Ieri con alcuni amici FREE (Free Ramblers,
Escursionisti Epicurei) abbiamo percorso gli oltre 20km della MaraTrail
Armatevi e partiamo. L’itinerario comprendeva quasi tutti i sentieri del
versante meridionale lubrense, dalla Guardia fino a Punta Campanella e quindi ho
avuto modo di rendermi conto di molte cose, positive e negative, in merito allo
stato dei sentieri con l'aggiunta della piacevolissima novità dell’abbattimento dei due
tralicci di via Jeranto. Ecco i dettagli:
* discesa
dal “belvedere di Cafariello”
Il vecchio percorso, lungo il crinale, da
vari anni è completamente ostruita dalla vegetazione. Abbiamo quindi utilizzato
quello alternativo a zig-zag, a sinistra del crinale, seppur con qualche
difficoltà (tanti rovi).
* passaggio
del Cuparo
Al termine inferiore di via Corbo, esiste
già da un paio di anni un cartello di legno con scritta in rosso “SENTIERO”.
Dopo pochi metri il percorso è ora deviato più a valle in quanto il terreno è
stato zappato. C’è una tavola come chiaro segno di “non passaggio” e sono stati
creati pochi scalini (vedi foto) per consentire l’accesso alla terrazza
inferiore da dove si prosegue lungo un evidente sentiero. (guarda le foto).
* sentiero CAI 300 fra Guardia e pineta Monte di Monticchio
Tutto il tratto è stato ri-segnato da qualche “volenteroso”, ma probabilmente non dal CAI. I segnavia, infatti, sono solo in rosso (senza la striscia bianca) e molto sbavati. Tuttavia sono al momento di grande aiuto ai non esperti del percorso. In alcuni casi, in particolare in posti in cui è più facile cadere in equivoco, sono davvero troppi.
*
collegamento CAI 300 - Spina
Appena superato il vallone a ovest del
Cuparo (da attraversare sempre conla massima cautela) ho finalmente visto la
scritta VIS (foto in alto) della quale
qualcuno mi aveva già parlato, accusandomi oltretutto di esserne l’autore. Me l’ha
fatta notare uno dei partecipanti e capisco perché non l’avevo mai vista. Si
trova a monte del sentiero e chi procede speditamente, conoscendo il percorso,
non la nota essendo più in alto e quasi alle spalle di chi va verso Recommone.
Comunque sia, abbiamo deciso di vedere dove conducesse quella traccia (molto
poco evidente) sapendo che in ogni caso dopo un paio di centinaia di metri avremmo
raggiunto il margine della pineta e visto il casotto. Sottolineo che al momento
non esiste una traccia vera e propria, ma se si riesce ad andare nella giusta
direzione si evita di scendere (lungo il vero CAI 300) per poi risalire. Il
tracciato fino alla Spina è tutto abbastanza sgombro e facile da seguire.
* nuovi
panorami andando a Jeranto
I
due tralicci lungo via Jeranto, a valle del sentiero, sono stati abbattuti. Prossimamente,
insieme con gli altri tre che già giacevano al suolo, dovrebbero essere
definitivamente rimossi.
Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente il dirigente ENEL che mi chiamò personalmente all'indomani dell'articolo pubblicato sul Mattino in merito alla questione tralicci sollevata con un mio post su questo Blog. Ed anche alla squadra di tecnici e operai che tempestivamente hanno provveduto all'esecuzione del lavoro. Accompagnai sul posto il caposquadra per il sopralluogo lunedì 30 marzo ed in meno di due settimane è stata portata a termine sia la parte burocratica che quella realizzativa. Se considerate che c'era di mezzo Settimana Santa, Pasqua e Pasquetta, è cosa non da poco.
* crinale
di Monte San Costanzo
Questa
è giusto un invito ad andarci per godere della spettacolare fioritura di
asfodeli. Qualcuno ricorderà che l’avevo prevista nel post del 9 novembre, quindi appena quattro giorni dopo l’incendio
del 5. In quel post, e nei successivi, troverete i link a vari album Google+ e guardando quelle foto potrete apprezzare i cambiamenti occorsi in soli 5 mesi.
* via
Calella
A
partire da Monticchio (via Gradoni) già da un paio di anni è stata resa rotabile
e dalla fine di questo tratto al rivolo è facilmente percorribile non essendoci
più la vegetazione invasiva di una volta (prima foto in basso). La novità è che pochi metri prima di
entrare nell’alveo si è verificata una piccola frana e un albero ostruisce il
passaggio(seconda foto).
Abbiamo dovuto aggirare l’ostacolo salendo sulla ripa a destra. Anche lo stesso letto del rivolo al momento risulta molto sconnesso e pieno di detriti, presumibilmente a causa delle abbondanti piogge dello scorso inverno, ed il transito non è semplice.
Ciao Giovanni, ho risalito ieri il crinale da Punta Campanella a San Costanzo e effettivamente è spettacolare la presenza di asfodeli, peccato che gli arbusti bruciati dall'incendio di novembre non vengano rimossi.
RispondiEliminaA Via Sant'Aniello Vecchio lo scorso inverno è crollato un altro pezzo di muro sottostante il "sentiero" rendendo meno sicuro il percorso, sono consapevole che volendo si puó scendere dalla strada pavimentata arrivando alla cappella ma la veduta sull'abitato di Massa non è lo stesso, chissá se in clima pre-elettorale risolvano il problema. Stanno asfaltando tutte le stradine più insignificanti, sarebbe opportuno rendere sicuro anche
questo tratto visto che è una vera e propria strada
Luigi Esposito