Ieri,
passando per Napoli, mi sono reso conto di quanto non sia migliorata e quanto
lontana sia dagli standard europei. Non sto qui ad elencare tutte le cose che
non vanno e che dovrebbero essere migliorate in quanto molti lo sanno a gli altri
lo possono immaginare. Voglio piuttosto sottolineare (pur essendo egualmente
risaputo) che la gran parte delle colpe sono da attribuire ai cittadini, in
particolare in quanto a rifiuti e traffico. Prendersela solo ed esclusivamente con politici,
amministratori e forze dell’ordine è assolutamente inutile e talvolta ingiusto (anche se pure alcuni di loro non sono del tutto incolpevoli).
Propongo
un paio di esempi molto diversi fra loro e riscontrabili, purtroppo, anche in
varie zone considerate più “civili” e meno caotiche di Napoli, come quelle a
vocazione turistica della Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana.
1)
A margine delle strade (non solo quelle meno frequentate), nei rivoli e anche
nelle aree verdi a tutti è capitato di vedere rifiuti abbandonati, anche
ingombranti come lavatrici e poltrone. Si grida allo scandalo e ci si indigna, ma
pochi evidenziano la demenza degli autori che non utilizzano il servizio di
raccolta a domicilio per questo tipo di oggetti, oltretutto fornito
gratuitamente dalla maggior parte dei Comuni.
Questi
imbecilli caricano il “pezzo” (suppongo con una certa difficoltà a causa del
peso e delle dimensioni) sul loro veicolo rischiando di danneggiarlo e lo vanno
a scaricare, con ulteriore fatica, da qualche parte. Se considerate il rischio di
essere beccati sul fatto con conseguente multa e denuncia, essere semplicemente
visti da qualcuno di conosciuto (non ci fanno comunque una bella figura), rischio
di danni alla macchina, ape o camioncino che sia, rischio ernia … invece di
fare una semplice telefonata, la loro stupidità è lampante. Non da ultimo,
visto che la rimozione di questi oggetti da luoghi non consoni costa molto di
più del semplice ritiro a domicilio, ci ritroviamo tutti con una TARSU più
alta.
2)
Sosta inopportuna per “guadagnare tempo”. Quante volte ci si trova bloccati nel
traffico a causa di un bus o un camion che non poteva percorrere una curva a
causa di un’auto fuori posto? Nella maggior parte dei casi l’incivile ha
lasciato lì il suo veicolo per percorrere qualche decina di metri in meno “risparmiando”,
forse, una trentina di secondi. Anche ammettendo che ripeta l’operazione una
decina di volte con successo (quindi senza essere multato o mazziato), la prima
volta che è lui a trovarsi imbottigliato perderà tutti i secondi guadagnati e anche
di più.
A
proposito del “Tempo”, Eduardo De Filippo in Questi fantasmi scriveva:
Raffaele: Perché se guadagni del tempo cosa te ne fai? lo mangi il tempo? e se perdi del tempo sei ridotto sul lastrico?
Inoltre,
fa molto innervosire il fatto che spesso a soli 5 o 10 metri c’è posto per
fermarsi regolarmente senza intralciare in alcun modo il traffico e quindi
scompare anche l’ultima possibile giustificazione (“solo lì era possibile”).
Molta gente, se potesse, vorrebbe arrivare in macchina o motorino fin dentro i negozi,
salire le scale della scuola per non far stancare il figlioletto (probabilmente
sovrappeso proprio per questo rifiuto all’attività motoria, anche la più
naturale) e si potrebbe continuare con mille esempi.
Questi
incivili, arroganti e scostumati (di conseguenza autolesionisti, vedi immagine a lato), se avessero un po’ di sale in zucca agirebbero
in modo un po’ più rispettoso dei diritti ed esigenze degli altri ricavandone
vantaggi anche per sé stessi.
Non facendolo restano nel quadrante degli stupidi
che si danneggiano da soli oltre a creare non pochi problemi agli altri.
Per raddrizzare la barca e non andare alla deriva ognuno dovrebbe metterci un minimo di buona volontà, che costa molto poco, quasi niente.
Vedi
il post introduttivo all’argomento stupidità (9/10/13) e gli altri successivi
(cerca “stupidità” con il motore di ricerca interno al blog)
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