Dopo la Porra antequerana e il Menudo de choco, ecco la terza ricetta spagnola che vi avevo preannunciato: il BIENMESABE, classico dolce delle isole Canarie, la cui tipicità viene contesa fra La Palma e Gran Canaria.
Come per qualunque altro piatto tradizionale, ogni famiglia ha la propria versione e le varianti (minime) fra le varie ricette e proporzioni degli ingredienti sono innumerevoli.
Il Bienmesabe che ho provato io a Tenerife era stato preparato con il miele.
INGREDIENTI:
500g di mandorle tritate, 500g
di zucchero (o di miele), ½ litro di acqua, 8 tuorli d’uovo, la scorza di un
limone (tagliata sottile o grattata), un bastoncino di cannella.
PROCEDIMENTO:
Preparare
un giulebbe scaldando l’acqua e poi aggiungendo zucchero (o miele), limone e
cannella. Quando
inizia a filare togliere cannella e limone e aggiungere le mandorle.
A
questo punto ci sono vari modi di procedere. Si può:
-
togliere dal fuoco, far raffreddare, aggiungere i tuorli battuti girando di
continuo e infine rimettere sul fuoco (basso) finché non bolla un poco.
- far
cuocere 20 minuti e poi far raffreddare. Quindi aggiungere i tuorli uno alla
volta mescolando di continuo. Rimettere al fuoco per 5 minuti.
-
lasciare sul fuoco e quando assume un tono leggermente dorato aggiungere
lentamente i tuorli senza smettere di girare fino ad amalgamarli.
Ritirato dal fuoco il Bienmesabe va messo in vassoi, piatti o coppette e mangiato freddo. Alcuni lo tengono in frigo fino al
momento di servirlo.
PS - qualche giorno fa ho sperimentato la Porra antequerana e il Menudo de choco e i commensali hanno molto gradito. Nonostante la diffidenza iniziale hanno dovuto convenire che il connubio era assolutamente bilanciato, delicato e gradevole.
devo ammettere che inizialmente, nel vedere gli ingredienti delle ricette, ero scettica sulla buona riuscita dei piatti, ma lo chef Giovis ci ha deliziati con la Porra ed il Menudo, molto delicati nonostante fossero piatti ricchi. Lucia
RispondiEliminaAndrea dice: "sapevano di poco" :)
Purtroppo il Menudo non era abbastanza e le tre porzioni ingollate più la “lucidatura a specchio” del suo piatto non sono state sufficienti ad Andrea per coglierne il “sapore”. :-)
RispondiElimina