente tralasciati da guida Rother e un’altra  cartina in mio possesso) e, verificatane l’effettiva percorribilità con il personale del Parco, ho già progettato una nuova escursione circolare che spero di portare a compimento scaldato da un bel sole, dall’inizio alla fine.
Inizierò ripercorrendo in senso inverso la parte finale di ieri (con le nuvole) e ritornerò a El Portillo attraversando altra area semidesertica a est della strada dopo essere salito in cima a Montaña Rajada (a vederla mi sembra interessante) e passando per Las Minas de San José (anche questa aveva già attirato la mia attenzione in passato).
Tutti questi sentieri sono per lo più facili, ma non bisogna sottostimarli in quanto apprezzando la zona nella sua globalità, ai piedi del Teide che da essa si eleva per circa 1.500m, si ha l’idea che sia quasi pianeggiante. A parte in fatto che non lo è, si devono considerare tanti saliscendi e bisogna tener ben presente che camminare su sabbia o pomici non è la stessa cosa che camminare su fondo duro.

Spero di parlarvi, a breve, di Montaña Rajada e Minas de San José.

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