giovedì 21 marzo 2019

19° gruppo di 5 micro-recensioni 2019 (91-95)

Ed ecco una cinquina eccellente, con le due parti di Ivan Grozny di Eisenstein, il suo precedente Alexander Nevsky (1938) e due film con il bel tenebroso Charles Boyer, francese trasferitosi in USA, un’icona dell’epoca.
   

94  Ivan Grozny I (Sergei Eisenstein, URSS, 1944) tit. it. “Ivan il Terribile” * con Nikolay Cherkasov, Serafima Birman, Lyudmila Tselikovskaya * IMDb  7,6  RT 100%
95  Ivan Grozny II (Sergei Eisenstein, URSS, 1958) tit. it. “La congiura dei Boiardi” * con Nikolay Cherkasov, Serafima Birman, Pavel Kadochnikov * IMDb  7,7  RT 100%
Ho trovato anche questo dvd in biblioteca, in una edizione non eccellente ma più che buona grazie al fatto che parte da un ottimo restauro. Nel complesso, penso che sia il miglior lavoro di Eisenstein (autore anche della sceneggiatura), specialmente la prima delle tre parti previste. La seconda fu girata nel 1944-46 ma fu distribuita solo nel 1958 in quanto fu bloccata per motivi politici e la terza, iniziata nel 1946 fu subito sospesa per le suddette critiche e poi, a seguito della morte del regista, il progetto fu definitivamente abbandonato.
Pur essendo una produzione degli anni ’40, lo stile riflette molto quello tipico del cinema muto, con numerose analogie con quello espressionista, ma ha il vantaggio di poter contare con la tecnologia molto più avanzata di quella disponibile negli anni '20. Di conseguenza, la fotografia è eccezionale, mettendo in risalto non solo ogni dettaglio dei volti ripresi in primo piano (in varie occasioni mi ha ricordato quelli in La passion de Jeanne d'Arc, 1928, di Dreyer), ma pure gli ambienti, gli arredi, i costumi; anche i campi lunghi e totali sono più che incisivi. La recitazione tende volutamente al teatrale, a volte con gestualità enfatizzata, gli angoli di ripresa sono scelti ad arte, luci e ombre (spesso enormi) sono chiaramente "impossibili", ma drammaticamente significative e richiamano molto le scene caratteristiche dell'espressionismo.
Gli attori sono tutti più che bravi e, ovviamente, sono dominati da Nikolay Cherkasov (nei panni dello Zar) e Serafima Birman che interpreta magistralmente la parte della sua nemica giurata, la subdola matriarca boiarda Efrosinia. A tutto ciò si aggiunge un commento sonoro originale - puntuale e pertinente in ogni occasione - composto nientemeno che da Sergei Prokofiev, che non penso abbia bisogno di presentazioni.
Film da guardare e ri-guardare ... vero grande cinema senza tempo.


Questo è il trailer in russo, ma ciò che conta sono le immagini (HD) e il commento musicale di Prokofiev. Godeteveli!

      

92  Gaslight (George Cukor, USA, 1944) tit. it.”Angoscia” (sic!) * con Charles Boyer, Ingrid Bergman, Joseph Cotten, Angela Lansbury  * IMDb  7,8  RT 86% * 2 Oscar (Ingrid Bergman protagonista e scenografia)  e 5 Nomination (miglior film, Charles Boyer protagonista, Angela Lansbury non protagonista, sceneggiatura e fotografia)
Come se non bastasse la mia mania di dare continuità alle visioni seguendo generi, registi e attori, spesso incappo con la pura casualità. Appena recuperata una buona copia di Algiers (vedi rec. in basso) mi sono imbattuto in quest’altro ottimo film che vede Charles Boyer nelle vesti di protagonista, affiancato da Ingrid Bergman e Joseph Cotten. Titolo mai sentito nominare, a dispetto del cast di tutto rilievo e dei 2 Oscar e 5 candidature, ma forse mi era passato sotto gli occhi e scartato per il terribile titolo italiano (la maggior parte di questi drastici cambiamenti sono fuorvianti o oltremodo poco invitanti, destinati solo ad attirare pubblico; idem per molte locandine). Altra analogia è che la famosa Hedy Lamarr che si era distinta in Algiers, rifiutò sia questo ruolo che quello successivo di Ilsa Lund in Casablanca, in entrambe i casi rimpiazzata dalla Bergman.
Tornando al film, si tratta di un ottimo noir ambientato a Londra, ben costruito, ben diretto e ottimamente interpretato, non solo dai primi attori ma anche dai pochi di contorno fra i quali si registra l’esordio dell’allora 19enne Angela Lansbury (proprio la Signora in Giallo!) che per l’interpretazione della molto indisponente cameriera ottenne la sua prima Nomination Oscar.
Senz’altro consigliato.

