mercoledì 25 maggio 2016

Merendine? Molto meglio pane e ...

Abbasso le merendine! Non se ne può più di vedere questi snack spacciati per ultrasani se non addirittura miracolosi, dai nomi sempre più esotici e dall’aspetto spaventoso (almeno per chi ricorda le vere merende). Ci mancava Antonio Banderas ... che ha scoperto pane e cioccolata (ma che pane è che resiste imbustato in plastica per giorni e giorni?) e le focaccine morbide come il suo pane “elastico” (si piega, ma non si spezza) ... disgustoso solo al guardarlo.
Molti di questi prodotti sono oltretutto cari in assoluto e ancor di più se si compara il prezzo con la qualità, ma sembra che adesso (con tutto il cancan sull'olio di palma) la gente si stia accorgendo che i grassi utilizzati in molti di questi alimenti, in particolare crackers e merendine, non sono fra i più salutari.
Memore delle merende di 50 e passa anni fa (molto migliori sotto ogni punto di vista) mi sono preso la briga di fare un po’ di calcoli per comparare dette merende classiche e sostanziose con le moderne merendine confezionate.
Fatte un po’ di ricerche (non ne compro quindi mi sono dovuto informare), ho appreso che queste ultime vengono normalmente vendute in confezioni che ne contengono vari pezzi, di peso singolo compreso fra i 28 e i 40g. Volendo proporre cifre confrontabili fra loro per avere un minimo chiarezza ho rapportato tutto ai 100g di peso mentre i prezzi indicativi che menziono sono per chilo (/kg). So bene che si dovrebbe anche analizzare la qualità e le proporzioni degli ingredienti, considerare il senso di sazietà ottenuto e via discorrendo ma visto che il mio non è certo un discorso rigorosamente scientifico bensì un pourparler provocatorio (seppur con basi concrete e dati reali) prendete questo post per ciò che vale: non interpretate i dati alla lettera e non fate dei miei consigli la base della vostra dieta, ma per sfizio - nel caso non le aveste mai sperimentate - assaggiate qualcuna di queste proposte: pane e ... zucchero, olio, fichi, pomodoro, alici, miele e anche l’intramontabile marmellata.
Dai dati riportati nella prima riga delle tabelle dei valori nutrizionali sulle etichette, si evince che si assumono fra 400 e 450 kcal per 100g di merendine, che mediamente contengono da 15 a 20g di grassi. I prezzi variano moltissimo e vanno dai semplici biscotti da 3euro/kg a prodotti più elaborati che raggiungono anche i 15euro/kg. Ho messo insieme un po’ di merende casarecce, per semplicità da 100g o multipli, per le quali ho usato i valori medi di kcal per ciascun ingrediente menzionato. La base è sempre il pane per il quale ho considerato 270kcal/100g, visto che è il valore medio, anche se se ne trovano da 250 fino a 280 kcal.
Ed ecco le mie proposte alternative di pane e ...
  • olio * 90g pane 10g olio = 243 + 90 = 333 kcal/100g (0,27+0,10=0,37 euro)
  • olio * 85g pane 15g olio = 240 + 135 = 375 kcal/100g  (0,26+0,15=0,41 euro)
  • miele * 80g pane  20g miele = 216 + 61 = 277 kcal/100g (0,24+0,20=0,37 euro)
  • marmellata * 80g pane  20g marmellata = 216 + 50 = 266 kcal/100g (0,24+0,10=0,34 euro)
  • zucchero * 80g pane  20g zucchero = 216 + 78 = 294 kcal/100g (0,24+0,05=0,29 euro)
  • alici/acciughe * 75g pane  20g alici  5g di olio = 216 + 41 + 45 = 312 kcal/100g (0,22+0,50=0,72 euro)
Per dare un’idea delle quantità ai meno pratici, vi ricordo alcuni pesi standard: vaschette monodose marmellata o miele (20g), bustina zucchero (da 3 a 5g), cucchiaio di olio (ca 10g). Per i prezzi di queste prime proposte ho considerare un pane da 3 euro/kg, un buon olio evo da 10 euro/l, miele da 10 euro/kg, marmellata da 5 euro/kg, zucchero di canna da 5 euro/kg (usando quello semolato da 1 euro/kg i 20g costerebbero appena 0,02). Per le alici il discorso è più complicato in quanto pur sgocciolandole porteranno dell’olio con loro e i prezzi sono per il prodotto non sgocciolato. Merende simili si possono fare anche con il tonno e con la pasta d’acciughe che è facilmente spalmabile.

