giovedì 7 aprile 2016

Ritorno alla routine peninsulare: foto ed escursioni

Come anticipato, ho approfittato della prima occasione per ricominciare a battere i sentieri della Penisola Sorrentina, ed in particolare quelli attorno a Monte San Costanzo, lasciando a casa la compatta tascabile utilizzata in viaggio e riprendendo l’obiettivo macro.
Prima destinazione è stata la zona a sud di Cancello, nelle immediate vicinanze della rinnovata via Campanella, che non visitavo da prima dell'inizio dei lavori e conseguente chiusura, e che ho trovato coperta come al solito da vegetazione rigogliosa. 
   
Inoltre, tutte le stazioni di orchidee di mia conoscenza hanno prodotto o stanno producendo i loro fiori, nella norma in quanto a quantità e distribuzione. Nel corso del mio breve sopralluogo ho notato e in parte fotografato varie specie di Ophrys (in fiore e sfiorite), Serapias che, come al solito, sono assolutamente predominanti per quantità e poche Orchis italica (mai state numerose in quell’area, ancorché diffusissime nell’intera penisola).
In questo album Google+: Non solo orchidee (macro) ne propongo solo una minima sia parte per non essere eccessivamente ripetitivo, sia in quanto in molti casi è difficile scattare macro non avendo come e dove piazzare il cavalletto. Per esempio, in cima ad una roccia ho visto una bella e "imponente" Orchis italica di notevoli dimensioni (parliamo comunque di pochi centimetri) che avrei voluto fotografare ma, nonostante vari tentativi, non sono riuscito ad arrivare a “tiro di obiettivo”. 
   
Fra le 20 foto macro ne troverete anche alcune di altre specie come Oxalis, Gladiolus, Linum, Lupinus, Muscari (ora Leopoldia). La buona notizia è quindi per quelli che si sono lasciati suggestionare dalle allarmistiche previsioni di varie associazioni e dei loro super esperti botanici che paventavano desertificazioni, distruzioni ed estinzioni di specie a seguito dei lavori.
Dal canto mio non ho mai creduto che tali opere, limitate ad una striscia di un paio di metri e non particolarmente invasive (seppur esteticamente non proprio di mio gradimento), potessero influire in modo tanto negativo in un’area a monte di esse. Ipoteticamente ciò potrebbe essere vero solo a valle a causa di un eventuale diverso percorso delle acque pluviali. Chiaramente parlo per ciò che ho visto finora, vale a dire la parte alta del progetto (già completata) ma certamente, quando possibile, andrò a continuare la mia perlustrazione fino alla Punta della Campanella e ritornerò quindi sull'argomento. 

Almeno per i prossimi due mesi, gli amanti di foto e fiori potranno recarsi anche ogni settimana negli stessi luoghi trovando ogni volta nuovi fiori e quindi nuovi colori e nuovi profumi. 
A tutti consiglio di non perdete l'occasione di approfittare di questi mesi primaverili che, senza togliere niente agli altri, sono certamente i più affascinanti per i camminatori con interessi naturalistici, in particolare botanici. 

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