giovedì 2 luglio 2015

Escursionismo: tracce GPS su wikiloc

Navigando in wikiloc ho scorso un certo numero di tracce gps, di buona parte delle quali conosco o posso dedurre l’attività dell’autore, e ho osservato che quelle pubblicate da trail runners sono per lo più precise, mentre un’alta percentuale di quelle caricate da escursionisti sono evidentemente errate.
Se ne deduce che chi organizza una gara o prevede di parteciparvi voglia, giustamente, conoscere con la maggior precisione possibile distanze, dislivelli e pendenze, e che quindi la maggior parte di loro perlustrino il percorso con il gps e successivamente correggano gli errori. Non penso che sia una semplice questione di qualità dello strumento, ma del successivo trattamento dei dati.
Teoricamente gli escursionisti dovrebbero avere gli stessi interessi eppure risulta che sono molto più “pigri” e quindi caricano traccia e altimetria così com'è anche se sono sicuro che molti di essi (fra i quali guide, esperti e camminatori abituali) si renderebbero conto che alcuni dati sono numeri al lotto se solo si soffermassero ad eseguire qualche semplice calcolo (addizioni e sottrazioni) e consultassero qualche carta. 
Un primo elemento indicativo è l’eventuale discrepanza fra salite e discese nei circuiti in quanto, tornando al punto di partenza, si devono pareggiare. Dubito che anche il miglior gps dopo 10 o 15km rilevi tale eguaglianza, da cui consegue che se i valori assoluti sono identici essi sono stati (giustamente) corretti. Al contrario, anche pochi metri di differenza, evidenziano una certa superficialità nella pubblicazione.
Al di là delle tracce che non si sovrappongono a strade e sentieri (facile confrontare in quanto spesso visibili dal satellite), il problema principale sono i “salti”, sia in pianta (la traccia si interseca e talvolta si aggroviglia su stessa), sia in altitudine (evidenti picchi positivi o negativi sul profilo, neanche lontanamente plausibili).  
Qui di seguito propongo vari esempi illustrati da alcune immagini.
guardate la traccia della parte  finale (accesso al Molare). Si interseca più volte, va in aree impraticabili e suggerisce l’ascesa al picco (1.443 o 1.444 e non 1.429) scalando la parete dopo un gran salto nel vuoto verso sud.
circuito (anche se non è caricato come tale) con dislivelli che si pareggiano (1.185) quindi potenzialmente giusti. Tuttavia il “salto”  nei pressi di Grotta Biscotto (parte finale) arriva anche a quota 707m ma il belvedere poco prima della fine della strada, punto massimo in quel tratto, non arriva neanche a 640m mentre il tornante della strada in cima alla falesia, molto più in alto, si trova a 722m. Quindi sicuramente ci sono almeno questa settantina di metri in più nei dislivelli totali, ma probabilmente non sono i soli. Infatti a chi conosce questo percorso i 1130m di dislivello appaiono assolutamente esagerati.
al km 3,6 la traccia si interseca e sul profilo si nota un picco (chiaramente inesistente). Facendo scorrere il mouse sul profilo, si leggono distanze e quote che evidenzierebbero che in circa 100m lineari (da 3,5 a 3,6km) si sale da quota 896 a 1.066 per poi tornare a 894 dopo altri 100m. In quei 200m (vallone a ovest della frana) non ci sono grandi dislivelli e quindi chiunque abbia un minimo di buon senso (che non equivale a dire la totalità degli escursionisti) capisce che è un errore derivante dal gps che, in particolare ai piedi di alte falesie o in strette forre, fornisce dati altimetrici ancor più sballati del solito.
In questo screenshot si nota la traccia che si interseca e il picco al km 3,6.

l’effettiva quota minima (corrispondente a quella di partenza) è di circa 205m e quella massima di 670m con l’arrivo un paio di metri più in basso. Chiunque conosca quel percorso potrà garantire che dalla curva di Corvo alla strada principale di S. Maria del Castello si sale costantemente è non c’è un metro di discesa. Di conseguenza ci si dovrebbe aspettare 465m di dislivello accumulato in salita e 2 o 3 in discesa. Il profilo mostra numerosi marcati saliscendi che in realtà non esistono assolutamente e per questo nella scheda risultano 584m di salita e 318m in discesa. Perdipiù, ciò significherebbe che il guadagno netto di quota dovrebbe essere di soli 266m … e gli altri 200? 

