mercoledì 14 dicembre 2022

Sostituzioni di persona ... fra realtà, letteratura e cinema

Fra i tanti autori che nel corso dei secoli e in varie forme si sono cimentati in questo tipo di storie più o meno misteriose, talvolta reali e/o irrisolte, si trovano personaggi di tutto rispetto. La scintilla che mi ha spinto a scrivere questo post è stata la visione di un bel film che recentemente è stato riproposto in Messico.

Después de la tormenta (1955) fu diretto da Roberto Gavaldón, su un soggetto (El Otro Hermano) di Julio Alejandro, fra gli sceneggiatori preferiti di Buñuel avendo scritto Nazarín (1959), Viridiana (1961), Simón del desierto (1965), Tristana (1970). Questo inusuale noir ambientato sull’isola caraibica Isla de Lobos, Veracruz, narra di due gemelli che escono a pesca ma, a causa di una improvvisa tempesta, ne ritorna solo uno, che sembra essere Melchor, ma sostiene di essere Rafael, e ognuna delle spose pensa sia suo marito. Non a caso i due fratelli sono interpretati dallo stesso attore (Ramón Gay) mentre le due donne sono in effetti le star (Marga López e Lilia Prado).

Storia simile, ma a fini economici e non sentimentali e dal punto di vista femminile, con un’attrice che impersona entrambe le protagoniste, è un precedente noir diretto da Gavaldón, La otra (1946), un classico della Epoca de Oro del Cine Mexicano. La star con doppio ruolo è Dolores Del Rio, il co-protagonista, Victor Junco. Di questo nel 1964 fu prodotto un remake (Dead Ringer, diretto da Paul Henreid) con Bette Davis e Karl Malden. Il soggetto (dell’americano Rian James) narra due gemelle solo in apparenza identiche, ma di caratteri opposti; chiaramente la cattiva tenta di prendere il posto dell’altra.

 

Ma non finisco qui, queste storie mi hanno riportato alla mente anche Il ritorno di Martin Guerre (Nomination Oscar, 1982, Daniel Vigne, Fra) adattato da The Wife of Martin Guerre (1941) scritto dall’americana Janet Lewis sulla base degli atti di un famoso processo del 1560 per sospetto furto d'identità, reale caso trattato anche Alexandre Dumas nella sua serie Les Crimes célèbres, 1839–1840.

L’intrigante tema delle riapparizioni sospette fu affrontato perfino da Bram Stoker, autore di Dracula, un personaggio emblematico della letteratura gotica. Il suo poco noto racconto The Coming of Abel Behenna (1893), è incluso nella collezione Dracula's Guest And Other Weird Stories e, chi volesse, lo può leggere scaricandone qui il testo originale in pdf.

 

Infine, tornando al cinema e pur essendo di tema solo parzialmente attinente, reputo opportuno citare L'enigma di Kaspar Hauser (3 Premi a Cannes, 1974, scritto e diretto da Werner Herzog) nel quale si descrive l’apparizione del misterioso personaggio che fu realmente trovato nel 1828 a Norimberga, interpretato dall’ineffabile Bruno S. (vale la pena leggere qualcosa sulla vita di questo attore per caso). In questo caso il dilemma era: si trattava di un povero sventurato quasi incapace o di un astuto impostore?

Ovviamente, di film e storie di gemelli che fingono di essere l’altra/o, o di impostori che provano ad assumere l’identità di altri ne sono a centinaia, ma questi citati sono certamente fra quelli di miglior qualità. Consiglio di approfondire  il tema e guardare e/o leggere almeno qualcuno dei succitati titoli.

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