domenica 19 dicembre 2021

Micro-recensioni 366-370: neo-noir scarsi e quasi-noir di qualità

I neo-noir (del 1978 e 1983) contano su protagonisti di un certo livello Robert Mitchum e James Caan che interpretano malviventi stanchi della loro vita rischiosa e desiderosi di chiudere la loro carriera; dei 3 del periodo classico ('42' 47 e '50) uno è al limite del fantasy horror poi diventato cult, tanto da meritate sequel e remake, segue un film di Carol Reed ambientato in Irlanda nel quale si possono intravedere idee per il successivo ottimo The Third Man (1949) ed il terzo è una co-produzione UK/USA ambientata a Londra affidata alla solida direzione di Jules Dassin. Notate la “fantasia” dei titoli italiani, in pratica solo uno è traduzione dell’originale.

 
Odd Man Out (Carol Reed, 1947, UK) tit. it. Fuggiasco

Notevole interpretazione di James Mason, attore spesso sottovalutato, nei panni di un capo nazionalista irlandese in fuga. Ottima la sceneggiatura che, dopo un breve preambolo, descrive le peripezie del protagonista ferito (ben noto in città) che si imbatte in una serie di personaggi particolari; quasi tutti lo vorrebbero aiutare (o comunque non hanno intenzione di denunciarlo) ma non essendo attivisti temono le conseguenze. Passa da un nascondiglio all’altro, da una casa a un bar e ad uno studio di un pittore, trascinandosi a piedi o in veicoli di fortuna, sotto pioggia e nevischio. Specialmente le riprese notturne in esterno con lunghe ombre che si agitano sui muri ricordano quelle che poi perfezionerà in The Third Man (1949). Il cast comprende anche tanti ottimi caratteristi; Nomination Oscar per il montaggio, BAFTA come miglior film inglese dell’anno.

Night and the City (Jules Dassin, 1950, UK/USA) tit. it. Nella città la notte scotta

Jules Dassin, americano di origini russo-ebree, si è sempre diviso fra USA ed Europa, dopo aver studiato recitazione in svariati paesi europei, lavorò a New York come attore poi regista a Hollywood cominciando come assistente di Hitchcock. Si fece apprezzare per Brute Force (1947) e The Naked City (1948) e poi, subito dopo aver girato questo film, fu accusato di essere comunista e tornò in Francia dove diresse il noto: Du rififi chez les hommes (1955, 8.1 e 92%, premiato a Cannes). Qui un bravo Richard Widmark interpreta un intrallazzatore, truffatore di basso rango ma con grandi idee. Per un caso fortuito entra nel giro degli incontri di wrestling di alto livello ma, ovviamente, non tutto andrà come da programma. Ambientato e girato a Londra, conta su star americane (c’è anche Gene Tierney) ed un nutrito gruppo di buoni caratteristi inglesi fra i quali si distingue Francis L. Sullivan.

  
Cat People (Jacques Tourneur, 1942, USA) tit. it. Il figlio della notte

Jacques Tourneur è un altro regista poco noto ma che ha diretto film notevoli, in generi molto diversi. Parigino, figlio d’arte, immigrò a Hollywood con il padre regista, fu attore e diresse corti, poi vari film ma con questo Cat People raggiunse la notorietà. Il suo miglior film fu senza dubbio il noir Out of the Past (1947, con Robert Mitchum), ma subito dopo iniziò la sua fase discendente (pare per alcoolismo) e fu relegato a dirigere B-Movies con budget molto risicati, che tuttavia riusciva a concludere in modo molto migliore della media.

The Friends of Eddie Coyle (Peter Yates, 1973, USA) tit. it. Gli amici di Eddie Coyle

Questo neo-noir, come l’altro, nonostante i buoni rating e l’interpretazione di Robert Mitchum è ben altra cosa rispetto ai classici. Il colore non aiuta, così come la modernità della storia e la tecnologia. Il protagonista vorrebbe concludere bene la carriera ma si trova fra doppiogiochisti, informatori e concorrenti. Storia lenta e abbastanza prevedibile, che vede come co-protagonisti Peter Boyle e Richard Jordan.

Thief (Michael Mann, 1981, USA) tit. it. Strade violente

Il più deludente del gruppo, inutilmente stiracchiato (specialmente le poco interessanti sequenze degli scassi) e con un finale che lascia molto perplessi. James Caan è un criminale indipendente, artista dello scasso di casseforti, che ad un certo punto si trova incastrato da una gang ben organizzata di ricettatori e, come se non bastasse, anche dei poliziotti corrotti vorrebbero la loro parte. La storia romantica appare estremamente poco plausibile ed il contorno ancor di meno. Evitabile.

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