Questo che vedete sopra è lo screenshot del testo che si poteva leggere fino a qualche giorno fa su Telestreetarcobaleno.tv, pagina successivamente non più disponibile (rimossa?) ma, a detta dello smanettone che me l'ha inviata, ancora in rete tramite "cache di Google" (non mi chiedete cosa sia ...).
Inoltre, sollecitato da varie persone che mi hanno inviato messaggi diretti, sono andato a leggere anche i commenti su FB ai quali avevo già accennato e mi sono reso conto che il sig. Terminiello probabilmente ce l'ha con me "a prescindere" (ma perché), è convinto di conoscere le destinazioni ed itinerari delle mie uscite e mi attribuisce certezze mai espresse ("per quanto ne so" e una frase che si conclude con un "?" stanno a significare tutt'altra cosa).
Arturo Terminiello: "visto che sarà passato
spesso per Punta campanella, probabilmente avrà notato quelle piante segate
lungo la strada..."November 19 at 12:04pm
Anche se
non devo certo rendere conto al sig. Arturo Terminiello di dove vado e dove non
vado, né di ciò che vedo e ciò che mi potrebbe anche sfuggire, non ricordo di aver fatto escursioni in primavera
oltre a quella del 2 aprile per scattare queste macro e sicuramente non ho mai oltrepassato il cancello del cantiere apposto a luglio scorso in località
Cancello. Suppongo che le piante alle quali si riferisce
siano state “segate” a lavori iniziati e quindi non avrei avuto modo di
vederle.
Arturo Terminiello: "Scusate, ma come fa Visetti a
sapere che le querce a San Costanzo non sono MAI cresciute naturalmente?"
November 19 at 2:02pm
Mai affermato di esserne certo e comunque sarebbe stato più logico chiederlo a me. Questo è quanto avevo scritto nel post del 17/11:
per quanto ne so, lungo
i pendii di Monte San Costanzo da secoli sono stati eretti muretti a secco in
modo da creare terrazzamenti da utilizzare a fini agricoli. Una volta che i
campi sono stati abbandonati, una notevole varietà di arbusti ed erbacee della
macchia mediterranea ha “naturalmente” provveduto a ricoprire tutto di
verde. Sono mai esistite querce sul Monte? Si sta “ripristinando lo stato dei luoghi” o si (e)seguono le idee - per me
balzane - di qualcuno?
Il sig. Arturo Terminiello ha per caso chiesto anche al WWF (rappresentato da Claudio d'Esposito che firmò il comunicato) o ai "ragazzi del Progetto Mare" se fossero certi dell'esistenza delle querce su Monte San Costanzo? Loro ne dovrebbero sapere più di me visto che hanno promosso e (probabilmente) realizzato l'intervento.
Da parte mia posso solo aggiungere che probabilmente vari secoli fa anche il Monte vantava una sua lecceta (bosco di lecci, Quercus ilex, quindi querce). Tuttavia già nell'800 i terrazzamenti creati con la costruzione di innumerevoli muretti a secco erano senz'altro destinati ad uso agricolo ... solo un pazzo si sarebbe spaccato la schiena ammassando tante pietre per spianare il terreno attorno ad una quercia.
Con questo spero di aver chiuso il discorso e sono certo che la Natura (anche se molto più lentamente rispetto agli interventi umani) farà ricrescere le piante giuste al posto giusto.
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