La tabella svizzera utilizza alcuni calcoli
matematici, ma questi si basano sull'esperienza e sui riscontri di migliaia di escursionisti.
Nessuno potrà comunque trovare un’assoluta sintonia fra i dati della tabella e
i propri risultati, e ciò è chiaro, ma raffrontandoli su percorsi di diversi dislivelli,
distanze e pendenze si vedrà che lo scarto percentuale sarà abbastanza costante.
Conoscendo a priori
distanze e dislivelli è quindi possibile stimare, con decente approssimazione,
il tempo necessario per completare un qualunque percorso. Ma non dobbiamo
dimenticare che anche le pendenze rivestono un ruolo importante, a volte
fondamentale, e penso sia opportuno ricordare cosa si intende per pendenza.
Si tratta del
rapporto fra il dislivello superato lungo un certo percorso e viene espresso in
percentuale. Esempio: una “pendenza del 7%” indica che si guadagnano (o
perdono) 7m di quota per ogni 100m percorsi. La semplicissima formula per
ricavare la pendenza è: dislivello/distanza. Un percorso di 3.300 con
dislivello di 429m fra le quote di partenza e di arrivo avrà una pendenza media
del 13% (429/3.300).
Non si deve
confondere la pendenza con l’inclinazione che è un angolo e pertanto viene misurato
in gradi (°).
Ciò premesso,
veniamo al nocciolo della questione. Al fine di trovare un soddisfacente
coefficiente di conversione dei dislivelli in distanza virtuale, ho calcolato
le variazioni delle distanza percorsa rispetto a quella in piano per penndenze
fino al 20% con intervallo di 2,5%. Applicando la formula:
(m in piano - m con
pendenza x%) / dislivello
si possono
quantificare i metri di percorso persi
(o guadagnati, se si va in leggera discesa) per ogni metro di
dislivello, secondo le varie pendenze, ed ecco i risultati:
Interpretazione:
affrontando una salita al 5%, per ogni metro di dislivello (secondo la tabella
svizzera) si percorrono 3,20m in meno rispetto alla previsione per un tragitto
in piano. Quindi 100m di dislivello (se la pendenza è del 5%) equivarrebbero a
320m di percorso.
Questi calcoli
prescindono dalla velocità e quindi dal tempo impiegato. Inoltre potete notare
che in discesa, fino a poco oltre il 10%, ci sarà un guadagno. Lo stesso
percorso appena preso in esame, se fatto al contrario, ci permetterà di
percorrere 2,07m in più per metro di dislivello perso, vale a dire 207m. E
questo porta ad una regola generale: ciò che si perde in salita, non si
riguadagna in discesa!! E con l’aumentare delle pendenze anche la discesa diviene
più lenta.
Per ora mi fermo,
ma non finisce qui …
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