Come preannunciato,
spiego come portare in escursione cartine a colori (in originale) potendole
piegare “infinite” volte senza che si rompano ... più o meno come si faceva un
paio di secoli fa.
Una volta procurata
la cartina (come al solito possibilmente stesa) dividetela, per il momento
idealmente, in rettangoli con dimensioni comode per il futuro trasporto e
consultazione.
A questo punto
potete passare alla plastificazione. Se non trovate chi la possa plastificare
per intero, dovrete tagliare la carta in rettangoli della misura scelta avendo
cura però di non superare i 18-19
cm per il lato corto e 27-28 cm per quello lungo
dovendo lasciare un certo margine e farli plastificare in formato A4
(210x297mm). Plastificandola intera, la taglierete successivamente e quindi non
avrete limiti di dimensioni.
Ricomponete ora la
cartina applicando da entrambe i lati strisce di nastro adesivo trasparente di
buona qualità, largo come quello da imballaggio, avendo cura di lasciare 2 o 3 mm fra un foglio e l’altro. Una volta
completata anche questa operazione, che richiede una certa precisione, potrete
piegare la carta molto facilmente.
Pur non essendo
strettamente necessario, consiglio di tagliare gli angoli in modo da eliminare
questi punti di tensione nei quali convergono due pieghe perpendicolari fra
loro. Nell’immagine esemplificativa che segue, per essere più chiaro, ho
esagerato le dimensioni dei margini esterni e dei tagli.
In maniera molto
simile, una volta le carte si stampavano intere, si dividevano in rettangoli di
identiche dimensioni e infine si montavano su tela lasciando un paio di
millimetri fra un foglio è l’altro. La foto che segue è di una carta del 1848
che come vedete è in perfetto stato. Sono ben chiare le parti a vista della
tela sulla quale sono fissati i rettangoli, in questo caso con i lati quasi
uguali.
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