martedì 22 gennaio 2019

6° gruppo di 5 micro-recensioni 2019 (26-30)

In questa sesta cinquina scegliere i primi due è stata cosa facilissima in quanto si trovano, meritatamente, fra i primi 200 film di sempre (secondo IMDb) e per di più gli altri tre sono commedie dark non perfettamente riuscite. Due di queste, per pura coincidenza, pur essendo di taglio molto differente, propongono una situazione comune: un innocente coscientemente accetta di confessare un crimine e quindi di andare in prigione al posto di un altro ... ma quando torna in libertà ...
Ecco i 5 in ordine di mio gradimento.
  
   

30  Stalker (Andrei Tarkowski, Rus, 1979) * con Aleksandr Kaydanovskiy, Anatoliy Solonitsyn, Nikola Grinko,Alisa Freyndlikh  *  IMDb  8,1  RT 100% *  193° nella classifica IMDb dei migliori film di sempre
Spielberg avrebbe avuto miglior sorte in un’altra cinquina, ma si è trovato davanti un avversario quasi insuperabile. Stalker è un film affascinante sotto ogni punto di vista, con una fotografia eccezionale (sia le parti in bianco e nero all’inizio e alla fine che quelle a colori nella lunga parte centrale), testi significativi a prescindere dall’azione (per la verità poca), regia perfetta. Ho letto un commento interessante, con il quale sostanzialmente concordo: del film si possono anche guardare solo le immagini o prendere in considerazione solo i dialoghi, in entrambe i casi si recepiscono i più che apprezzabili contenuti.
Ogni inquadratura, da quelle fisse alle lunghe lentissime carrellate, è significativa, ogni dettaglio conta. L’acqua, fotografata in modo sensazionale, è onnipresente. Ogni frase può essere sviluppata in elucubrazioni etiche e filosofiche e quindi dar inizio a discussioni senza fine. Lo stesso Tarkovski non ha mai voluto fornire spiegazioni precise in merito alle idee esposte nel film che è indubbiamente lento e, per qualcuno, lungo (2h35’) ... ma a ragion veduta, non poteva essere realizzato altrimenti.
Chiunque ami il Cinema (volutamente con la C maiuscola) dovrebbe guardare questo film anche se capisco che a qualcuno può pesare. La buona notizia è che la MosFilm ha reso di pubblico dominio una ottima copia del film in HD 720p che si trova su YouTube, con oltre una dozzina di sottotitoli (l’italiano tuttavia non è ben sincronizzato). Vi invito a fare almeno un test cliccando sul video in basso, apprezzerete subito la qualità delle immagini, anche in fullscreen.  


27  Saving Private Ryan (Steven Spielberg, USA, 1998) tit. it. “Salvate il soldato Ryan” * con Tom Hanks, Matt Damon, Tom Sizemore * IMDb  8,6  RT 93% * 5 Oscar (miglior regia, fotografia, montaggio, suono, effetti speciali) e 6 Nomination (miglior film, sceneggiatura originale, Tom Hanks protagonista, scenografia, trucco, commento sonoro) * 29° nella classifica IMDb dei migliori film di sempre
Senz'altro un ottimo film, meravigliano i mancati Oscar come miglior film e miglior sceneggiatura originale che, per entrambe le categorie, furono assegnati a Shakespeare in Love (che dovrei riuscire a guardare di nuovo in settimana). In effetti c'è un solo attore di nome (Tom Hanks) non considerando Matt Damon, la cui parte è brevissima e il personaggio non sviluppato, ma ci sono tanti coprotagonisti di ottimo livello, come Paul Giamatti, Vin Diesel o Barry Pepper.
Nel complesso, regge benissimo questi primi 20 anni e mettendolo a confronto con i film bellici recenti come Dunkirk o Hacksaw Ridge questi risultano di gran lunga inferiori, sotto ogni aspetto.

      

26  Abracadabra (Pablo Berger, Spa, 2017) * con Maribel Verdú, Antonio de la Torre, Priscilla Delgado * IMDb  6,0  RT 100% (ma su solo 5 recensioni)
Avendo letto alcuni titoli di commenti, non mi aspettavo molto, ma ho voluto guardarlo comunque per l'eccellente lavoro precedente del regista Pablo Berger (Blancanieves) e per la coppia di attori protagonisti Antonio de la Torre e Maribel Verdú, molto bravo e versatile il primo, brava e con una grande mimica facciale la seconda.
Come c'era da aspettarsi da Berger, ci sono tante citazioni cinematografiche, le più evidenti delle quali sono Shining, 2001 Odissea nello spazio, Saturday Night Fever, L'uccello dalle piume di cristallo, oltre a vari altri film horror, campo nel quale non sono tanto ferrato da citarne i titoli.
Parte bene, presenta una varietà di personaggi singolari e crea ben presto i presupposti per una commedia nera geniale. Purtroppo, si perde per strada e non riesce a mantenere le aspettative. La conclusione, con la parte onirica, è piuttosto deludente.
Nel complesso appena sufficiente, si lascia guardare.

29  Buffalo ‘66 (Vincent Gallo, USA, 1998) * con Vincent Gallo, Christina Ricci, Ben Gazzara * IMDb  7,5  RT 78%
Film molto strano, che mi aveva incuriosito per i numerosi commenti assolutamente discordanti (oltre 300 su IMDb, con tanti 9 e 10 e tanti 1 e 2) e per il cast che non ho idea di come possa essere stato messo insieme! Il quasi illustre sconosciuto Vincent Gallo (regista, sceneggiatore, protagonista e autore del commento sonoro) è riuscito a coinvolgere in Buffalo ’66 vari attori ben più noti di lui, che appaiono in piccole parti o solo in una singola scena. Oltretutto Ben Gazzara, Anjelica Huston, Mickey Rourke, Rosanna Arquette, Jan-Michael Vincent (oltre a Gallo e alla co-protagonista Christina Ricci) sono gli unici professionisti, mentre quasi per tutti gli altri questa fu la loro unica apparizione sullo schermo.
La storia si sviluppa in meno di 24 ore, dal rilascio del protagonista dopo 5 anni di carcere al confuso finale. Qualche pregio da film indipendente ce l’ha, ma i dialoghi sono terribili ... ogni concetto è ripetuto almeno due o tre volte, spesso con frasi assolutamente identiche, nello stile dei piccoli mafiosi di Little Italy ai quali il cinema ci ha abituato. Le interpretazioni, anche quelle dei “grandi nomi”, sono molto sopra le righe (spero volutamente) e comunque lasciano molto a desiderare.

28  Llamenme Mike (Alfredo Gurrola, Mex, 1973) tit. int. “Call me Mike” * con Sasha Montenegro, Alejandro Parodi, Víctor Alcocer *  IMDb  7,3 
In patria (Messico) è quasi un cult, soprattutto per mettere in mostra (e in ridicolo) la ben nota corruzione nell’ambito della polizia, e per questo motivo ebbe problemi con la censura. Al di là della storia in sé e per sé, ci sono brevi scene geniali di puro humor nero, ma nel complesso è abbastanza scadente e spesso tende al livello di avanspettacolo.
Volevo recuperarlo per averne sentito parlare più volte, ma certamente non lo guarderò di nuovo.
Film evitabile.

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