Vi propongo un
altro stralcio della carta borbonica della quale ho già discettato numerose
volte soffermandomi sia sulla viabilità che sulla toponomastica lasciando ad altri, più esperti di me nella materia, gli approfondimenti
storici e linguistici.
Non penso siano
molto significative le minime variazioni come Arbore per Alberi e Traliva per Trarivi, e quindi porto subito la vostra attenzione su La
Rova toponimo che per assonanza, ma ancor più per ubicazione, si riferisce senza
ombra di dubbio ad Arola. In questa
forma non l’ho mai trovato in nessuna altra carta, né in alcun altro testo … ai
dotti l’interpretazione.
Ed ecco una breve
serie di note in merito a quanto si legge in questa piccola porzione del Foglio
15 della carta dei Dintorni di Napoli redatta dagli Ufficiali Topografi
borbonici nel 1819:
* (Monte di) Scutolo a conferma che questo è il
toponimo giusto e non Scutari che di tanto in tanto (erroneamente)
appare.
* M.te
de' Camaldoli di Vico - il complesso religioso è perfettamente rappresentato
essendo chiaramente distinguibili sia gli edifici principali che le celle separate
e ben allineate. C’è da notare che l’unico collegamento riportato in carta è
quello con Alberi non essendoci
traccia di alcun sentiero in direzione di Arola.
* Gli accessi
principali (strade indicate con doppio tratto) per Arola risultano
essere via Fornacelle o via vallone Lavinola
verso Trinità, ma non secondo il
percorso dell’attuale via Casanucillo
(leggi nota conclusiva).
* Manca il sentiero, che pure doveva esistere,
verso Preazzano.
* Al limite
orientale di questo stralcio si nota il sentiero che da Preazzano conduce a Monte
Comune passando per il Casino al Monte Comune (riportato su
carte moderne con il nome Casa Stivenzi).
Anche se la cima resta fuori sappiate che questo è l’unico accesso
rappresentato in carta e che termina nei pressi di un edificio al cui lato si
legge il toponimo Palescandelo, uno dei tanti antroponimi della penisola.
* Infine c’è il percorso di via Veterina
verso il cancelluzzo sulla sella
di Arola, una volta punto di passaggio obbligato per raggiungere la costa
amalfitana, ma il tratto si interrompe prima di giungere al punto di valico.
Chiudo ritornando
sul collegamento fra Arola e il Piano di
Sorrento, via Trinità, al quale
ho già accennato e all’uopo ho elaborato un semplice confronto visivo
fra la situazione attuale e i percorsi descritti sulla carta del 1819.
Salta subito all'occhio la precisione del disegno specialmente se teniamo conto che stiamo
raffrontando una carta al 25.000 di due secoli fa con una moderna
aerofotogrammetria al 5.000. Nell'immagine qui sotto ho evidenziato in verde
parte di quanto appare nell'antica carta ed in particolare con linea continua le strade a doppio tratto (collegamenti principali) e con pallini alcuni sentieri
significativi come quelli di Tuoro e
Veterina (singolo tratto sottile).
In magenta ho
invece indicato il lungo tratto di via
Casanucillo che si distacca dall'antico itinerario passando molto più a
monte.
Infine, con tratteggiato verde, ho rappresentato la parte del vecchio
percorso che non compare assolutamente nella moderna cartografia, fra
l’attraversamento del rivolo e il tornante più a valle della moderna rotabile
dove è stato costruito un muro. Come si può notare il sentiero era assolutamente lineare e correva parallelo alla forra, a sud della
stessa.
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