91  Algiers (John Cromwell, USA, 1938) * con Charles Boyer, Sigrid Gurie, Hedy Lamarr * IMDb  6,9  * 4 Nomination (Charles Boyer protagonista,
Già visto molti anni fa in bassa definizione , ho voluto guardarlo di nuovo, in attesa di trovare “l’originale” Pépé le Moko (1937, di Julien Duvivier). Infatti questo non è altro che un pedissequo remake americano del suddetto film francese di grande successo dell’anno prima, con Jean Gabin come protagonista. Sempre sulla base dello stesso romanzo poliziesco di Henri La Barthe, 10 anni più tardi sarebbe giunto Casbah (con Yvonne De Carlo, Tony Martin, Peter Lorre) e infine nel 1949 la parodia italiana Totò le Moko (diretta da Carlo Ludovico Bragaglia), ma pochi conoscono gli illustri precedenti sulla quale fu (ben) basata.
Algiers vanta un notevole cast internazionale; oltre a Charles Boyer, uno dei più famosi latin lover (sullo schermo) dell'epoca, francese appena trasferitosi negli USA al suo secondo film oltreoceano, ci sono non solo due bellezze dell'epoca quali l’austriaca Hedy Lamarr (all’epoca definita “la donna più bella del mondo”) e l’americana Sigrid Gurie, ma anche il canadese Gene Lockhart (Nomination Oscar per questa sua interpretazione del viscido Regis) e, nei panni dell’imperturbabile ispettore Slimane, il maltese Joseph Calleia (tanti ottimi noir per lui: The Touch of Evil, Gilda, The Glass Key, ...).
Bella l’ambientazione esotica nel dedalo della casbah di Algeri, molto interessante la caratterizzazione dei personaggi, dai componenti della banda di Pépé ai vari membri della polizia, ai turisti in cerca di avventura.  
Rivisto con molto piacere, lo consiglio ... nel frattempo proseguo nella mia ricerca di una buona copia di Pépé le Moko.

93  Alexander Nevsky (Sergei Eisenstein, URSS, 1938) * con Nikolay Cherkasov, Nikolai Okhlopkov, Andrei Abrikosov * IMDb  7,7  RT 94%
Più che buono come tutti i film diretti da Eisenstein, ma certamente inferiore ai due Ivan Grozny. Trovo che la parte dedicata alla battaglia fra russi e teutonici sia dedicato troppo tempo a discapito della trama che rimane di per sé debole. C’è da considerare tuttavia, che la “propaganda” aveva all’epoca un ruolo fondamentale e che lo stesso Stalin sosteneva e lodava le opere che esaltassero le gesta e l’eroismo del popolo russo. Anche Nikolay Cherkasov, lo stesso che avrebbe poi interpretato lo Zar Ivan, non dà il meglio di sé essendo relegato nel ruolo di un personaggio che si limita a fare proclami ed arringare popolo e soldati.

   
Aggiungo varie immagini tratte da Ivan Grozny (chiaramente quelle in basso) ed un paio di foto di Hedy Lamarr, non solo attrice ma anche colei che brevettò il sistema sul quale si basano oggi tutte le applicazioni wireless! 
Ciò sconfessa in modo evidente l'equazione bellezza = stupidità.
   
   

   

   

      

IMPORTANTE: vi ricordo che dal 2 aprile il mio GOOGLE+ sarà chiuso e che, di conseguenza, le raccolte degli anni 2016-2018 non saranno più accessibili. Tutte le 1.300 micro-recensioni sono ora organizzate in 26 pagine del mio sito www.giovis.com e facilmente rintracciabili grazie all’indice generaleIn detta pagina potrete effettuare ricerche per titolo, regista, interpreti principali, anno e paese di produzione e, utilizzando i link e i numeri d’ordine, giungere rapidamente a quella che vi interessa.

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