Poi ho trovato tre percorsi praticamente identici (Tre Calli), ma con dati abbastanza diversi:
traccia1: d=6,32km  disl.=344m  qmax 1.185m  qmin 875m
traccia2: d=5,55km  disl.=421m  qmax 1.096m  qmin 783m (convertite)
traccia3: d=6,16km  disl.=653m  qmax 1.122m  qmin 811m (-200m strada)
Le carte tecniche regionali quotano Monte Tre Calli 1.122,1m e Monte Calabrice 1.140,7, quindi la prima quota massima è senz’altro eccessiva, la seconda potrebbe essere giusta in quanto non tutti passano per il punto più alto del Tre Calli, la terza potrebbe essere giusta. La curva del crocifisso (inizio sentiero) si trova a 830m ma la strada di Paipo scende fino a 815m (quota minima cartografica). Di conseguenza il dato della prima traccia è di nuovo 60m più in alto, quello della seconda troppo basso e quello della terza di nuovo abbastanza preciso. Tuttavia, la terza traccia presenta un dislivello assolutamente esagerato, con oltre 600m di salita accumulata ed identica discesa. Fra tanti numeri posso aver senz'altro sbagliato qualche calcolo ma tre tracce di percorsi tanto simili non possono avere valori tanto diversi. Sicuramente molti di quei dati sono errati. 
La domanda è la seguente: 
visto che chi pubblica questo tipo di dati certamente lo fa con buoni propositi informativi, senza secondi fini e non certo per sviare gli utenti, perché non perdere un po’ di tempo a correggere gli errori più marchiani? 
Per conoscenza diretta posso affermare che molti degli autori ne sarebbero assolutamente capaci. 
Proprio per la necessità di dover controllare tutti i dati per poi correggerne buona parte mi sono sempre rifiutato di pubblicare tracce.

3 commenti:

  1. Ciao G, vedo che insisti con le tracce pubblicate...e fai bene. Io personalmente già ti ho detto che questa da me usata è "la copia" dello stesso percorso così come appare su Open Cycle Map. Wikiloc dà la possibilità di "disegnare un percorso", e questo ho fatto usando una traccia depositata su O.C.M. La mia pubblicazione serviva a far capire a chi mi ha chiesto che via si andava a fare, per arrivare a S.M. del Castello...Tutti sono venuti lo stesso alla "Voglioproprioverèchiven...prima edizione"...Da nessuna parte risulta detto che quella traccia, sia una traccia precisa o meno, del tracciato in questione...Ti ho risposto perchè hai messo: "Per conoscenza diretta posso affermare che molti degli autori ne sarebbero assolutamente capaci."....fammi sapere come si fà a modificare una traccia "disegnata su una traccia esistente"...e vuol dire che la prossima volta lo farò. Le tracce gps già le modifico con Base Camp..controllandole anche sulle tue carte....ti saluto Matt Almond

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  2. Non è il caso di Mr Almond, che sa cosa va a leggere ed è pronto a limare il risultato, ma ci sono tutta una serie di personaggi per il quale "pubblicare subito" è meglio di "pubblicare bene". Pur di avere i personalissimi 15 minuti di fama telematica (in realtà poco più di 30 secondi) sono disposti a pubblicare dati errati. D'altro canto per il trailer pubblicare la traccia non è questione di fama ma di professionalità o passione.
    A.Milano

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  3. Personalmente porto sempre il gps con me durante le mie escursioni, spesso mi é servito per individuare escursionisti in difficoltá, a volte lo utilizzo per far vedere ai miei clienti la distanza effettiva percorsa. Altre volte lo utilizzo per memorizzare punti di interesse e memorizzare nuovi percorsi ma se mai dovessi pubblicare le tracce per renderle fruibili ad altri di sicuro le verificherei e modificherei per renderle il più attendibili possibile.
    Come piú volte è stato scritto su questo blog il gps è uno strumento utile ma non indispensabile, la mappa, ovviamente di buona qualitá, resta lo strumento più attendibile per spostarsi tra la nautura.
    Ultimamente ho avuto di collaborare per una compagnia di viaggi per sviluppare un tour "self guided" al quale ho dovuto descrivere passo passo i percorsi, a mio avviso chi sceglie di fare un tour da solo senza una guida locale dovrebbe essere in grado di "leggere una mappa" e con il solo ausilio di questa ( al massimo bussuola e altimetro) camminare.
    Un saluto a tutti
    Luigi Esposito

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