In spagnolo con
il termine Nochevieja (anche Noche
Vieja, letteralmente notte vecchia) si indica la notte di San Silvestro,
l’ultima dell’anno, da non confondere con la Nochebuena (raramente Noche Buena = notte buona) che si riferisce
alla sera della Vigilia di Natale.
Ciò premesso,
vengo alle altre due parole del titolo: uvas e campanadas.
La prima è una
delle tante che possono trarre in inganno per la somiglianza a termini
italiani, si tratta di uva sì ma di acini (o chicchi). Una delle tradizioni più
diffuse è quella di mangiarne 12, al ritmo degli altrettanti rintocchi (campanadas)
battuti alla mezzanotte.
Quelli di
riferimento ufficiali (mostrati in televisione) e i più seguiti anche dal vivo
sono dell’orologio della piazza di Puerta del Sol a Madrid.
Se vi trovate in
Spagna, ma questa tradizione è diffusa anche in molti paesi dell’America
Latina, ricordatevi di procurarvi con debito anticipo i vostri dodici chicchi
d’uva altrimenti rischiate di restare a bocca asciutta e perdere l’occasione di
fornire un aiuto alla realizzazione dei vostri desideri. Come vedete dalle foto li trovate anche in confezioni apposite, senza doverne comprare un grappolo intero.
Pur essendo vero
che si deve mangiare un chicco a ogni campanada, pare che il numero 12 sia
relazionato ai mesi dell’anno e non alle ore ma sia come sia si deve esprimere un
desiderio per ciascuno acino ingollato ... e sì perché bisogna buttarne giù uno
ogni 3 secondi. Ve ne potete rendere conto guardando questo video (per fare prima andate a 1:45)
Siccome in un’occasione come quella del passaggio di anno non sono ammessi errori, si fanno ben due prove generali, dette pre uvas, per verificare il buon funzionamento delle campane a mezzanotte del 30 e a mezzogiorno del 31. Ora che sta diventando comune l’abitudine di festeggiare all’aperto sono sempre di più quelli che partecipano alle pre uvas esprimendo i loro desideri in anticipo ed evitando la ressa della Nochevieja.
Se decidete di partecipare ad uno di questi eventi e avete i vostri 12 acini state attenti a non cadere in errore poiché prima delle campanadas l’orologio batte i quattro quarti d’ora. Se cominciate al suono dei quarti vi troverete senza chicchi per gli ultimi quattro rintocchi importanti.Comunque sia, arrivate all'appuntamento di mezzanotte dopo una buona ed abbondante classica cena ben annaffiata (ho scritto "ben" e non "molto"). La mia contava con gambas, navajas, gulas al ajillo, pulpo, ensaladilla, pata, ensalada de col y queso, huevos rellenos e, per finire, polvorones e bombones. Vino blanco canario, poi tinto de la Ribera del Duero e infine sidra asturiana.
Ovviamente poco prima di mezzanotte è stata fornita una dozzina di uvas a ciascuno dei commensali.
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