Torno a parlare di cinema, soprattutto di buon
cinema. Qualche giorno fa ho visto il mio 150° film del 2016, in anticipo
rispetto alla media che mi ero proposto di un film al giorno (oggi è il 139°
giorno dell’anno, ho già pubblicato 150 microrecensioni e mi appresto a guardare il 153° film).
La mia videoteca proviene in gran parte dal mercato
dell’usato e da ciò che è disponibile legalmente in rete (ci sono un sacco di
ottimi film di pubblico dominio da scaricare ... in versione originale, ma per
molti ci sono anche i sottotitoli disponibili.
In passato, in mercatini simili in Portogallo e alle
Canarie ho trovato vere perle come Sansho
Dayu di Mizoguchi, Intolerance
di Griffith, Guerra e Pace (7
ore) di Sergey Bondarchuk, Oktyabr
(Ottobre) di Sergei Eisentstein, Bande
à part di Jean-Luc Godard, Hiroshima
mon amour di Alain Resnais e potrei ancora continuare ... e quasi
sempre a un solo euro per dvd!
Internet, e-commerce e mercatini sono le più
importanti fonti di film della mia videoteca della quale sono più che
soddisfatto, così come sono molto soddisfatto della terza cinquantina di
visioni. Queste rientrano nella media e, come feci in occasione della centesima
visione, tiro le somme proponendo alcuni dati statistici e facendo alcune
considerazioni di carattere generale. Anche questo gruppo di film è
estremamente vario in quanto a generi, paesi e anni di produzione. Ci sono
commedie, vincitori di Oscar, thriller e film di fantascienza, 15 sono
precedenti al 1990 e includono un muto, 24 appartengono al periodo 2000-2014,
12 dell’ultimo anno e mezzo. Provengono da 17 paesi diversi, ovviamente con una
predominanza USA (19), ma il gruppo di lingua spagnola (inclusa quindi tutta l’America
latina) ne conta ben 15.Fornisco questi dati poiché penso che gli amanti della settima arte, a giudicare da post e commenti su blog e simili e in particolare i giovani che sono ancora al loro primo o secondo migliaio di film, sembrano essere troppo attenti alle novità e cerchino film solo fra le produzioni recenti trascurando le ottime produzioni del secolo scorso, a partire dai muti.
Tornando ai miei ultimi 50, ho scelti i 12 che più mi sono
piaciuti (con una cera elasticità) e mi sono ritrovato con 5 dei 15 “vecchi” (prima
del 2000), solo 4 dei 24 degli anni 2000-2014 e 3 dei 12 recentissimi.
Ciò dimostra che non si può e non si deve
prescindere dal passato, nel cinema come nella musica, nella pittura o in
qualunque altra forma di arte, se si vuole veramente capire e valutare le produzioni
più recenti.
Proprio per questo motivo ho celebrato il raggiungimento del traguardo dei 150 film con la ri-visione di Citizen Kane (di Orson Welles, USA, 1941 - distribuito in Italia come Quarto potere), un film eccezionale.
Proprio per questo motivo ho celebrato il raggiungimento del traguardo dei 150 film con la ri-visione di Citizen Kane (di Orson Welles, USA, 1941 - distribuito in Italia come Quarto potere), un film eccezionale.
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