domenica 25 agosto 2019

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

In merito all’articolo a firma Lello Staiano apparso ieri su Agorà (riportato in calce) ci sarebbe tanto da commentare e contestare, ma mi limiterò ai punti salienti. Molto altro aggiungerò nel corso dell'incontro sul tema dei Cammini massesi, previsto per la seconda settimana di settembre.

In quanto all’incidente del turista francese, sembra che ancora non ci sia alcuna certezza su come sia arrivato lì, né su come o perché sia precipitato, eppure in tanti hanno scritto senza conoscere la zona, fornendo notizie “certe” assolutamente contrastanti fra loro e molti hanno pontificato senza aver mai messo piede su un sentiero di montagna o costiero che sia. Di qui la solita storia della messa in sicurezza, proposte di passamano e parapetti (che se non manutenuti a dovere precipiterebbero insieme con il primo che vi si appoggi) e altre idee estemporanee e astruse.
Praticare l’escursionismo implica dei rischi come andare per mare, non bisogna avere paura di andarci, ma affrontare gli ambienti naturali con cognizione di causa e possibilmente in compagnia, sapendo da dove si parte e dove si pensa di arrivare, avendo un progetto di itinerario e - possibilmente - sapere dove ci si trova in ogni momento, avendo attrezzatura adatta e sapendola utilizzare.
Specialmente in montagna e in luoghi impervi in genere, muoiono tante persone ogni anno, anche valenti guide alpine con esperienze di anni, per cause spesso fortuite ma ogni escursionista di buonsenso dovrebbe cercare di limitare per quanto possibile i rischi intrinsechi e comunque poi assumersi le proprie responsabilità ... nessuno può ergersi a maestro e comunque è insensato scaricare la colpa sulla montagna o sui sentieri. Se questi non sono alla propria portata non li si percorre.
Nel secondo passo sottolineato cita la rete sentieristica spesso pericolosa di circa 100km, ma dimentica (o ignora) che solo poche decine sono veri sentieri sterrati; il resto è composto da vie, stradine e viottoli, censiti come strade comunali e vicinali che, in quanto tali, sono sotto il controllo degli uffici municipali che quindi dovrebbero provvedere alla manutenzione delle prime e garantire transitabilità delle seconde. In quanto ai pericoli, vale quanto appena scritto, mentre per la manutenzione mi preme sottolineare che già nel 2002, nella proposta di aggiornamento del Progetto Tolomeo, segnalai alcuni interventi da effettuare con una certa urgenza, eppure da allora non è stato fatto niente. Fra i tanti c'erano, per esempio: via Sant’Aniello vecchio (tratti di muro di contenimento crollati), via Calella (sistemazione passaggio nel rivolo, via Vicinale Pozzillo (ripristino della parte inferiore).
Sottolineavo inoltre che, mio malgrado, avevo dovuto eliminare alcuni itinerari più che interessanti che nel frattempo erano diventati impraticabili e non se ne vedeva una via d'uscita. L’esempio più eclatante è quello di via Sant'Anna che unisce la cappella omonima al centro di Santa Maria passando al lato del unico corso d'acqua perenne (ormai poco più di un rigagnolo) di Massa Lubrense, una volta pomposamente denominato Rio Grande dell'Annunziata. Il tracciato di detta strada comunale fu interessato da uno smottamento oltre 20 anni fa e non è mai stato ripristinato. Eppure lo stesso autore dell'articolo una decina di anni fa era Assessore al Turismo e poi, se la memoria non mi inganna, proprio alla Manutenzione ... solo oggi si accorge dello "stato pietoso della nostra rete sentieristica"?
Infine se effettivamente seguisse la pagina FB Camminate avrebbe visto che (seppur dopo molto penare) molti sentieri e qualche stradina sono stati ripuliti e diserbati, anche se al termine della stagione primaverile e comunque c'è ancora tanto da fare.
   
Nel corso degli ormai quasi 30 anni del mio Progetto Tolomeo, le varie liste e gran parte dei politici personalmente lo hanno inserito nei loro programmi elettorali ma poi, una volta insediatisi nel Palazzo, ben poco hanno fatto anche quando ne hanno avuto la possibilità (e oserei dire il dovere) essendo Sindaci, Ass. al Turismo, ai Lavori Pubblici o alla Manutenzione. Ogni quinquennio, nell’ultimo anno di mandato, quelli in carica realizzano qualcosa e i membri dell’opposizione (che spesso avevano ricoperti gli stessi ruoli senza concludere molto) li attaccano accusandoli di non aver mantenuto le promesse (dimenticandosi di aver agito in modo identico in precedenza) ... ma, onestamente, questo è l’andazzo a qualunque livello.
Avanzo un umile suggerimento a tutti coloro che si candideranno alle elezioni comunali dell’anno prossimo:
prima di tirare in ballo il Progetto Tolomeo o l’escursionismo in Penisola in genere, promettere interventi, criticare antagonisti per promesse non mantenute, vantarsi di interventi realizzati (ma quali e quando?), documentatevi, percorrete almeno parte degli itinerari e, se foste già stati assessori o consiglieri, mettetevi una mano sulla coscienza in merito a ciò che NON avete fatto negli anni passati. Qualcuno ha fatto poco, altri niente, altri ancora mi hanno addirittura messo i bastoni fra le ruote ...
Concludo ricordando che l’unico che ha sostenuto effettivamente ed efficacemente il Progetto Tolomeo è stato Franco Simioli il quale nel 2002/3 si adoperò per estendere ufficialmente la rete sentieristica a Sorrento e Sant’Agnello e da allora nessun altro intervento sostanziale è stato finanziato!