Passando a merende più sostanziose in termini di peso, ne propongo alcune di 200g, ma non riporto i costi in quanto variano molto in base alla stagione e al luogo di residenza.
  • fichi * 100g pane  100g fichi freschi = 270 + 48 = 318 kcal (per 200g di merenda, quindi 159 kcal/100g)
  • pomodori * 100g pane  100g pomodori = 270 + 40 = 310 kcal (per 200g di merenda, quindi 155 kcal/100g)
E voglio concludere con un’esagerazione andalusa, un classico del sud della Spagna, molto simile al pane caldo e sobrasada che di recente ho mangiato varie volte a Menorca (Baleari):
  • manteca colorá (1) * 80g pane 20g manteca colorá = 216 + 118 = 334 kcal (per 100g di merenda)
(1) * la manteca colorà (letteralmente "strutto rossiccio", e non “colorato”, il rosso viene dai peperoni rossi dolci triturati) ha una certa analogia con la ‘nduja calabrese (meno grassa con le sue 512 kcal/100g) e la sobrasada balearica (590 kcal/100g).
Quindi l’apporto calorico di una fetta di pane leggermente tostato da 80g (ancora caldo è l’ideale) con 20g di manteca colorá o sobrasada spalmata sopra (foto a sinistra) è minore di quello di 100g di biscotti comuni. Per pareggiare le 450kcal di questi ultimi potremmo fare fette “più spesse” (come la fetta di Banderas o le Sottilette dei due onnipresenti anziani “spioni”) da 100g (270kcal) e spalmarci ben 30g di sobrasada (177kcal) o esagerare con 35g di nduja (179kcal) per un totale di 447 o 449kcalPuò sembrare strano, ma secondo i miei calcoli dovrebbe essere proprio così. E allora, a meno che non siate vegetariani, parafrasando un’altro famoso spot pubblicitario:

cambiereste una merendina di 135g di pane e nduja con 100g di anonimi biscotti di dubbia provenienza?

2 commenti:

  1. Specialmente nel rapporto madre/figlio, nonna/nipote, ecc. la merendina è sbrigativa: scegli/paga/appaga. Bimbo mangia ride.
    Non sto qui a spiegarti i disastri che vedo in bocca in bambini di tutte le estrazioni sociali. Non mi dilungo sul completo sconvolgimento delle esigenze nutrizionali con alimenti di facile disponibilità in qualsiasi ora del giorno.
    Comunque tieni conto che, nel mio lavoro, quando approcciamo un paziente (specie bambino) impieghiamo dalle quattro alle sei sedute per istruzioni alimentari, lezioni di igiene orale, ma il risultato (deprimente) è che "a llava' 'a cap 'o ciuccio, se pierd ‘o tiemp', l'acqua e 'o sapone".
    La merenda cui tu nostalgicamente ti riferisci , richiede:
    1) acquisto del pane buono e fresco
    2) taglio della fetta
    3) guarnitura (acciuga,ulivo,marmellata,nduija o quel che vuoi)
    4) pulizia del piano cucina e degli utensili vari dopo le briciole
    5) ecc. ecc.
    Procedure, purtroppo, che sono distanti anni luce dai tutors o dagli individui "normali" .
    Ritmi,tempi, distanze: è tutto relativo.
    Tu riesci a far buon uso del tuo tempo. Sei il Grillo Parlante tra tante cicale spensierate, ma hai sicuramente ragione tu.
    Cari saluti da un Merendero convinto!

    Nicola
    (medico chirurgo specialista in odontostomatologia)

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  2. Concordo pienamente con l'analisi; mi pare rappresenti il giusto mix tra un eccessivo ed al volte fuorviante "accanimento" scientifico ed un semplicistico approccio da estremista che segue le mode dell'alimentazione alternativa dimenticando che l'alternativa è al mondo industriale, non alla cultura mediterranea, da cui abbiamo sempre da imparare, come tu ci ricordi.

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