I motivi geometrici sono presenti nelle arti decorative da tempo immemorabile, ma innegabilmente hanno raggiunto i massimi livelli nell'arte islamica. Si va da motivi relativamente semplici non ornati artisticamente, che si trovavano quasi in ogni casa sia all'interno che all'esterno, fino a intrichi di linee e di forme estremamente elaborati, combinati con una grande varietà cromatica.
Si parte quasi sempre da un disegno regolare per poi estenderlo o riempire gli spazi circostanti con elementi di forma assolutamente diversa eppure perfettamente complementari. Caso classico e diffusissimo è quello della stella a 8 punte normalmente abbinata con la “croce” (in effetti i 4 bracci con lati paralleli, terminanti con un triangolo equilatero). Pannelli o
pavimenti realizzati con questa combinazione di forme furono molto utilizzati e possono apparire
molto diversi a seconda dell’inspessimento dei bordi di una o dell’altra forma
e dalla posizione, vale a dire se si vede la croce come un “+” o una “x”.
Nei pannelli più eleganti le “stelle”, avendo
superficie ben maggiore delle croci e ampio spazio centrale, sono finemente
decorate con rappresentazioni anche complesse di scene mitologiche, personaggi,
animali e piante. Le croci, invece, date le dimensioni ridotte e soprattutto
essendo “strette” sono ornate con dettagli e motivi più piccoli, spesso
ripetuti, comunque molto accurati.
A partire invece dalla stelle a 12
punte, inserite in dodecagoni regolari, che a loro volta sono dentro esagoni
regolari, si possono creare una infinità di motivi scegliendo quali linee
esaltare e quali spazi riempire fra la moltitudine di triangoli equilateri,
quadrati, stelle regolari e irregolari a 4, 5, 6 e 12 punte come si può
osservare nell’immagine a lato. E un artista saprà certo individuare ancora
tante altre forme e disegni. In particolare questa trama a base esagonale/duodecimale permette di decorare pannelli, pareti e altre superfici con forme del tutto irregolari, spesso policrome, servendosi anche di triangoli scaleni scaleni derivati.
Ulteriori varianti si creano curvando
parte delle linee.
Per esempio, nel pannello a sx spiccano
chiaramente stelle a 6 punte, ciascuna contornata da tre “onde” colorate che hanno come base due lati contigui degli esagoni regolari
(chiari). A partire invece dalle stelle colorate
ci sono tre “onde” chiare delle stesse dimensioni delle colorate, che con esse si
completano riempiendo ogni spazio. I colori delle onde che si ripetono secondo
linee diagonali e quelli delle stelle in senso orizzontale aggiungono movimento
e varietà al disegno nel suo complesso.
Qui in basso c'è invece la stella a 10 punte costruita facendo ruotare due stelle a cinque punte di identiche dimensioni e concentriche. La sequenza di disegni dimostra come, scegliendo accuratamente gli spazi fra le medesime linee, si possano ottenere forme ed effetti completamente diversi.
Questi tipi di disegno sono stati
portati ai massimi livelli in opere dell’arte islamica dei generi più diversi,
e non solo su superfici piane come pavimenti, pannelli, porte, pareti, ma anche
in realizzazioni molto più ardue come archi, volte, vasi e altre superfici curve. Tempo fa su Repubblica furono proposte numerose foto di interni di moschee e mausolei, con disegni estremamente intricati e coloratissimi
(anche se ho l’impressione che le tinte siano state un po’ troppo modificate),
opere che senz’altro necessitarono di una maestria eccezionale, non solo
artistica ma anche tecnica.
Quelli che si sono incuriositi leggendo questo brevissimo excursus e quelli che non si sono mai imbattuti in questo tipo di realizzazioni, o che le hanno guardate con occhio distratto, potranno trovare in rete migliaia di foto ed anche molti testi interessanti per approfondire l’argomento.
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