4 commenti:

  1. Purtroppo, Giovanni, diventa sempre più difficile far si che i fatti e i dati prevalgano sulle urla. Conta molto di più il far apparire il proprio nome da qualche parte piuttosto che dargli valore.

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  2. "Ma intanto le elezioni si avvicinano e bisogna prepararsi al "rush finale"" - appunto. Questo articolo e' un ottimo esempio di proprio questo. Bravo Giovanni che ha fatto presente che i nostri politici hanno anche spesso la memoria corta e selettiva.

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  3. Ritengo inopportuno il riallacciarsi ad un recente e doloroso fatto di cronaca per discernere di argomenti sui quali non ci si è adeguatamente preparati (palese, come già evidenziato da Giovanni, la scarsa conoscenza dei contenuti della pagina FB "Camminate"). Piuttosto (premetto che non conosco il Sig. Staiano e che non voto a Massa Lubrense) l'invito alla "riflessione" (rivolto soprattutto ai futuri elettori e candidati amministratori) circa il discorso della manutenzione della rete sentieristica ed una "tragedia che sia da esempio per tutti" lo associerei al denigrante contesto della perpetrata "riqualificazione" dell'area di Punta Campanella ed il "restauro" della Via Minerva, con riferimento/richiamo ai contenuti dei vari programmi della precedente tornata elettorale ed a quanto oggi è sotto gli occhi, ed i piedi, di tutti noi camminatori...

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  4. Salve, mi permetto di entrare nel merito della questione riguardo alla manutenzione, e soprattutto
    alla messa in sicurezza dei sentieri tutti. Chi parla evidentemente non conosce la realtà dei sentieri
    sia della penisola sorrentina che cita, ma soprattutto della zona dove si è perpetrato l'ennesimo
    incidente mortale, che ha provocato la morte del giovane francese. Fra le due zone, non c'è
    possibilità alcuna di analogia, territorialmente parlando...Personalmente frequento i sentieri della
    penisola da parecchi anni, li ho percorsi in lungo ed in largo, non tutti....ma ci sono stato e ci ritorno
    volentieri (faccio ua settantina di uscite all'anno su sentieri...). Nessun sentiero è libero da insidie,
    nessun sentiero può essere attraversato da chicchessia, nessun sentiero è indenne da problemi legati alla scarsa manutenzione...Questa si può fare, a patto di non modificare la tipologia stessa del
    tracciato...Chi come me ed il mio gruppo va per sentieri conosce bene il problema ed in certi periodi
    dell'anno, porta con se attrezzi e quant'altro per liberare il passaggio, perché sa che qui vi può
    trovare vegetazione che disturba il transito...Anche chi va abitualmente sui sentieri, non può dire di
    conoscere il sentiero nella sua interezza, dipende anche da quanto tempo non passa su quel tratto.
    Quindi ogni tratto, nei momenti diversi, durante l'anno può presentarsi in modo diverso al passaggio
    di un trek. Chi è saggio minimamente e vuole bene a se stesso, sa e fa un passo indietro al
    presentarsi di un pericolo, una qualsiasi situazione che potrebbe compromettere il passaggio
    stesso...sia se si è da soli, e soprattutto se si è insieme ad un gruppo di amici !!! Che paragone
    vogliamo fare se, ritornando a quanto è successo in Cilento, dove lo sfortunato giovane (solo) in un
    tratto definito selvaggio, fuori sentiero, è caduto in un burrone !!! Sui sentieri va bene quindi pulire,
    liberando il tracciato, parliamo di vie segnate, censite, catalogate dal CAI/FIE ecc., a patto però
    di non modificare l'origine e la naturalezza del sentiero. Chi va fuori sentiero, da solo, senza le
    capacità opportune, sa di rischiare...e, lo sfortunato giovane ha pagato cara la sua imprudenza. Il
    sentiero che doveva percorrere era molto più in alto. Parlando poi di ringhiere di legno, queste, “non
    servono a niente” (sul Sentiero degli Dei, sono dove non servono, e, tutti gli anni succedono
    incidenti...) Quanti incidenti accadono sui sentieri percorsi forzatamente da “tutti”, e, quanti sui
    sentieri in alto, dove miei pochi conoscenti si arrampicano, e fanno il Tre Pizzi in ogni sua
    possibilità di risalita alla vetta su pareti verticali e passaggi improponibili ??? Vogliamo farci
    passare tutti anche su questi ??? L'unica speranza, è metterci un ascensore, magari in vetro
    trasparente!!! Lode infine a G.V. per la capacità che ha avuto di disegnare una rete così fitta ed
    intersecata di sentieri, in penisola...in una zona dove sicuramente merita molta più manutenzione e
    pulizia, la viabilità minore...(in alcuni tratti non si riesce a rimanere in piedi, senza aggrapparsi, a
    causa del muschio ormai presente sul fondo delle vie...preoccupatevi di questo !!!). Mettete una
    segnaletica e fate una legge che reciti: “chi và su sentieri e decide di fare attraversamenti fuori
    percorso, si assume tutte le responsabilità del caso”, con spese addebitate a chi appunto,
    imprudentemente, abbandona il sentiero e va a fare ad esempio foto su un puntone di roccia...(basta
    andare sul Sentiero degli Dei per vederne di questi sprovveduti !!!) Nel frattempo sollecitiamo “la
    politica” affinché si ricordi quantomeno della sentieristica, quella esistente, andandola quantomeno
    a “pulire dalla vegetazione”...PS: fatevi accompagnare se decidete di andare su tratti che non avete
    mai percorso, anche se segnati...Vi conviene, conviene a tutti, vale anche per i giornalisti, e quelli
    che si auto ritengono esperti...!!!
    Buon cammino a Voi ...
    MatteoFREE

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