lunedì 22 luglio 2019

46° gruppo di 5 micro-recensioni 2019 (226-230)

Man mano che procedo in ordine cronologico nella visione dei Blu-ray facenti parte delle cofanetti che comprai tempo fa, mi sembra (e non è solo una mia sensazione visti anche rating e riconoscimenti) che il livello sia sempre più basso ... e certamente il peggio deve ancora venire.
Di conseguenza, il quasi demenziale Snatch (con i suoi semplici relativi meriti) riesce a prevalere senza problemi sugli altri 4 di questa cinquina, della quale fanno parte film con budget e promozioni ben più consistenti. Ecco le micro-recensioni ordinate secondo il mio gradimento.


   

229  Snatch (Guy Ritchie, UK, 2000) tit. it. “Lo Strappo”  * con Jason Statham, Brad Pitt, Benicio Del Toro * IMDb  8,3  RT 73%  *  Oscar fotografia e 2 Nomination (scenografia e sonoro)  *   al 105° posto nella classifica IMDb
Un cult che lanciò definitivamente sulla scena mondiale Guy Ritchie, alla sua seconda regia, dopo aver esordito due anni prima con Lock, Stock and Two Smoking Barrels (Lock & Stock - Pazzi scatenati), altro gran successo al botteghino, attualmente al 144° posto nella classifica IMDb. Lo stile e i contenuti dei due film si somigliano, con una miriade di personaggi dalle origini più svariate (ma tutti più o meno fuori di testa) che parlano uno slang difficilmente comprensibile senza sottotitoli (ma vale senz'altro la pena di guardarlo con audio originale), montaggio rapido, scene che si spostano rapidamente da un luogo all’altro, anche quando non tende allo splatter la violenza abbonda ma in chiaro stile dark humor, con alcune situazioni e sorprese veramente geniali.
Cast molto vario, ma ben scelto ... tanti bravi attori che si calano perfettamente nei panni dei personaggi interpretati.
Se non si ha assoluta idiosincrasia per tutto ciò, vale assolutamente la visione.

226  As Good as It Gets (James L. Brooks, USA, 1997) tit. it. “Qualcosa è cambiato”  * con Jack Nicholson, Helen Hunt e Greg Kinnear * IMDb  7,7  RT 85%  * 2 Oscar (Jack Nicholson protagonista e Helen Hunt non protagonista) e 5 Nomination (miglior film, Greg Kinnear non protagonista, sceneggiatura, montaggio e commento musicale)
Non mi attirava molto ma, facendo parte del cofanetto di 25 film Sony, l’ho guardato comunque e devo dire che non è tanto male. La sceneggiatura è in gran parte socialmente scorretta, ma ciò è ampiamente giustificato dal fatto che si tratta di una dark comedy che tira in ballo (oserei dire quasi con garbo) omosessualità, manie quasi da psicopatico, malattie, misantropia, rapporto/dipendenza da animali da compagnia (in questo caso un cane).
Jack Nicholson (Oscar) riesce ad essere quasi perfetto anche in questo film tutt’altro che drammatico ed è ben coadiuvato da Helen Hunt (Oscar) e Greg Kinnear (Nomination).
Tutto sommato abbastanza divertente e a tratti arguto da farsi guardare piacevolmente.

      

228  The Patriot (Roland Emmerich, USA, 2000) tit. it. “Il patriota”  * con Mel Gibson, Heath Ledger, Joely Richardson * IMDb  7,2  RT 61%  *  3 Nomination (scenografia, musica e sonoro)
Kolossal incentrato su un alcuni avvenimenti della guerra d’indipendenza (o rivoluzione, 1775-1783) americana, che portò alla costituzione degli Stati Uniti. Belli gli scenari, soprattutto gli esterni, esagerati e quindi poco credibili gli scontri fra i patrioti e i regolari britannici, vari buoni attori nel cast (a cominciare dal sempre bravo Tom Wilkinson) ma Mel Gibson si distingue per essere uno dei meno convincenti. Roland Emmerich conferma di essere regista non del tutto malvagio, ma certamente mediocre.
Da guardare solo se piace il genere.

227  Seven Years in Tibet (Jean-Jacques Annaud, USA, 1997) tit. it. “Sette anni in Tibet”  * con Brad Pitt, David Thewlis, BD Wong * IMDb  7,1  RT 60% 
Non fra i migliori film di Jean-Jacques Annaud, si fa guardare soprattutto per gli scenari naturali solo in minima parte tibetani, gli altri - e anche l’ambiente sociale e la popolazione - sanno troppo di artificioso. Delle riprese (non autorizzate) in Tibet Annaud parlò solo un paio di anni dopo l’uscita del film, che fu girato per lo più in Argentina, Canada e Nepal.
Basata sul libro di memorie del protagonista, la sceneggiatura non è fedelissima e la rappresentazione dei tibetani buoni e dei cinesi cattivi non fu per niente gradita da Pechino che, nell’immediato, proibì l’ingresso di Annaud, Brad Pitt e David Thewlis vita natural durante, ma in effetti il bando durò solo una quindicina di anni.
Senza infamia e senza lode.

230  Spider-Man (Sam Raimi, USA, 2002) * con Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe * IMDb  7,3  RT 90%  *  2 Nomination (effetti speciali e sonoro)
Una storia trita e ritrita, fra supereroe di turno, identità misteriosa, un amore impossibile, il cattivo cattivissimo, eccetera eccetera. Apprezzabili solo alcuni effetti speciali.
Valutazione da prendere con le pinze, qualcuno potrà dirmi che sono un po’ prevenuto nei confronti dei fantasy in genere e di quelli derivanti da comics, ma certamente non mi è piaciuto e trovo che altri film del genere siano nettamente migliori.

Le oltre 1.400 precedenti micro-recensioni dei film visti a partire dal 2016 sono sul mio sito www.giovis.com; le nuove continueranno ad essere pubblicate su questo blog. 

3 commenti:

  1. Snatch un capolavoro nel suo genere. Godibilissimo.Lo adoro.

    Come si fa a non detestare /amare Melvin che ha la fobìa delle fughe dei pavè sul marciapiedi? Il solito Nicholson istrionico diverte e coinvolge.

    Nah, sempre riserve sul caro Mel in the Patriot ! Ci sta, ci sta invece.

    Non è che voglia giustificare le censure cinesi , per carità, ma 7 anni in Tibet è così lagnoso che una punizione ci stava, sù. 😁

    Spider-man 1 fu uno "scambio di favori" fra me ed un amico. Lo subii più che sceglierlo. Meno peggio di quel che temessi. Certo il più trascurabile della cinquina.

    Belle visioni questa volta, Giovanni!

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    1. Grazie per i commenti, più o meno in linea con le mie brevissime recensioni, ma non sono d'accordo con la velata critica "Belle visioni questa volta, ...".
      Resto dell'opinione che molte delle precedenti cinquine sono nell'insieme molto superiori a questa, in ogni senso.
      P.e. la 44^ con Taxi Driver, One Flew on Cuckoo's Nest, Lawrence of Arabia, Gandhi e Easy Rider o la 43^ con Casablanca, On the Waterfront, Ben Hur, Gone with the Wind e An American in Paris.
      Anticipazione: a partire dal 241° film tornerò a guardare film più da cinefilo: 3 muti di Josef von Sternberg di fine anni ‘20, per poi passare a 7 film francesi girati fra il 1955 e il 1987, 3 di Agnès Varda e 4 di Louis Malle.

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    2. Nessuna critica! Questione di gusti. Questo gruppo è più vicino ai miei gusti di altri.

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