mercoledì 2 novembre 2016

Dalla “Cannonball Run” alla “C2C Express” ... epopee americane (1)

Quelli interessati ad aspetti particolari e strani della cultura (o sub-cultura o "mitologia") americana e non conoscono questa corsa devono assolutamente leggere questo post introduttivo e poi approfondire l’argomento consultando almeno parte del materiale presente in rete. Molti sostengono che ognuno, almeno una volta nella vita, dovrebbe attraversare gli Stati Uniti da costa a costa, su strada. Per alcuni è un rivivere i momenti dell'espansione verso ovest, il viaggio dei pionieri, la costruzione delle prime strade ferrate, la cosa all'oro ecc. storie che tutti noi, bene o male, conosciamo per averle viste e riviste in tanti film.
Forse è proprio per questo che la maggioranza di quelli che intraprendono il viaggio, se non prevedono un'andata e ritorno, procedono dall'Atlantico al Pacifico, alla conquista del West.
A partire dagli anni '20 già in molti percorsero le strade americane in auto o moto e, seppur non ufficiale, esiste un albo dei record, ma solo nel novembre 1971 viene organizzata la prima corsa dal pilota di auto Brock Yates, il quale a maggio dello stesso anno aveva completato il coast-to-coast con suo figlio, un giornalista della rivista Car and Driver e un suo amico.
La gara fu denominata The Cannonball Baker Sea-To-Shining-Sea Memorial Trophy Dash, più semplicemente nota come Cannonball Baker or Cannonball Run. Il nome della corsa si riferisce a Erwin George "Cannon Ball" Baker che nel 1933 guidò da costa a costa una Graham-Paige model 57 Blue Streak 8 (foto a sx) in 53 ore e mezza a una media di oltre 80 km/h, record che resistette per quasi 40 anni.
La gara era chiaramente illegale e per questo veniva chiamata “corsa” (run a non race, sottile ma sostanziale differenza) e voleva anche essere una specie di protesta contro la legge da poco introdotta del limite di 55mi/h (88km/h). Per questo fin dalla prima edizione l’abilità degli equipaggi nel condurre doveva essere necessariamente affiancata dalla loro capacità di sfuggire ai controlli della polizia.
Da appassionato di cinema, devo ovviamente sottolineare che l’aspetto spettacolare di questa gara attirò l'attenzione dei produttori hollywoodiani che avevano subito preso atto dell’enorme interesse suscitato dai resoconti e brevi articoli che i vari equipaggi pubblicavano su giornali e riviste. Ma prima che lo stesso Yates riuscisse a completare la sceneggiatura del film che aveva in mente, ne furono prodotti altri due (Cannonball and The Gumball Rally) ed infine arrivò l'ufficiale Cannonball Run (tit. it. “La corsa più pazza d’America”, con Burt Reynolds, Roger Moore, Dean Martin, Dom DeLuise, ...) che ebbe anche un seguito con altri due film, ancora con Reynolds come protagonista.

Negli anni ’70 furono organizzate 5 edizioni della corsa finché Yates non decise che era troppo pericoloso (legalmente) continuare ad esserne il promotore. Dopo vari anni di abbandono, sono state riproposte varie versioni della Cannonball seppur con nomi diversi. Il più recente è C2C Express dove l’acronimo C2C sta per Coast-to-Coast, la cui edizione 2017 si è svolta poche settimane fa, ma di ciò parlerò nel prossimo post riprendendo varie notizie e aneddoti dal lungo e divertente articolo apparso su The Washington Post il 28 ottobre.
Se siete interessati, e conoscete abbastanza bene l’inglese US, vi suggerisco di leggere l’articolo originale, senza aspettare i miei riassunti e commenti, accompagnati da qualche precisazione, altrimenti tornate su Discettazioni Erranti fra un paio di giorni.

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