Le prime di Lost
Horizon (quello originale di Frank
Capra e non il remake 1973) si tennero contemporaneamente a Los Angeles e San Francisco il 2 marzo 1937 ed il giorno successivo a New York e
per alcuni anni identiche pellicole della durata di 132 minuti furono
proiettate in tutto il mondo (tit. it. Orizzonte perduto). Questa mega-produzione della Columbia ebbe un notevole successo anche in conseguenza dei 2 Oscar vinti e delle 5 Nomination.
Nel corso degli
anni, probabilmente per motivi commerciali, furono tagliate varie scene per un
totale di una ventina di minuti. Dopo 30 anni si scoprì che il negativo
originale era deteriorato a tal punto da risultare inservibile e non si era a
conoscenza di alcuna copia originale completa.
Finalmente, nel
1973, The American Film Institute (AFI)
decise di condurre una minuziosa indagine in tutti gli archivi del mondo per
identificare le versioni del film sopravvissute. Il risultato fu in parte
abbastanza soddisfacente in quanto furono trovati quasi tutte le parti tagliate
(seppur di qualità variabile da eccellente a scadente), tuttavia mancavano
ancora sette minuti. Ma la buona, ottima notizia, una vera sorpresa, fu il
ritrovamento di una colonna sonora
originale completa.
Così fu
possibile mettere mano al restauro vero e proprio da parte della Sony Pictures Entertainment, UCLA Film e Television Archive che utilizzarono moderne tecnologie digitali per
ottenere la miglior qualità possibile dalle scene esistenti la cui durata
complessiva restava comunque di 7 minuti più breve della colonna sonora.
A questo punto,
oserei dire con un colpo di genio, fu deciso di non accorciare quest’ultima sincronizzandola
con le immagini disponibili, ma di “riempire” le parti mancanti con fotogrammi a
disposizione e con foto di scena originali, a mo’ di fotoromanzo. In vari dialoghi furono associati i primi piani di chi
parlava (con espressioni adeguate), in altri scene di gruppo o comunque più
ampie.
Il più lungo spezzone
riprodotto con questa tecnica è quello in cui il paleontologo Lovett racconta la storia dei tre
orsetti nella scuola all’aperto, con gran divertimento dei bambini ma con Barnard che lo interrompe e lo prende
in giro.
Il risultato
complessivo è eccellente in quanto non si perde praticamente niente della
sceneggiatura, lasciando il ritmo del film fluido e piacevole.
Chissà se altri
hanno utilizzato la stessa tecnica ... ovviamente avendo la fortuna di avere a
disposizione la colonna sonora originale.
Nessun commento:
Posta un commento